Mancata chiamata per 1500 lavoratori. Venerdì protesta davanti alla sede della Forestale

Mancata chiamata per 1500 lavoratori. Venerdì protesta davanti alla sede della Forestale

Mancata chiamata per 1500 lavoratori. Venerdì protesta davanti alla sede della Forestale

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martedì 04 Giugno 2013 - 16:12

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil stigmatizzano il mancato rispetto dell’accordo e della tempistica concordata anche alla luce del delle risorse - 150 milioni di euro – previste nel bilancio della Regione siciliana per l’attività dell’azienda foreste demaniali per il 2013

Venerdì prossimo, 7 giugno, a partire dalle ore 9, i segretari provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, Giovanni Mastroeni, Calogero Cipriano e Salvatore Orlando, hanno convocato una manifestazione davanti alla sede provinciale dell’Azienda foreste demaniali per protestare contro il mancato avviamento di 1500 lavoratori forestali così come invece previsto nell’Accordo siglato in sede regionale tra le organizzazioni sindacali e il Dirigente regionale dell’azienda foreste demaniali.

“L’intesa- spiegano i tre dirigenti sindacali- prevedeva il proseguimento dell’attività dei centocinquantunisti che dal 16 maggio hanno preso servizio e l’avvio entro il 12 di giugno per le altre fasce di lavoratori, i centunisti e i settantottisti”.

La decisione di indire la protesta è scattata oggi, ultima giornata matematicamente utile per avviare tutte le procedure necessarie alle assunzioni dei lavoratori delle due fasce in sospeso e rispettare la prevista scadenza del 12 giugno.

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil stigmatizzano il mancato rispetto dell’accordo e della tempistica concordata anche alla luce del delle risorse – 150 milioni di euro – previste nel bilancio della Regione siciliana per l’attività dell’azienda foreste demaniali per il 2013.

“Con la protesta di venerdì 7, che vedrà il coinvolgimento della Prefettura di Messina alla quale è stato richiesto un incontro, si vuole far emergere come visto l’approssimarsi della stagione calda estiva sia fondamentale l’immediato avvio dei lavoratori per poter realizzare i viali parafuoco nei boschi della provincia e poter scongiurare il rischio incendi. Nel territorio della provincia di Messina caratterizzato da un forte dissesto idrogeologico – sottolineano inoltre i dirigenti sindacali- l’attività dei lavoratori forestali di pulizia e manutenzione contribuisce a prevenire non solo gli incendi ma anche quei fenomeni che purtroppo in passato tanti e gravi danni hanno provocato a persone, cose e attività. Pertanto sollecitiamo l’Azienda regionale a dare rapidamente seguito agli impegni assunti convocando da subito i lavoratori delle due fasce in sospeso e avviandoli al più presto al lavoro”.

Un commento

  1. Ma quale lavoro, 150 milioni di euro, e quanto ci costano gli interventi dei mezzi speciali per spegnere gli incendi tipo canadair, visto che gli incendi ci sono lo stesso …………

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