Il sindacato italiano lavoratori polizia locale non approva le scelte dell'Amministrazione Basile
I primi allarmi lanciati dopo l’insediamento dell’Amministrazione De Luca, “scelte non rispondenti alle reali necessità”. “Dirigenti amministrativi, ingegneri, direttore generale, tutti si sono cimentati in questi ultimi anni nel ruolo di “comandante della Polizia Municipale”, qualcuno anche indossando, in una fugace comparsa, persino l’uniforme senza averne i requisiti di legge, ma tutti impattando su una realtà assai differente dalle proprie, difficile ed alla fine anche logorante.
C’è voluto un commissario esterno (Leonardo Santoro, ndr) ed anche qualche sentenza pronunciata ad hoc a rimettere la regola di un comandante effettivo, “a prestito” però, indicato a svolgere quel ruolo che, pur alle dipendenze dell’Amministrazione, lo pone in assoluta autonomia nel rapporto con altre Istituzioni”.
Così il Silpol, sindacato italiano lavoratori polizia locale ripercorre le ultime vicende, senza entrare nel merito dell’operato dell’ormai ex comandante Stefano Blasco, e ricorda di aver promosso, a Natale 2021, una vertenza che “finì sul tavolo della Prefettura con l’assunzione di un preciso impegno da parte dell’allora Amministrazione di bandire il concorso e dare un comandate titolare. Siamo ad oggi ed ancora una volta si ricorre ad una soluzione transitoria, pasticciata, che farà perdere altro tempo e non sarà capace di dare quell’assetto stabile, funzionale e specifico che questo settore deve necessariamente avere. Assisteremo ancora una volta ad una decisione che si può chiamare come la si vuole ma sempre transitoria resta. Ci saranno nel frattempo da gestire, l’ordinario come sempre, fatti importanti, grandi eventi, forse sarà anche il tempo del Ponte sullo Stretto e per questo si imporrebbe ancora di più quella scelta richiamata”.
Ma è mai possibile che abbiamo queste menti eccelse che scelgano personaggi col doppio incarico e di un’altra città? Ma nessun consigliere si indigna e dice, ora basta? La gente non va più a votare anche per questo, arrivati alla poltrona vi tappate orecchie, naso e bocca.