Stu Tirone, nominato il Cda. Il neo presidente è Marcello Parrinello, ex socio di Rinaldi (Pd)

Stu Tirone, nominato il Cda. Il neo presidente è Marcello Parrinello, ex socio di Rinaldi (Pd)

Francesca Stornante

Stu Tirone, nominato il Cda. Il neo presidente è Marcello Parrinello, ex socio di Rinaldi (Pd)

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martedì 07 Gennaio 2014 - 15:11

L'amministratore delegato Francesco Cavallaro e il vicepresidente Giuseppe Fotia hanno illustrato i dettagli del progetto di riqualificazione urbana del Tirone e riassunto tutti i passaggi salienti della vicenda. Non si è fatta attendere la risposta del Sindaco Accorinti che in serata ha firmato le nomine per rinnovare il cda della società. La presidenza va a Marcello Parrinello, ex socio col deputato Franco Rinaldi della Paride Srl, proprietaria della struttura di via Industriale che per anni, fino al 31 dicembre scorso, ha ospitato gli uffici dell'Area Urbanistica

“Abbiamo chiesto all’amministrazione di incontrarci, di dialogare, abbiamo scritto più volte per chiedere un confronto e capire che intenzioni ci sono per il futuro di questo progetto. Fino ad oggi non ci ha mai risposto nessuno, tutto quello che sappiamo lo abbiamo appreso dai giornali perché il Comune ad oggi non ha evidentemente ritenuto opportuno convocare i soci della società per dire chiaramente quale corso vogliono dare alla Stu Tirone. Nel frattempo da maggio 2013 è scaduto il mandato del Consiglio d’amministrazione, ognuno è ancora al proprio posto ma siamo in attesa delle nuove nomine. Nel frattempo anche la Regione ha rispedito il progetto indietro e Messina rischia di perdere fondi da investire sul territorio”. Torna a parlare l’amministratore delegato della Stu Tirone spa Francesco Cavallaro che lancia l’ennesimo appello all’amministrazione Accorinti e chiede solo una cosa: “Prendete una decisione”.

Cavallaro e il vicepresidente della società Giuseppe Fotia hanno partecipato alla seduta della IV Commissione consiliare per presentare i dettagli dei progetti. I due rappresentanti della società hanno riassunto alcuni passaggi della vicenda: il progetto del contratto di quartiere della città di Messina, finalizzato a cofinanziare l’edilizia sociale di un programma complessivo di rigenerazione urbana, ottiene da una commissione nazionale l’assegnazione di 8,5 milioni. Il funzionario dell’Assessorato Regionale responsabile della gestione dei Contratti di Quartiere richiede per erogare il finanziamento che il progetto sia conforme agli strumenti urbanistici (o che sia stata avviata una procedura di accordo di programma come nel caso di Messina durata oltre due anni non per colpa del Comune), e che sia oggetto di approvazione alla stregua di ogni opera pubblica. Per l’approvazione viene richiesto nell’agosto 2011 il parere al Genio Civile che dopo avere esaminato e (criticato) il progetto sostenendo la propria incompetenza per limiti d’importo dello stesso, ne chiede l’invio a Palermo alla Commissione Regionale, cosa che il Comune fa subito. A Palermo il progetto si perde nei meandri della Commissione: entra a febbraio 2012 e regolamento alla mano entro 150 giorni al massimo avrebbe dovuto essere esitato. L’esame preliminare avviene alla fine l’11 settembre 2013 dopo 750 giorni. Visti i ritardi certo non dovuti al comune di Messina sembrerebbe che l’Assessorato alle infrastrutture abbia de-finanziato il Contratto di Quartiere facendo sfumare la concreta possibilità di dare un casa ai residenti della scalinata Sergi e contemporaneamente potere restaurare la scalinata allocandovi nuove attività legate al tempo libero e alla creatività. Questa in sintesi la vicenda Stu Tirone.

In tutto ciò la società vuole porre l’accento su un passaggio, cioè il fatto che a rallentare il Comune è stato proprio l’Assessorato regionale alle Infrastrutture che poi de-finanzia il progetto in favore di altri Comuni. Per Cavallaro e Fotia i problemi sono dunque su due fronti, quello comunale e quello regionale. Sarebbe però intanto fondamentale rompere il muro che impedisce il dialogo tra amministrazione e società. “Ci è stato chiesto di ridurre l’impatto dei progetti e l’abbiamo fatto, siamo disposti a intervenire ancora, ma sempre rispettando la sostenibilità economica del progetto. La società oggi è in perdita e il Comune che è socio al 30% deve dirci cosa fare”. Intanto l’assemblea dei soci tornerà a riunirsi venerdì, la prossima settimana ci sarà un nuovo confronto in commissione consiliare.

Non si è fatta però attendere la risposta dell'amministrazione che proprio ieri sera ha scelto i membri del Cda della Stu. La presidenza è andata a Marcello Parrinello, ex socio col deputato Franco Rinaldi della Paride Srl, proprietaria della struttura di via Industriale che per anni, fino al 31 dicembre scorso, ha ospitato gli uffici dell'Area Urbanistica. Componente invece il funzionario dell'Ufficio programmi complessi del Comune, Giacomo Villari.

3 commenti

  1. Ormai l’Amministrazione ha diversi pareri legali che considerano del tutto illegittima la società, quindi in autotutela dopo essersi dotata di un parere anche sel collegio di difesa del Comune l’amminist
    razione non può che sciogliere in autotutela la società. Poi se i privati avranno l’ardire di ricorrere al tribunale si vedrà….. Io credo che sarà una causa x la quale deve essere il Comune a chiedere i danni…. Luigi Beninati

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  2. puzza di bruciato 8 Gennaio 2014 11:40

    Ragazzi quà c’è da richiamare “Report”… Così vengono resi noti
    le facce nuove sempre al soldo dei poteri vecchi della città…

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  3. Tutto è improntato al “Cambiamo Messina dal Basso” di accorintiana memoria.
    Perchè non nominare direttamente una delle sorelline?
    Sarebbe stato un vero rinnovamento comparirebbero senza intermediari.
    Una maniata di xxxxx

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