I due assessori intervengono con una nota congiunta sulla selta del Consiglio comunale di rinviare la votazione del contratto di servizio e spiegano che il Cda dell’azienda – adesso presieduto dall’ex esperto a titolo gratuito Termini, si è già attivato per soddisfare le richieste dell’aula
La decisione del Consiglio comunale di “sospendere” la trattazione del contratto di servizio con l’Amam in attesa che il documento venga approvato prima dal Cda dell’azienda (VEDI QUI) non è stata particolarmente gradita dal vice-sindaco ed assessore al bilancio Guido Signorino e dall’ Assessore all'Urbanistica ed ai lavori pubblici con delega anche ai rapporti con il consiglio Sergio De Cola. I due esponenti della giunta Accorinti firmano una nota congiunta , in cui spiegano che «in realtà il CDA dell'azienda aveva già provveduto a prendere atto del contratto di servizio, e il Presidente (il vecchio presidente, Alessandro Anastasi ndr) aveva chiarito che tale presa d'atto era da intendersi come piena condivisione e disponibilità alla sottoscrizione della proposta».
Signorino e De Cola chiariscono nel loro comunicato che «l’impegno alla sottoscrizione era stato «ritenuto sufficiente dall'Amministrazione per procedere alla proposta» . Dopo l’invito dei consiglieri a sottoporre il contratto di servizio al nuovo Cda, presieduto dall’ex esperto a titolo gratuito Leonardo Termini, « è stato richiesto all'azienda (che ha già provveduto) – scrivono i due assessori – di procedere in tale direzione».
Una volta consumato questo passaggio considerato imprescindibile dai consiglieri comunali, Signorino e De Cola auspicano che «il contratto possa essere discusso e deliberato nella prossima seduta utile, poiché la sua approvazione perfeziona un iter avviato nel dicembre 2014 e costituisce un altro importante passo verso la “normalizzazione” dei rapporti con le società partecipate; il riordino delle società partecipate rappresenta un fondamentale passo in avanti per migliorare in modo significativo i servizi e la gestione delle risorse del comune di Messina».
L’azione prevede l’adeguamento dei valori medi catastali al valore di mercato degli immobili, Messina è il comune capoluogo con i più bassi valori medi, lo scostamento è enorme pari al 267%. Nella nostra città a fronte di un valore medio pari a €46.545 la quotazione immobiliare di mercato media di €170.653, mentre a Pordenone il valore catastale medio è di € 126.547 contro un valore medio di mercato di €150.684, scostamento pari al 19%. La media dei capoluoghi vede una rendita di € 112.368 ed un valore di mercato medio di € 188.256, con uno scostamento del 68%. Insomma è stata una pacchia per i messinesi, come direbbe Matteo Salvini, ieri ICI, oggi IMU, TASI per la prima casa, sono le più basse d’Italia, forse d’Europa. UN BEL PRIMATO.
L’azione prevede l’adeguamento dei valori medi catastali al valore di mercato degli immobili, Messina è il comune capoluogo con i più bassi valori medi, lo scostamento è enorme pari al 267%. Nella nostra città a fronte di un valore medio pari a €46.545 la quotazione immobiliare di mercato media di €170.653, mentre a Pordenone il valore catastale medio è di € 126.547 contro un valore medio di mercato di €150.684, scostamento pari al 19%. La media dei capoluoghi vede una rendita di € 112.368 ed un valore di mercato medio di € 188.256, con uno scostamento del 68%. Insomma è stata una pacchia per i messinesi, come direbbe Matteo Salvini, ieri ICI, oggi IMU, TASI per la prima casa, sono le più basse d’Italia, forse d’Europa. UN BEL PRIMATO.
C’è un’altra brutta notizia, per Renato sindaco e Guido Signorino? Per il Consiglio Comunale? Per noi messinesi? Una delle azioni del Piano di Riequilibrio si reggeva sulla riforma del catasto di Matteo Renzi, in questi giorni è rimandato, a data da destinarsi, uno dei decreti attuativi previsto per il 27 giugno, la simulazione fatta dal governo non garantisce l’invarianza del gettito prevista dalla legge 23 del 2014, pertanto salta per adesso la riforma e con essa la previsione di entrata prevista nel piano di riequilibrio dall’AZIONE 4 della MISURA 1, annualmente €3.770.000, dal 2016 fino al 2013, per un totale di €30.160.000.
C’è un’altra brutta notizia, per Renato sindaco e Guido Signorino? Per il Consiglio Comunale? Per noi messinesi? Una delle azioni del Piano di Riequilibrio si reggeva sulla riforma del catasto di Matteo Renzi, in questi giorni è rimandato, a data da destinarsi, uno dei decreti attuativi previsto per il 27 giugno, la simulazione fatta dal governo non garantisce l’invarianza del gettito prevista dalla legge 23 del 2014, pertanto salta per adesso la riforma e con essa la previsione di entrata prevista nel piano di riequilibrio dall’AZIONE 4 della MISURA 1, annualmente €3.770.000, dal 2016 fino al 2013, per un totale di €30.160.000.
ma le rendite catastali li adeguata l’amam? no sapia.
ma le rendite catastali li adeguata l’amam? no sapia.
L’appello di un cittadino che non risiede nel vostro comune E’’ SFIDUCIATELI Questi signori che non sanno Governare, Governare. e UMILTA DIGNITA E DARE A GLIALTRI QUELLO CHE SI HA….
NESSUNO DI QUESTI SIGNORI A RINUCIATO A NIENTTE DI CIO CHE PRENDEVANO QUELLI DI PRIMA, !!!!!!!!
L’appello di un cittadino che non risiede nel vostro comune E’’ SFIDUCIATELI Questi signori che non sanno Governare, Governare. e UMILTA DIGNITA E DARE A GLIALTRI QUELLO CHE SI HA….
NESSUNO DI QUESTI SIGNORI A RINUCIATO A NIENTTE DI CIO CHE PRENDEVANO QUELLI DI PRIMA, !!!!!!!!
Caro BURRASCANU parlare di AMAM significa commentare direttamente il Piano di Riequilibrio, dove con la revisione delle rendite catastali si prevedono entrate consistenti. AMAM vale €23.144.266, mentre le due azioni sulle rendite €53.360.000, con la differenza, caro BURRASCANU, che le misure sulle rendite catastali incideranno direttamente sulle nostre tasche, perché IMU e TASI hanno come base di calcolo proprio il valore della rendita catastale dell’immobile. Comunque il tuo è un buon interrogativo, PACE FATTA?
Caro BURRASCANU parlare di AMAM significa commentare direttamente il Piano di Riequilibrio, dove con la revisione delle rendite catastali si prevedono entrate consistenti. AMAM vale €23.144.266, mentre le due azioni sulle rendite €53.360.000, con la differenza, caro BURRASCANU, che le misure sulle rendite catastali incideranno direttamente sulle nostre tasche, perché IMU e TASI hanno come base di calcolo proprio il valore della rendita catastale dell’immobile. Comunque il tuo è un buon interrogativo, PACE FATTA?
Un bel primato,certo ! Meglio aumentare l’imposizione fiscale – come se non avesse raggiunto livelli insopportabili , specie per città sull’orlo del dissesto come Messina – anche con strumenti di tassazione “occulta” come questo , dell’aumento delle rendite catastali ! Mi pare che lei , Sig. Mariedit , non riesca a vedere oltre il “valore assoluto” dei numeri che va via via sciorinando nei suoi commenti , senza valutare le ricadute degli stessi sulla vita delle persone che li subiscono .
Un bel primato,certo ! Meglio aumentare l’imposizione fiscale – come se non avesse raggiunto livelli insopportabili , specie per città sull’orlo del dissesto come Messina – anche con strumenti di tassazione “occulta” come questo , dell’aumento delle rendite catastali ! Mi pare che lei , Sig. Mariedit , non riesca a vedere oltre il “valore assoluto” dei numeri che va via via sciorinando nei suoi commenti , senza valutare le ricadute degli stessi sulla vita delle persone che li subiscono .