Niente più tram la domenica e nei festivi: il nuovo piano abolisce il servizio

Niente più tram la domenica e nei festivi: il nuovo piano abolisce il servizio

Francesca Stornante

Niente più tram la domenica e nei festivi: il nuovo piano abolisce il servizio

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venerdì 05 Ottobre 2018 - 05:27

La decisione è stata presa con l'approvazione del nuovo piano di esercizio che parte domani. Le novità quindi non sono solo lo shuttle e i collegamenti a pettine ma anche la sospensione del servizio tranviario nelle domeniche e nei festivi. Ma finora nessuno lo aveva ancora annunciato

L’Atm inizia in anticipo le prove di dismissione del tram. L’obiettivo più volte annunciato dal sindaco De Luca è di eliminarlo nel 2019, di cancellare la linea tranviaria per puntare tutto sul gommato. Un antipasto però arriverà in effetti con il nuovo piano di esercizio che entra in vigore domani e che si fonda tutto sui bus, tanto da essere stato programmato senza prevedere interazioni specifiche con il tram. E proprio su questa scia è evidentemente scattata una decisione: eliminare il tram la domenica.

E’ questa una delle novità che il nuovo Piano di esercizio e l’operazione di razionalizzazione di linee e orari porta con se. Perché se è vero che intanto non è ancora chiaro quali saranno gli orari dei bus per i giorni festivi, visto che questa parte non è ancora stata resa nota, è anche vero che nessuno fino ad oggi ha detto chiaramente che la domenica sarà abolito il tram. Non è stato fatto durante la conferenza stampa di presentazione del piano di esercizio, non è stato fatto nelle comunicazioni dei giorni successivi, l’azienda non lo ha comunicato ai sindacati negli incontri avuti per discutere del piano, non si è fatto cenno al tram neanche nei comunicati che annunciano le iniziative che da domani saranno in piazza per informare i messinesi su come l’Atm cambia registro da sabato mattina.

A decidere che il servizio tranviario sarà sostituito nelle giornate domenicali e festive in via sperimentale da idonei servizi sostitutivi a mezzo Bus è stato il Consiglio di amministrazione dell’Atm presieduto dal presidente Pippo Campagna e lo ha messo nero su bianco sulla delibera numero 49 dello scorso 26 settembre con cui è stato approvato il "Piano di razionalizzazione delle linee urbane dei bus della città di Messina". Nell’elencare le linee di azione di questo piano, il Cda scrive che in linea con il processo di razionalizzazione del trasporto pubblico locale voluto dall’amministrazione De Luca si è puntato «alla ottimizzazione del sistema in termini di economicità, efficienza e ed efficacia, ed è emersa la necessità di predisporre un servizio a pettine al fine di aumentare la frequenza delle linee verso i villaggi e le periferie nel rispetto dei percorsi esistenti». Quindi ecco il nuovo piano redatto dall’ingegner Leonardo Russo che ha elaborato, «in termini di semplificazione e ampliamento, la rete di trasporto pubblico su gomma, ottimizzando la frequenza delle linee proposte e riorganizzando gli orari con quelli specifici legati alla motivazione degli spostamenti».

Un piano che il Cda ha approvato il 26 settembre, che il 28 settembreè stato illustrato alla stampa, che il dipartimento Mobilità del Comune ha approvato lo scorso 2 ottobree che la giunta De Lucaha avallato con una delibera di presa d’atto lo stesso 2 ottobre.

«Il piano verrà avviato in via sperimentale a seguito di riscontro favorevole da parte dell'Amministrazione Comunale» si legge nell’atto. Una fase sperimentale di 60 giorniper il nuovo piano delle Linee urbane dei Bus e relativo piano di esercizio della feriale e domenicale con orari e turni che prevede anche «in via sperimentale e al fine di razionalizzare le risorse umaneattualmente dispensate, 
(Operatori di Esercizio e Sala Operativa), di sospendere l'Esercizio Tranvia, esclusivamente nelle giornate domenicali e festive, prevedendo idonei servizi sostitutivi a mezzo bus». Tutte azioni avallate dall’amministrazione di Palazzo Zanca.

«L’attuazione del nuovo Piano delle Linee comporterà una razionalizzazione delle linee urbane con conseguenti risparmi di risorse umane e minore di costi di gestione del servizio di trasporto pubblico locale» si legge anche nei provvedimenti. Così come i 60 giorni serviranno per «valutare gli eventuali correttivi, dovuti ad aspetti imprevisti ed imprevedibili, da introdurre per ottimizzare le linee e l'esercizio».

Domani quindi si parte. Sarà il primo giorno del nuovo piano di esercizio invernale dell’Atm, dello Shuttle, delle 100 fermate in 100 minuti, il primo test su strada del progetto che amministrazione e nuova Atm hanno fortemente voluto per smantellare quello che era stato fatto fino ad oggi per proporre un sistema nuovo di zecca e che possa offrire servizi migliori a parità di costi, anzi puntando al risparmio. Per il tram però non è ancora stato comunicato quando inizierà questa sospensione domenicale.

Il primo vero banco di prova per i bus però sarà lunedì, quando l’utenza si muoverà verso scuole e lavoro. Intanto però ci sarà questo primo fine settimana per rompere il ghiaccio con i nuovi numeri, i nuovi percorsi, gli interscambi, il pettine, le frequenze tra un mezzo e l’altro.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. Una decisione veramente folle! Almeno il tram non inquina! Folli

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  2. Dalla padella nella brace. Prima Accorinto con la sua incompetenza adesso Di Luca con il suo pressapochismo. Troppo scarsi, povera Messina….! Aiuto vogliamo il peggior sindaco, compreso di giunta, di Bolzano degli ultimi 30 anni. Un sindaco capace e moderno Di Luca toglierà anche gli autobus tutti “cu sceccu”……

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  3. Qual è il percorso dello shuttle? Non ho ancora capito… passerà dal viale San Martino? E giunto a piazza Cairoli cosa farà l’autobus per imboccare la via Garibaldi? Dalla piantina pubblicizzata dall’Atm non si chiarisce molto…

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  4. Stefano Scarponi 9 Agosto 2019 15:55

    Che razza di xxxxxxi xxxxxxx DeLuca.
    Smantellare il ferro per puntare come al solito sulla gomma e farne pure un vanto.
    Per la serie “Peggioriamo le cose ma sbandieriamolo come un miglioramento”.
    Solita logica retrograda italiana, servo delle lobby

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