Nasce a Messina il patto Federativo tra moderati, con Crocetta ma in autonomia

Nasce a Messina il patto Federativo tra moderati, con Crocetta ma in autonomia

Nasce a Messina il patto Federativo tra moderati, con Crocetta ma in autonomia

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giovedì 10 Aprile 2014 - 19:57

Il patto Federativo tra moderati porta il sigillo di Messina. La prima riunione "ufficiale" si è tenuta infatti al Royal, per testimoniare anche l'attenzione del gruppo alle problematiche del territorio. Presente il neo assessore regionale Fiumefreddo che ha ribadito il suo impegno per la città. Intanto Picciolo propone l'istituzione di una sede periferica della Regione a Messina così come a Catania

Parola d’ordine: fare squadra, così nasce la Federazione tra i moderati all’Ars che vogliono unirsi per un progetto che guarda lontano, non solo all’Europa e non solo a breve termine.

La convergenza tra il Gruppo parlamentare dei DRS e gli Onorevoli Michele Cimino – “Voce Siciliana”, Giuseppe Gianni – “Centro Democratico” e Antonio Venturino – “Partito Socialista Italiano”, è maturata progressivamente sul terreno di una comune e concreta attenzione ai temi del territorio, dello sviluppo economico, della tutela della salute e della cultura della legalità. Strada facendo si è costellata del sostegno reciproco per iniziative legislative quali la legge sull’amianto o i disegni di legge relativi alla semplificazione burocratica, alla riforma del sistema dei distretti produttivi e alla maggiore tutela dei diritti dei consumatori siciliani. E’ così spontaneamente nata la decisione di elaborare una comune linea d’azione che ha portato all’incontro al Royal ed al documento firmato da tutti i deputati interessati: Beppe Picciolo (Presidente del Gruppo Parlamentare DRS)Michele Cimino (Portavoce della Federazione dei Moderati) Marco Forzese, Giuseppe Gianni, Marcello Greco, Salvatore Lo Giudice.

“In questi mesi – si legge nel documento- è maturata la consapevolezza di una duplice realtà, che vede da un lato una delle più gravi crisi economiche che la Sicilia abbia affrontato nella sua storia recente, basti pensare che dal 2008 al 2012 si sono persi ben 11 punti di PIL regionale, e dall’altro la straordinaria possibilità di cambiamento e di rinascita che questa inedita fase politica offre alla nostra terra. L’attività di governo all’insegna della legalità e della trasparenza che il Presidente Crocetta sta portando avanti, rappresenta un’occasione per riscattare la Sicilia da un passato di malaffare, stagnazione economica e subalternità rispetto al resto del paese, e merita di proseguire con il totale sostegno di tutte quelle forze che hanno a cuore il futuro dell’isola. Lavorare all’ampliamento e al consolidamento del quadro di forze che sostiene l’azione dell’esecutivo, equivale ad accelerare i tempi e ad aumentare la concretezza, l’efficacia e l’incisività complessiva dell’azione di governo. E’ questa la direzione nella quale, congiuntamente, i due gruppi intendono muoversi. Comune è inoltre la volontà di rivendicare l’attuazione concreta di parti essenziali dello Statuto Siciliano, ossia quelle relative alla titolarità della Regione in ambito fiscale, finanziario ed economico, prevista negli articoli 36, 37 e 38. Nello specifico, relativamente alla legge che abroga il comma 2 dell’articolo 36, approvata all’unanimità dall’Assemblea Regionale Siciliana, si pretende l’appoggio di tutta la deputazione nazionale eletta in Sicilia al fine di consentire che le imposte versate dalle imprese siciliane confluiscano direttamente nel bilancio della Regione e non in quello dello Stato. Oggi la classe politica siciliana deve, di fronte a tutto il paese, mostrarsi all’altezza della storia che è chiamata a rappresentare”.

I primi passi comuni saranno alle Europee con un percorso comune e, naturalmente anche nelle prossime settimane nella difficile stagione del rimpasto Crocetta che ha causato non pochi attriti anche all’interno dei Dr, con le dimissioni, poi respinte all’unanimità del capogruppo regionale Beppe Picciolo che ha protestato per l’assenza di un messinese nel Crocetta Bis. Nel corso della riunione son stati sottolineati, nel respingere le dimissioni, “i risultati ottenuti nel rafforzamento del movimento, sia sul piano della progettualità e dell’azione politica che su quello del radicamento territoriale, nonché la capacità di interloquire proficuamente con gli altri gruppi politici. Il Gruppo dei DRS ha fatto proprie le questioni poste in questi giorni da Picciolo ed ha inteso rilanciarle con la propria presenza a Messina, che non vuole avere un valore soltanto simbolico ma di concreto apprezzamento e riconoscimento del ruolo e dell’importanza della Città”.

A Messina era presente il neo assessore Antonio Fiumefreddo che ha ribadito il suo impegno a divenire interlocutore privilegiato della Città di Messina a tutti i livelli istituzionali. La presenza dell’Assessore designato rappresenta dunque il primo momento di una presenza che sarà periodica e continuata nel tempo. Picciolo ha inoltre presentato richiesta al Governatore “per procedere all’istituzione di una sede periferica della Presidenza della Regione a Messina, al pari di quella di Catania, con uno staff dedicato per consentire a tutti gli Assessori nonché allo stesso Crocetta, un’attiva ed intensa interlocuzione con le forze sociali della Città che ad oggi si sono sentite “escluse” dalla riorganizzazione del governo regionale. Questo non sarà un impegno simbolico o di facciata ma un atto concreto di vicinanza e di attenzione per un territorio tanto bisognoso di una sana progettualità politica basata sul binomio, tanto caro al Presidente Crocetta, sviluppo e legalità”.

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