Chiusura del Pronto Soccorso, Materia non ci sta: "Tradito il diritto alla salute di tutto il comprensorio"

Chiusura del Pronto Soccorso, Materia non ci sta: “Tradito il diritto alla salute di tutto il comprensorio”

Redazione Tirreno

Chiusura del Pronto Soccorso, Materia non ci sta: “Tradito il diritto alla salute di tutto il comprensorio”

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martedì 13 Settembre 2016 - 14:45

"Il governo regionale sta violando tutti gli impegni presi ufficialmente sinora" - spiega il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto. Che fa appello all'unità "per assicurare il diritto alla salute dei cittadini, non più garantito a causa di scelte politiche miopi e irrazionali"

“Invito l’assessore Guicciardi a chiudere definitivamente l’ospedale Cutroni-Zodda, se davvero intendesse sopprimerne il Pronto soccorso. Potrà farne una residenza per anziani, o chissà cos’altro; date queste condizioni, per i cittadini non cambierebbe molto”. È una dura provocazione quella del sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia; che prova a rilanciare dopo il “tradimento” dell’assessore alla Salute.

Il primo cittadino era stato accusato di insipienza e creduloneria dall’opposizione consiliare di area Collica. “Se davvero il governo regionale, e per esso l’assessore Gucciardi, procederà alla chiusura del pronto soccorso cittadino, avrà violato tutti gli impegni e gli accordi sin qui assunti con i rappresentanti istituzionali locali, in spregio al concetto stesso di politica e delle legittime esigenze dei cittadini” – insiste Materia – “il progetto, sempre confermato ufficialmente dai vertici regionali, era quello di una rete ospedaliera che prevedeva l’istituzione degli ospedali riuniti di Milazzo, Barcellona e Lipari, con un polo medico al Cutroni-Zodda e uno chirurgico al Fogliani di Milazzo”.

Al sindaco non resta che appellarsi all’unità e al buonsenso, nella speranza che la decisione non sia irreversibile. “Chiudere il pronto soccorso del “Cutroni Zodda” significa sovraccaricare oltre misura il pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo, già oggi al limite del collasso; se a ciò aggiungiamo anche la paventata chiusura del reparto di rianimazione del Fogliani, come anche altre ipotesi di soppressione di unità operative nei diversi presidi sanitari, la conclusione è una sola: oggi, nel nostro comprensorio, non è assicurato il diritto alla salute dei cittadini” – conclude il primo cittadino – “faccio appello a tutti a lottare uniti per l’affermazione di un diritto fondamentale, offeso da politiche miopi e scelte irrazionali”.

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