Slittano le elezioni. Per le comunali si voterà il 9 e 10 giugno

Slittano le elezioni. Per le comunali si voterà il 9 e 10 giugno

Rosaria Brancato

Slittano le elezioni. Per le comunali si voterà il 9 e 10 giugno

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lunedì 25 Marzo 2013 - 18:26

Slittano le amministrative. La giunta Crocetta ha spostato le elezioni al 9 e 10 giugno per consentire all'Ars di varare le modifiche alla legge elettorale introducendo la doppia preferenza di genere. Probabile il via libera anche alla doppia scheda, una per il sindaco ed una per il consiglio comunale.

Nuovo cambio di fronte sulla data delle amministrative in Sicilia. Dopo aver anticipato ad aprile, poi riportato la data al 26 e 27 maggio, oggi il governatore Crocetta ha cambiato nuovamente idea. Per rinnovare sindaci e consigli comunali nell’isola si voterà il 9 e 10 giugno prossimo. E’ quanto ha stabilito oggi la giunta regionale che ha dato mandato all'assessore alle Autonomie locali Patrizia Valenti di firmare il decreto con la nuova data. Il perché del nuovo cambio è presto detto: all’ordine del giorno all’Ars, che tornerà a riunirsi l’8 aprile, ci sono una serie di proposte legislative sulla doppia preferenza di genere, , già in discussione in commissione Affari istituzionali. L’obiettivo è quindi quello di andare al voto con la modifica che prevede che l’elettore possa esprimere due preferenze, una per un uomo ed una per una donna ed entrambe risultano valide. Viene annullata la doppia preferenza per candidati dello stesso sesso. Altri emendamenti inoltre prevedono l’introduzione del sistema della doppia scheda (una per il sindaco ed una per il consiglio comunale). La giunta alla luce di queste valutazioni e per lasciare il tempo all’Ars di varare la nuova normativa ha deciso quindi di far slittare le elezioni. E’ chiaro però che l’Ars deve sbrigarsi perché in caso contrario vanificherebbe lo slittamento del voto. Altri emendamenti prevedono infine interventi sulla soglia di sbarramento (attualmente al 5%), nonché sul premio di maggioranza. Slitta anche di conseguenza l’indizione dei comizi elettorali. Nel frattempo l’opposizione attende che il Commissario dello Stato si pronunci sull’abolizione delle Province e sull’annullamento delle elezioni provinciali, inizialmente accorpate alle comunali. Un fatto è certo, con la nuova giunta regionale non ci si annoia….

Rosaria Brancato

11 commenti

  1. puzza di bruciato 25 Marzo 2013 19:12

    No…. per favore no… già nn se ne può più in città c’è un esercito di candidati; e chiunque ti incontra dice che gli manca
    una decina di preferenze.. Da tutti i partiti c’è gente che propone candidati… prolungare di altri due mesi questa campagna elettorale porterà il cittadino messinese in una profonda crisi di nervi…

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  2. ancora vuoi vedere che andiamo a votare anche per le province ? x puzza di bruciato ….ma dal 26 e 27 maggio al 9 e 10 giugno sono 2 mesi ?

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  3. Salvatore Vernaci 25 Marzo 2013 20:57

    “L’abilità politica è l’abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, il prossimo mese e l’anno prossimo. E di essere così abili, più tardi, da spiegare perché non è accaduto”. (Winston Churchill). Crocetta: Elezioni amministrative 2013 annunciate tre volte: “La giunta regionale ha stabilito la data di elezioni comunali e provinciali al 21 e 22 aprile” prossimi, ha annunciato il capo della segreteria tecnica della Presidenza della Regione, Stefano Polizzotto.”; “ Il governo fa dietrofront. Dopo le polemiche sorte in seguito all’annuncio del governatore Crocetta di anticipare le elezioni Comunali e Provinciali a fine aprile, l’esecutivo ci ha ripensato. Le elezioni si svolgeranno nella data inizialmente prevista del 26 e 27 maggio” ; “ Sicilia, cambia ancora data per le amministrative: si voterà il 9 e il 10 Giugno”. – A dir la verità, non appaiono chiare e concrete le motivazioni di tre rinvii, formulati per tre annunci di date diverse per lo svolgimento delle elezioni amministrative. Forse “ci su petri nta linticchia” dell’abolizione(?) delle Province?…forse si paventa che vi possa essere in pentola qualche impugnativa del Commissario di Stato?… “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” (Giulio Andreotti)

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  4. Meglio le elezioni ad ottobre 2013…

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  5. puzza di bruciato 26 Marzo 2013 08:12

    Hai ragione, ma appena letta la notizia ho risposto di getto!!!
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  6. La mossa politica è chiara: serviva tempo al PD e al M5S per organizzare la campagna elettorale.
    Entro metà aprile infatti dovevano avvenire primarie del PD e a fine aprile la consegna delle firme. In pratica un solo mese per fare campagna a fronte di movimenti già scesi in campo da gennaio.
    Il M5S cittadino ad oggi è disorganizzatissimo e non ha né candidato né programma.
    Queste riforme della legge elettorale sono un bluff e non se ne farà nulla. Solo la scheda disgiunta (detta anche legge salvagrillini) si farà: chi voterebbe mai un consigliere M5S senza averlo mai sentito parlare??
    Crocetta si finge libero ma è legato da tutte le parti.

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  7. Ho elaborato i dati statistici delle elezioni comunali del 2008, delle regionali 2012, delle nazionali Camera del 2013, riferiti al solo Comune di Messina. Le percentuali ottenute rispecchiano come abbiamo votato in questi anni, costituiscono il campione più rappresentativo in assoluto degli elettori messinesi, naturalmente da oggi al voto, i cittadini si faranno una loro opinione politica, influenzata dalle scelte politiche passate di Peppino Buzzanca, presenti di Bersani, Berlusconi e Grillo, e soprattutto dalla drammatica crisi economica in cui è caduta la nostra città, sicuramente ci sarà una campagna elettorale senza esclusione di colpi bassi.
    CENTROSINISTRA + UDC 29,6% * CENTRODESTRA 25,8% * M5S 23,4% *
    RESET + ACCORINTI + MOVIMENTI 15,5% * D’AMORE 5,7%
    T O T A L E 100% su 138.494 voti validi, quelli del 2008.
    Il ballottaggio con queste % è appannaggio del CENTROSINISTRA e CENTRODESTRA, che al primo turno non hanno diritto al PREMIO DI MAGGIORANZA, mentre al secondo turno, il vincitore, con meno del 30% dei voti, godrà del 60% dei consiglieri comunali, come è accaduto all’IDV di Leoluca Orlando a Palermo. Ho elaborato queste % per spronare, ancora di più, chi si accinge a contrastare la vecchia classe politica, PD UDC PDL MPA GRANDE SUD, tutte facce della stessa moneta, mai spesa per l’interesse generale.

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  8. Nel precedente commento non ho voluto contaminare il sacro dei modelli statistici con il profano della politica, p minuscola. So per certo, di forti pressioni sul governatore Rosario CROCETTA, da parte del PARTITO DEMOCRATICO e del POPOLO DELLA LIBERTA’, quelli messinesi in particolare, per modificare la legge lettorale, nella direzione illustrata da Rosaria BRANCATO, quello che non scrive la nostra giornalista, è la proposta di una tregua a palazzo Dei Normanni, anche in vista dell’approvazione di importanti documenti contabili, per il proseguo tranquillo della legislatura, spero che il M5S non cada nella trappola. Anche i partiti sanno elaborare i dati statistici, sanno di 4 grandi minoranze a Messina, CENTROSINISTRA CENTRODESTRA MOVIMENTO 5 STELLE, più una quarta, di cui conosciamo la forza di Fabio D’AMORE, anche se misurata nel 2008, quindi poco attendibile, mentre sconosciamo quelle di RESET, ACCORINTI e l’insieme dei MOVIMENTI, nati in questi mesi, la statistica ci dice che valgano complessivamente un 21,2%. Il sistema di interessi vigente a Messina ha la necessità vitale di abbassare la % dello sbarramento, per contrapporre a questa minoranza una miriade di liste collegate, con uno sbarramento alla loro portata. Nel 2008, CENTROSINISTRA e CENTRODESTRA, schierarono 22 liste collegate, e ben 15 di esse ottennero seggi in Consiglio Comunale, come dire il pieno del voto di scambio. Se rimanesse lo sbarramento del 5%, la raccolta del consenso sarebbe molto complicata.

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  9. ROBERTO TOMMASO 26 Marzo 2013 13:08

    ……………vediamo se si decide una volta x tutte a stabilre un c***o di data, questa è la terza volta che cambia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  10. Peppe Vallera 26 Marzo 2013 13:50

    L’abolizione “in salsa siciliana” delle Province sarà facile preda della Corte Costituzionale.
    Nella Costituzione è previsto che lo Stato sia strutturato su Regioni, Province e Comuni.
    Avere decretato in materia di competenza dello Stato, per attirarsi i favori di quegli xxxxxxxxx dei grillini, costituisce una invasione in terreni altrui.
    Solo il parlamento italiano, a norma dell’art. 138 della Costituzione, può deliberare in materia di modifica della Costituzione .
    Analogamente incostituzionale è la norma sulla doppia preferenza di genere, violando il principio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, indipendentemente da sesso, censo, idee politiche e religiose.
    Crocetta mi aveva fatto sperare.
    Debbo dire che, finora, non è riuscito a vendere nemmeno fumo.
    Sui problemi reali messinesi ha promesso, ma non ha mantenuto nulla (Dusty, Triscele, Teatro Vittorio, Servizi Sociali, Aicon, ecc), per non parlare della sua giunta, con evanescenti rimembranze di gente come Battiato e Zichichi.
    Crocetta e la sua maggioranza (quella politica e quella “allargata” agli esterni di comodo) si è rivelato un penoso bluff.
    Giuseppe Vallèra.

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  11. Accorinti non è mai sceso in campo, quindi non puoi sapere quanto i cittadini lo voteranno. Di certo nessun movimento, nel passato, è stato così forte in città quindi il 15% è una stima al ribasso.

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