Monforte San Giorgio. La frazione Marina si risveglia

Monforte San Giorgio. La frazione Marina si risveglia

Serena Sframeli

Monforte San Giorgio. La frazione Marina si risveglia

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sabato 18 Ottobre 2014 - 07:04

Da sempre considerata dormitorio, la frazione Marina da vita ad un comitato delle Mamme per creare eventi ed attrezzare l’area esterna della scuola dell’infanzia. La consigliera Maimone propone invece corsi di lingua inglese per i bambini della materna a titolo gratuito.

Una frazione che ha voglia di uscire dal silenzio, dalla sensazione di essere solamente un dormitorio; una frazione che ha deciso di unirsi e creare comunità, creare unione. E’ ciò che un gruppo di mamme della frazione Marina di Monforte San Giorgio ha deciso di mettere in atto.
Nasce così il “Comitato Genitori Monforte Marina” in modo da realizzare a feste ed eventi in un territorio spesso dimenticato.
Dopo aver incontrato il Primo Cittadino Cannistrà, il Vice-Sindaco Basile e la consigliera MariaRosa Maimone che ha dato grande sostegno all’iniziativa, il Comitato delle Mamme, grazie anche al supporto dell’insegnante Giusi Caliri, hanno deciso di organizzare, in vista delle festività natalizie, i mercatini di Natale. Piccoli addobbi e tante idee regalo per una raccolta fondi utile ad attrezzare l’area esterna della scuola dell’infanzia; una parte del ricavato sarà utilizzato per l’acquisto di culle termiche da destinare all’Africa.
Ma non è tutto: la ventata di novità per la frazione Marina non si è esaurita. La consigliera MariaRosa Maimone, con il supporto dell’amministrazione, ha proposto delle lezioni di inglese con un’ insegnante madrelingua per le scuole materne di Monforte Marina e Monforte Centro. Le lezioni saranno a mero titolo gratuito, finalizzate alla promozione culturale degli alunni del territorio.
Il laboratorio linguistico prenderà il via il 30 ottobre.
La consigliera Maimone si dice soddisfatta, e aggiunge che ha voluto portare avanti questa iniziativa “in maniera tale da dare a tutti la possibilità di imparare. Ho scelto proprio la scuola materna perché l’età d’oro dell’apprendimento di una lingua straniera oscilla dai quattro anni alla pubertà e cioè fino a quel momento in cui l’intelligenza del fanciullo passa dallo stadio delle operazioni concrete allo stadio delle operazioni formali o logico- deduttivo. Questo periodo dell’esistenza è caratterizzato dal livello massimo di plasticità mentale del cervello, che è la capacità dell’emisfero centrale destro di assumersi le funzioni dell’emisfero sinistro”.
“Il gioco- continua la Maimone- è il principale mezzo attraverso il quale verrà veicolato l’insegnamento della lingua straniera, infatti i bambini attraverso l’attività ludica saranno stimolati ad agire e fare attività coinvolgenti che favorirà non anche la loro socializzazione. Si darà particolare importanza di un sempre più ampio patrimonio lessicale attraverso la conversazione, l’uso d’immagini, canzoni e filastrocche”.

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