Il Movimento studentesco aderisce al Manifesto di Liberi e Forti per Messina

"Al futuro sindaco chiedo solo di non essere indifferente verso i giovani, quei giovani che decidono di rimanere a Messina piuttosto che andare via, perché ci vuole molto più coraggio a rimanere". Con queste parole Antonio Nuccio si è rivolto al futuro sindaco di Messina e come lui i tanti ragazzi appartenenti al Movimento giovanile studentesco che ieri nella Sala Consiliare della Città Metropolitana si sono riuniti per discutere delle criticità della città e per aderire al manifesto del movimento civico Liberi e Forti per Messina.

Messina non è una città per giovani. Questo emerge dalle parole dei ragazzi che uno ad uno si sono confrontati su come i giovani vedono Messina, su cosa si può cambiare, sulle proposte da fare alla futura amministrazione. Non c’è rassegnazione nelle loro parole ma tanta voglia di cambiare le cose, voglia di farsi ascoltare e voglia di essere protagonisti.

“Abbiamo aderito al Manifesto di Liberi e Forti per Messina – ha sottolineato Enzo Oliveri– perché questo non è frutto di strategie politiche, ma deriva dalla reali esigenze dei cittadini. È un programma itinerante perché parte dall’ascolto di tutti e cerca di rispondere alle esigenze della città, soprattutto alle esigenze di noi giovani che per anni non siamo stati ascoltati”.

Diverse le proposte esposte dai ragazzi da presentare alla futura amministrazione. Si è parlato della realizzazione di un campo da basket, proposta già discussa con l’Amministrazione e con l’Università, ma anche della creazione di altre punti di aggregazione in molti spazi della città oggi poco sfruttati come la villetta Sabin o Villa Dante. Ma ancora un progetto di bike sharing nella zona di Torre Faro o il miglioramento del servizio di navetta per permettere agli studenti pendolari di raggiungere la struttura del CUS di Messina.

Presenti all’incontro anche gli esponenti del movimento civico Liberi e Forti per Messina Enzo Caruso, Nino Principato, Gianfranco Cremonini ed anche l’ex presidente dell’ARS, Giovanni Ardizzone, che si è rivolto direttamente ai giovani invitandoli ad essere protagonisti, chiarendo anche il ruolo che il movimento civico avrà alle prossime elezioni amministrative.

“In questi vent’anni- ha affermato Ardizzone– ho fatto politica perché la politica è una cosa bellissima. E voi dovete essere protagonisti, indipendentemente da chi sarà il sindaco, non dovete delegare a lui le decisione. Non so se ci trasformeremo in una lista,probabilmente si, ma questo movimento di coscienza critica deve continuare anche dopo le elezioni, perché bisogna continuare a parlare con la gente anche dopo il risultato elettorale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche i coordinatori di Liberi e Forti che hanno ribadito di essere pronti al confronto con le forze politiche e a dare il loro supporto al candidato sindaco che rispecchierà il loro ideale di primo cittadino.