Nizza. Depuratore consortile, "Perché non trasferirlo più a monte?"

Nizza. Depuratore consortile, “Perché non trasferirlo più a monte?”

Gianluca Santisi

Nizza. Depuratore consortile, “Perché non trasferirlo più a monte?”

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domenica 13 Settembre 2020 - 18:36

La consigliera Rosita Naclì ha presentato la proposta al sindaco Piero Briguglio, chiedendo che vengano utilizzati i fondi ottenuti per l'ammodernamento dell'impianto

NIZZA – Un’interrogazione sul depuratore consortile di contrada piana è stata presentata dalla consigliera indipendente Rosita Naclì al sindaco Piero Briguglio. In particolare, Naclì chiede di sapere perché l’Amministrazione comunale non intende trasferire il depuratore in una zona più a monte. L’impianto in questione risale infatti al 1983 e quando è stato costruito si trovava in una zona verde priva di civili abitazioni. Situazione completamente diversa rispetto ad oggi, visto che nell’area prossima al depuratore risultano numerosi insediamenti abitativi. Tra l’altro, la struttura si presenta ormai in condizioni di inadeguatezza rispetto alle esigenze delle cittadina jonica e degli altri due comuni che se ne servono (Fiumedinisi e Alì Terme). L’Amministrazione comunale ha predisposto un paio di ammodernamento che ha ricevuto un finanziamento di 2,5 milioni di euro e l’iter sembra ormai in dirittura d’arrivo.

La consigliera Rosita Naclì propone invece al sindaco Briguglio di “trasferire l’ubicazione di un nuovo e più moderno depuratore in una zona più a monte sfruttando i 2 milioni e 500 mila euro a favore dell’ammodernamento. La richiesta è stata formulata tenendo conto della “particolare sensibilità, cura ed attenzione manifestate dall’Amministrazione comunale – ed in particolare dal sindaco Pietro Antonino Briguglio – per le problematiche originate dal malfunzionamento del depuratore consortile a causa della sua vetustità”, e la “forte incidenza negativa sugli abitanti della zona che – nel corso degli anni ha registrato una rilevante espansione edilizia e che si vengono a determinare da eventuali guasti e/o deterioramento del meccanismo di depurazione”.
Naclì ha chiesto al presidente Carmelo Miceli l’inserimento dell’interrogazione all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.

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