Palazzo Zanca, continua il cammino verso la stabilizzazione dei contrattisti. Intanto, spunta un nuovo provvedimento “ad personam”

Si è tenuto ieri pomeriggio a Palazzo Zanca un nuovo incontro sulla stabilizzazione dei 304 contrattisti in forza al Comune. Cauto ottimismo sull’esito della riunione viene espresso dai segretari generali di FP CGIL Clara Crocè, CISL FP Calogero Emanuele, UIL FPL Giuseppe Calapai, i quali fanno sapere tramite un comunicato congiunto che«l'assessore Capone ha assunto l'impegno di portare il prossimo giovedì la delibera di approvazione del piano del fabbisogno e del piano di fuoriuscita per la richiesta di finanziamento alla Regione Siciliana. Dopo l'approvazione di tali seguiranno incontri per dare vita ai relativi bandi». Un ulteriore passo in avanti , dunque, verso l’assunzione a tempo indeterminato dei precari di palazzo Zanca, nei confronti dei quali , nel frattempo, continuano ad essere emanati provvedimenti a tempo, a seconda delle esigenze dell’Ente. Provvedimenti spesso finiti al centro delle polemiche per le evidenti disparità di trattamento, come nel caso della fortunata contrattista beneficiaria, l’ unica su 304, dell’aumento a 36 ore dell’orario di lavoro settimanale (vedi articoli correlati). Caso isolato? No, a quanto pare, perché adesso spunta un nuovo provvedimento “ad personam”, come denunciano in una interrogazione indirizzata al sindaco Giuseppe Buzzanca i tre consiglieri comunali di Futuro e Libertà per l’Italia Nello Pergolizzi, Claudio Canfora e Giuseppe Trischitta. Stavolta, a fare la differenza non solo le ore settimanali, bensì il ruolo assegnato ad un contrattista che, inizialmente individuato «tra i 25 originariamente destinati all’espletamento del servizio relativo al controllo e alla gestione della viabilità in città, è finito all’Ufficio Commissariale del Soggetto Attuatore ex OPCM n. 3815/09. Una evidente discriminazione – tuonano i tre consiglieri comunali – rispetto agli altri 24 contrattisti, che, a tutt’oggi, effettuano il loro servizio istituzionale giornalmente ed esclusivamente su strada». Il soggetto “fortunato” prescelto dall’amministrazione presta «la propria attività lavorativa all’interno degli uffici dell’O.P.C.M., svolgendo, quindi, un’attività prevalente di tipo amministrativa; usufruisce di una serie di benefici contrattuali (indennità di turnazione, indennità di lavoro disagiato, straordinario, festivi, notturni, indennità di P.S, riconoscimento buono pasto, ecc. peraltro in violazione del vigente Accordo Decentrato) negati in parte alle altre 24 unità di contrattisti che svolgono servizi di Polizia Municipale su strada».

Nel sottolineare come sia «oltremodo necessario garantire l’immagine dell’istituzione comunale e l’imparzialità della stessa» , Pergolizzi, Trischitta e Canfora interrogano Buzzanca per sapere «quali siano le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione Comunale a destinare il soggetto in questione all’OPCM non utilizzandolo, invece, come da bando e dalla scelta politica dell’A.C., giusta considerazione della grave carenza di personale impegnato in tale delicato settore, al servizio di viabilità (distrazione di personale)». Sollecitano, infine il primo cittadino «a fornire , con carattere di urgenza, una relazione dettagliata con la quantificazione della somme erogate e percepite durante la propria attività presso l’Ufficio Commissariale del Soggetto Attuatore ex OPCM n. 3815/09, dal 1 gennaio 2010 a tutt’oggi dei compensi derivanti dagli istituti contrattuali per il riconoscimento di indennità di turnazione e di P.S, indennità di lavoro disagiato, straordinario, festivi, notturni, riconoscimento buono pasto, ecc.)(DLT)