Tagli ai treni notte, il M5S: Ennesimo schiaffo alla continuità territoriale

Tagli ai treni notte, il M5S: Ennesimo schiaffo alla continuità territoriale

Tagli ai treni notte, il M5S: Ennesimo schiaffo alla continuità territoriale

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martedì 05 Settembre 2017 - 10:24

Anche il M5S interviene sui tagli in arrivo per i treni notte che collegano la Sicilia a Roma.

“L’ennesimo schiaffo alla continuità territoriale dello Stretto, l’ennesimo schiaffo ai siciliani e ai loro diritti. Inaccettabile e scandaloso, così come tutte le ultime scelte fatte da Trenitalia nel Sud Italia”.

Così i deputati a 5stelle Francesco D’Uva, Alessio Villarosa e Valentina Zafarana, sull’ennesimo taglio annunciato da RFI per l’intercity notte diretto da Palermo a Roma Termini e viceversa. Da ottobre i due treni notte attualmente in vigore, saranno soppressi e ci sarà un solo treno (con un numero di vagoni più alto) a disposizione di chi vorrà raggiungere Roma.

“Questa è una battaglia che portiamo avanti fin da inizio legislatura – ha dichiarato D’Uva – nonostante i piani alti di Trenitalia continuino a fare orecchie da mercante dinnanzi alle proteste politiche, sindacali e cittadine. Presenteremo una nuova interrogazione al Ministro affinché intervenga, e fattivamente, nel più breve tempo possibile. Siamo stanchi delle promesse a cui poi non seguono i fatti. Tagliare un intercity notturno significa privare ancor di più i siciliani del loro diritto alla mobilità, significa incrementare ancor di più l’abisso tra il Nord e il Sud. E noi non possiamo accettarlo”.

Un commento

  1. Le solite pagliacciate. C’è ancora una parte di Messina che piagnucola quando RFI annuncia (per l’ennesima volta) di voler ridurre il numero di treni che traghettano. Non perché l’Ad Mazzoncini sia cattivo ma perché traghettare i treni costa una … barca di soldi e viola tutte le norme sulla sicurezza. Sono gli stessi politici e cittadini messinesi che non vogliono il Ponte. Pretendono di prolungare una soluzione ottocentesca che penalizza Messina e la Sicilia. Che sprofonda. In genere, si proclamano “de sinistra”, a favore dei disoccupati e di chi soffre (!!!). Poi prendono l’aereo da Catania a spese dei cittadini oppure vanno a riscuotere stipendi e pensioni pubbliche da almeno 5 mila euro al mese. Congratulazioni.

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