Wikimede - La rivolta dei saperi contro il gioco dei poteri

Wikimede – La rivolta dei saperi contro il gioco dei poteri

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martedì 14 Ottobre 2014 - 16:28

Non si ferma la settimana de "Il giornale degli studenti". Il martedì tocca al Wikimede di Blog34 spiegare come procede l'anno scolastico all'interno del Liceo Archimede, con qualche riflessione ed una buona dose di speranza per il cammino di lotta da poco iniziato. La firma è quella di Andrea Favaloro

"Il giornale degli studenti" continua la sua settimana di pubblicazione con un articolo proveniente dall'Archimede, precisamente dal Wikimede di Blog34, dove Andrea Favaloro racconta la manifestazione di Venerdì scorso con toni ora felici ora abbastanza critici. Un mix che crea una gradita riflessione.

Giorno 10 Ottobre gli studenti messinesi sono scesi in piazza per manifestare e per difendere i propri diritti. In questa giornata,tutte le scuole di Messina hanno fatto sentire la propria voce e hanno lanciato un messaggio di cambiamento molto forte che mi ha fatto riflettere e che mi fa sentire in dovere di scrivere la mia. In qualità di studente Archimedino, ho partecipato e sostenuto gli ideali della manifestazione e ho notato con piacere che la voce dell'Archimede è sempre presente,costante, ed è un punto di riferimento per tutti noi studenti; ma quali sono questi ideali per i quali ci siamo riuniti in piazza e per i quali lottiamo? Probabilmente la maggioranza degli studenti non sa i veri motivi per i quali manifestiamo,e la scarsa partecipazione (a malapena 300 studenti,un numero sin troppo piccolo per una scuola di circa 1400 alunni) che si è verificata conferma,in parte,questa mia ipotesi.

Ho sempre creduto che la scuola pubblica sia informazione,e con informazione non intendo solo il bagaglio culturale che il singolo studente si forma nell'arco di cinque anni,ma soprattutto quel dialogo che si svolge tra noi studenti e che crea,o meglio,arricchisce la nostra coscienza sociale. L'iniziativa di “sensibilizzazione degli studenti” che ho avuto modo di vedere dentro le mura della scuola da parte dei nostri rappresentanti,ma anche durante lo svolgimento della manifestazione,mi ha realmente colpito,positivamente. Ho visto numerosi studenti di quarto e di quinto “fermare” nella piazza altri studenti più giovani al fine di spiegare loro i veri perchè di questa manifestazione.

La disinformazione è una piaga della società,e,come ben sapete,un popolo non informato,un popolo senza cultura,non è mai andato da nessuna parte. La nostra è quindi realmente una rivolta dei saperi,che combatte contro questo gioco politico sempre più tendente a soddisfare i propri interessi,a discapito di quelli del popolo. Noi studenti siamo il popolo di domani,e se vogliamo un futuro migliore dobbiamo essere noi i primi a cambiare. Qualche riga precedente ho scritto che la scuola pubblica è informazione. E adesso faccio un appello a tutti voi studenti:”Informate e informatevi.” Chi non crede in questa forma di protesta e nei suoi ideali,ha tutta la libertà e il diritto di entrare a scuola e fare lezione. Ma molti studenti,forse troppi,scambiano la giornata di manifestazione come un occasione per restare a casa a dormire,tralasciando un piccolo particolare: il mondo è nelle mani degli svegli e di coloro che lo sanno guardare,e lottano per i propri diritti. Come può uno studente italiano accettare le riforme dello Stato che mirano a trasformare la scuola pubblica in un istituto privato,o nei casi peggiori in una vera e propria azienda? Come possiamo noi studenti accettare che la nostra libertà di informazione e di parola venga esautorata?

Non lo possiamo accettare.

Dobbiamo essere i primi ad informarci e ad informare chi non sa. La rivoluzione non si fa solo in piazza,ma ogni giorno,formandosi una coscienza e degli ideali per cui lottare. L'Archimede ha comunque mostrato il suo carisma e la sua determinazione, e si è mostrato unito e combattente,nonostante non fossimo tanti. Mi auguro che questo processo di “informazione” dia i suoi frutti e che nei prossimi eventi saremo più numerosi, perchè, non lo dimentichiamo mai, è l'unione che fa la forza.

Andrea Favaloro

Redazione Blog34

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