Identificato grazie agli abiti l'autore della rapina all'Md di via Ducezio. Aveva lo stesso giubbotto di precedenti furti
Messina – La rapina è una, gli ha fruttato 1700 euro ma è costata il carcere a Giuseppe Marcellino, arrestato dagli agenti delle Volanti per il colpo all’MD di via Ducezio dello scorso 21 aprile. Il giorno prima però il ragazzo, che ha altri precedenti alle spalle, aveva rubato la moto poi adoperata per la rapina e, qualche giorno prima ancora, era stato arrestato per un altro fatto. Tutto con gli stessi abiti.
Proprio questo particolare è stato fondamentale per gli investigatori per incastrare il 21enne, identificato grazie alle immagini di video sorveglianza.
Nel tardo pomeriggio del 21 aprile scorso un giovane aveva fatto irruzione armato nel supermercato del centro. Minacciando la cassiera, si era fatto consegnare il contenuto della cassa, circa 1700 euro, per poi fuggire su una Honda Transalp. Se il volto del rapinatore era coperto, il suo giubbotto e il resto dell’abbigliamento erano invece perfettamente visibili. Guarda caso anche il ladro della moto, rubata il giorno prima sotto l’obiettivo di un’altra telecamera, indossava lo stesso giubbotto.
C’è di più: la stessa sera del colpo il ragazzo è stato controllato dagli agenti in una via del centro; nelle tasche dello stesso giubbotto aveva una grossa cifra in contanti, corrispondente a quasi tutto il bottino della rapina all’MD.
Non è tutto: perché Marcellino aveva lo stesso abbigliamento anche qualche giorno prima, in occasione del precedente fermo per un altro colpo. Giubbotto poi trovato e sequestrato a casa sua. Messi insieme i pezzi del puzzle, il sostituto procuratore Roberto Conte, titolare del caso, ha chiesto ed ottenuto dalla giudice per le indagini preliminari Monia De Francesco l’arresto in carcere. Il ventunenne è ora dietro le sbarre del carcere di Gazzi con l’accusa di rapina e furto aggravato.
