A San Saba il maltempo isola Contrada Mella

A San Saba il maltempo isola Contrada Mella

Sara Faraci

A San Saba il maltempo isola Contrada Mella

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venerdì 18 Gennaio 2013 - 17:55

Dopo il violento temporale della notte scorsa, i residenti di contrada Mella sono di nuovo rimasti isolati a causa del torrente Giudeo che ha distrutto la strada sterrata costruita sul suo alveo. Nel corso degli anni gli appelli dei residenti non hanno avuto risposta. Mario Biancuzzo, consigliere della VI Circoscrizione, nella sua lettera al commissario Croce, effettua una lucida analisi

Ricordate quell’auto impietosamente travolta dal fango? Risucchiata dalla furia delle correnti con dentro una famiglia che rischiò di perdere la vita? Era il 2 settembre 2002 e l’imprevedibile piena del torrente Giudeo del Villaggio San Saba monopolizzava l’attenzione dei media messinesi e incentrava su di sé la preoccupazione dei cittadini. La strada aveva ceduto e occorrevano provvedimenti urgenti con cui si provvedesse alla messa in sicurezza dell’intera zona, considerata anche la circostanza che l’attraversamento viario realizzato proprio sopra il torrente, costituiva l’unica via di collegamento per gli abitanti di contrada Mella. Primi grandi allarmismi, entusiaste promesse per il futuro, elargizioni di rassicurazioni lanciate a piene mani dai politici di turno. Poi l’oblio.
Tanta acqua è passata sotto i ponti e da quel 2 settembre di oltre dieci anni fa, nulla o poco è cambiato. Dopo il violento temporale della notte scorsa, i residenti di contrada Mella sono di nuovo rimasti isolati a causa del torrente Giudeo che ha distrutto la strada sterrata costruita sul suo alveo.
Nel corso degli anni gli appelli dei residenti si sono intervallati senza intercettare alcuno che fosse realmente disposto ad ascoltarle. Mario Biancuzzo, Consigliere della VI Circoscrizione del Comune di Messina, senza troppi giri di parole, effettua, nella sua lettera al commissario straordinario di Messina, Luigi Croce e al Prefetto, Stefano Trotta, una lucida analisi dei molteplici tentativi compiuti in tal senso e sistematicamente frustrati dal disinteresse nei confronti della situazione, chiedendo che siano assunti provvedimenti concreti per porre termine al perdurante pericolo per l’incolumità pubblica e privata oltre che al disagio dei residenti.
Una crociata che ha avvio il 29 giugno 1998, proprio per iniziativa di Biancuzzo, quando ormai è chiaro che gli interventi a posteriori sono solo rimedi provvisori e che l’apposizione di cangianti cartelli segnaletici è più un conforto per la coscienza che un’attività realmente risolutrice del problema. Si trascina così una serie di proposte e solleciti che non approdano mai a un vero cambiamento: nel 1999 si parla di stanziamenti di cospicue somme di denaro per creare collegamenti stabili con Contrada Mella, nel 2000 si comincia la progettazione di opere idrauliche a monte e a valle della strada statale 113. Si pensa poi di concedere maggiore attenzione alla situazione a rischio di San Saba e, lo stesso anno, il Prefetto di Messina invita l’assessorato regionale di territorio e ambiente ad inserirla nel piano straordinario di interventi.
Tante parole per giungere, nel 2001, a una conclusione: tutta l’area di pertinenza del torrente Giudeo non può essere adibita al transito veicolare e pedonale. Decisione saggia, se non fosse che la strada rappresenta l’unica via di collegamento di Contrada Mella con il paese e che, in mancanza di altre valide alternative, l’unica è quella di contravvenire al divieto. Le istituzioni ci riflettono. Forse è il caso di dotare il villaggio di una passerella e ci si accerta sulla sua eventuale fattibilità tramite il dipartimento di opere pubbliche finché, a seguito dell’alluvione del 2002, viene finalmente avviata un’attività di progettazione per la realizzazione del tanto desiderato collegamento.
Un nuovo piano, un nuovo “nulla di fatto”. Nessuno immagina che trovare il bandolo della matassa possa risultare così impegnativo, nuovi progetti si susseguono sino ad arrivare ad oggi. Un presente non troppo rassicurante: i residenti sono ancora alla mercé delle bizze metereologi che e le proposte di miglioramento continuano ad andare e venire.

3 commenti

  1. Come fa ad esserci una strada , anche se sterrata, sull’alveo di un torrente ??????

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  2. Come si fà al 19 Gennaio 2013 leggere commenti tipo “xchè esiste una strada nel torrente”?? Viale Giostra, Viale Europa, Viale Gazzi, San Filippo,ecc. sono nate come viali di accesso per l’autostrada… o sono dei torrenti coperti? non indugio oltre… sono una persona educata.

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  3. Hombre de barro 24 Gennaio 2013 02:04

    I torrenti da lei citati sono in sicurezza e vi transitano migliaia di mezzi, in che condizioni é il Giudeo? Quante persone ci transitano per “contrada Mella? Chi ha dato i permessi per edificare queste zone? Misteri della vita…..

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