A Messinambiente si cercano esperti. La prima settimana del neo liquidatore Alessio Ciacci

A Messinambiente si cercano esperti. La prima settimana del neo liquidatore Alessio Ciacci

Francesca Stornante

A Messinambiente si cercano esperti. La prima settimana del neo liquidatore Alessio Ciacci

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venerdì 28 Marzo 2014 - 00:40

Una lettera ai dipendenti per chiedere a tutti uno sforzo comune e massimo impegno per far ripartire l'azienda ormai al collasso. Un bando pubblico per reclutare figure esterne che possano aiutarlo ad attuare il piano. Ecco i primissini atti di Alessio Ciacci.

Una settimana fa faceva il suo ingresso a Palazzo Zanca per la prima volta. E’ stato nominato dall’amministrazione Accorinti liquidatore di Messinambiente per rivoluzionare il settore rifiuti. I primi sette giorni di Alessio Ciacci sono stati dentro le quattro mura degli uffici di via Dogali, perché il lavoro è tanto, la situazione è molto delicata e le cose da capire e inquadrare sono infinite. Accanto a lui in questi giorni, che sono stati soprattutto dedicati al passaggio di consegne, il dimissionario Armando Di Maria che resterà comunque all’interno della società con un ruolo di consulente. Insieme a lui anche un professionista che da molti anni lavora per la corretta gestione dei rifiuti e per l’etica nella pubblica amministrazione. Si chiama Raphael Rossi, in questi giorni ha lavorato nell'ombra perché non è ancora stato nominato ufficialmente, è uno stretto collaboratore di Ciacci e la sua esperienza nel settore si inserisce nel percorso che si vuole seguire. Come si legge nella parte dedicata alla sua biografia nel blog su Il Fatto Quotidiano, Rossi si è occupato di amministrare, progettare e avviare sistemi avanzati e virtuosi di gestione rifiuti su città diverse e complesse in tutta Italia, da Trento a Bari, da Roma, Napoli o Torino. È stato amministratore di diverse società che si occupano di rifiuti, tra cui l'Amiat di Torino, è il fondatore della ESPER, ente di studio per la pianificazione ecosostenibile, consulente di diversi comuni italiani e agguerrito contro il malaffare, gli sprechi e l'illegalità. In questi anni Rossi e Ciacci hanno visto spesso i loro percorsi incrociarsi, adesso lavoreranno insieme al gruppo che si costituirá nelle prossime settimane. Per Ciacci poter delineare un quadro è ancora prematuro e quanto visto in questi primi giorni gli ha confermato che la situazione non è certo delle più facili. L’obiettivo è comunque il rilancio di società e servizi. Ognuno però, in primis il Comune, dovrà fare la sua parte.

“Eravamo coscienti delle notevoli criticità ma siamo qui per salvare non per demolire” spiega Ciacci. In questi giorni ci sono già stati degli incontri con il Comune e, come aveva già spiegato in conferenza stampa, sono stati stabiliti tempi certi per la corresponsione delle somme che mensilmente Palazzo Zanca girà a Messinambiente per la gestione dei rifiuti e non si esclude che il budget attualmente fissato a circa 2,3 milioni mensili possa lievitare fino a 3 milioni. “Rivedremo la perizia fatta dall’Ato che attualmente stabilisce costi e servizi e in generale tutto il piano finanziario su cui si basa il lavoro che svolge Messinambiente” ha puntualizzato il liquidatore. Nell’agenda di Ciacci anche una migliore organizzazione del personale, una verifica del parco mezzi a disposizione, la predisposizione di tutti quei passaggi necessari che porteranno ad un sistema virtuoso. Il percorso a cui puntare è sempre la strategia Rifiuti Zero e archiviate tutte le operazioni più che altro burocratiche si inizierà a lavorare in quest’ottica.

Intanto, proprio in prospettiva futura, la prima novità è il bando per reclutare quelle consulenze necessarie a dotare la società di professionisti in grado di operare su tutti i fronti utili al risanamento dell’azienda. Il bando è disponibile sul sito già rinnovato http://www.messinambiente.it/bandiegare.asp . Tanti i settori di competenza in cui si cercherà di pescare. Si chiede infatti di presentare il proprio curriculum a professionisti che operano nelle seguenti aree: organizzazione e Istituzione di un sistema di controllo di gestione; Verifica e controllo processi operativi aziendali; Definizione di un nuovo organigramma delle attività aziendali; Definizione tra l’azienda e il Comune di un contratto di servizio delle attività e di un corrispettivo adeguato al livello di qualità; Riorganizzazione sistemi di raccolta sulla città; Riorganizzazione sistemi e procedure aziendali (acquisti, personale ); Audit sicurezza sul lavoro – Verifica e istituzione SPP; Analisi modelli e metodi di redazione del bilancio e della contabilità aziendale; Costruzione modello di verifica qualità dei servizi resi ed eventualmente certificazioni di qualità; Analisi del personale, aree di rischio, pianificazione della formazione aziendale e opportunità di crescita personale; Area legale, analisi del contenzioso; Analisi dello scenario impiantistico, della conformità degli impianti esistenti e delle prospettive esistenti; Riduzione dell’impatto ambientale delle attività aziendali: Riorganizzazione del parco

mezzi, rimodulazione dei percorsi, valutazione energetica ed economica dei consumi complessivi; Partecipazione ed educazione alla legalità – Il coinvolgimento dei cittadini e dei lavoratori.

Sono questi i punti salienti del programma di Ciacci e queste le competenze che dovranno dimostrare di avere i candidati a far parte della nuova governance di Messinambiente. Le domande, anche da parte di associazioni, dovranno essere inviate solo all’indirizzo nuovecompetenze@messinambiente.it, entro il 3 aprile e presuppongono l’esperienza nel settore ambientale e dell’igiene urbana.

In questi giorni Ciacci ha anche incontrato i sindacati, ha visitato l’autoparco di via Salandra e ha inviato una lettera a tutti i dipendenti della società per chiedere partecipazione e collaborazione. Rivolgendosi a tutti i colleghi e le colleghe Ciacci inizia la sua lettera dal rammarico per la situazione di scarsa fiducia nelle relazioni tra dipendenti, dirigenza aziendale, amministrazione comunale e cittadini colta in questi primi giorni. “Questa situazione porta all’organizzazione di strumenti eccezionali (come gli scioperi per il rispetto della regolarità dei pagamenti) in forma continuativa e costante a danno di tutti. Ci adopereremo in ogni sede, con ogni strumento disponibile e con tutte le nostre energie, per recuperare un rapporto di proficua collaborazione, per fare della gestione dei rifiuti di Messina un laboratorio verso l’eccellenza”.

Ciacci però ringrazia i lavoratori per gli sforzi compiuti pur in condizioni difficili: dai ritardi nell’erogazione delle spettanze, alla carenza/insufficienza di mezzi e strumenti a disposizione, alle difficoltà di conferimento rifiuti negli impianti di destinazione.

“Come sapete, la Messinambiente si trova in una situazione assai difficile: la crisi finanziaria del Comune che si ripercuote, inevitabilmente, anche sulle “casse” aziendali. C’è inoltre una crisi di fiducia conseguente a servizi che risultano spesso poco puntuali o inefficienti. Le precedenti amministrazioni hanno portato ad accumulare una enorme mole di debiti. La conseguenza naturale sarebbe chiudere, sciogliere l’azienda ed affidare il servizio a privati, chiedendo loro di fare i tagli necessari. L’amministrazione Accorinti ha scelto invece di puntare ancora sul valore pubblico di questo importante bene comune che è l’ambiente. Il nostro compito è di portare al massimo la credibilità sull’operato aziendale, ricostruendo un clima di fiducia con i nostri utenti, i cittadini, i fornitori, e riattivando in tutti noi l’orgoglio di lavorare per Messina e per Messinambiente. Abbiamo la possibilità di fare molto e di costruire percorsi di virtuosità, dipende da tutti noi. Dipende dai lavoratori nel fare tutto il loro dovere e anche qualcosa in più, dal Comune nell’essere puntuale e congruo nei pagamenti e dai cittadini nel rispettare le regole. Vogliamo stipulare un patto tra lavoratori di Messinambiente ed i cittadini per raggiungere obiettivi ambiziosi. Richiedo a tutti, me compreso, uno sforzo per garantire un servizio di qualità alla cittadinanza. Le cose possono cambiare, iniziamo a dare per primi l'esempio, dimostriamo che è possibile”.

Ciacci chiede dunque a tutti i dipendenti di non lasciarlo solo in questo cammino e di essere insieme a lui gli artefici del cambiamento.Dunque tanti progetti e tante idee, adesso però bisognerà fare i conti la realtà di una città che sul fronte rifiuti ha giocato sempre male le sue partite. Per Ciacci in questi giorni Messina è coincisa con Messinambiente.

C’è però un aneddoto che ci tiene a raccontare. Proprio pochi giorni fa è andato a trovarlo Emanuele Colica, un giovane messinese che ieri si è laureato in Analisi e gestione dei rischi naturali, alla Facoltà di Fisica e Scienze della Terra. Colica ha discusso una tesi sulla strategia Rifiuti Zero, durante la redazione del lavoro si era imbattuto proprio in alcuni scritti di Ciacci che erano così finiti nella sua bibliografia. E’ andato a conoscerlo perché voleva incontrare chi c’era dietro quelle pagine di contributi finiti nella sua tesi. Un momento che ha distolto l’attenzione del liquidatore solo per qualche momento dagli innumerevoli problemi di Messinambiente, regalandogli un bel sorriso.

Francesca Stornante

Venerdì, 28 marzo, 2014 – 02:40

9 commenti

  1. Si cercano esperti?
    Ma l’esperto non era lui?
    Ma Tony non è stato assunto in virtù delle sue capacità professionali?
    Avevo visto bene!!!!!!!!!!
    Questo signore non ha né le capacità né i titoli per occupare questo posto.
    Solo l’amicizia con renatino, grazie ai sempliciotti che lo hanno votato.
    Intanto, i Messinesi pagano!!!
    Lo avete voluto?
    Piangetevelo!!!!!!!!!!!!!!!
    George

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  2. IH-870 I-ITGI 28 Marzo 2014 06:20

    Se davvero a Messinambiente si vuol cambiare passo, questo dovrà per forza andare nella direzione di una maggior efficienza e qualità nell’erogazione del servizio. Non dovranno essere piu’ usati cassonetti in pessime condizioni, e compattatori ridotti anche peggio.Io consiglierei un contatto con i vertici della città di Amsterdam, che hanno saputo brillantemente risolvere il problema del conferimento dei rifiuti. In che modo ? Ricavando a terra una buca rettangolare, a chiusura ermetica, apribile mediante una leva per posizionarvi i sacchetti dei rifiuti. Dopo il conferimento, gli sportelli in metallo si richiudono Ogni giorno, poi, passa il camion per il ritiro, durante il quale , il contenitore viene fatto uscire dal suo alloggiamento, ed il suo contenuto viene trasferito sull’automezzo. Per quanto riguarda poi il problema del differenziamento dei rifiuti, io, al posto dei vertici, sempre di Messinambiente, mi recherei Israele, dove studierei il loro modo di separare i rifiuti, … per gradiente di flottazione. Ecco, quel che farei. ALESSIO CIACCI, AVRAI TU QUESTO CORAGGIO ?

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  3. Non è necessario andare così lontano.
    Un sistema analogo è stato installato nella città di Rozzano.
    Niente cassonetti, nè in strada nè nei locali cantine.
    Esci da casa e mette i rifiuti, SEPARATI, nel pozzetto di riferimento (carta, vetro, plastica, umido, indifferenziato).
    Ogni sistema ha un costo che di circa un milione di euro, ma ciò comporta una reale efficienza e notevoli risparmi.
    Quando si deposita il sacchetto, questo non va direttamente nel bidone sottostante, ma passa da una camera che lo fa passare nel contenitore principale dopo avere chiuso il portello esterno.
    Ciò impedisce la fuoriuscita di cattivi odori.
    I “bidoni” ermetici vengono sostituiti ogni 15 giorni.
    Niente puzza,niente percolati, niente di niente.
    Con un numero piuttosto ridotto di mezzi è possibile assicurare la pulizia.
    L’investimento iniziale è elevato, ma il tutto si ripaga in brevissimo tempo.
    George

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  4. E’ tutta una barzelletta.
    Viene nominato Commissario Liquidatore uno che ci dicono essere un esperto nella gestione dei rifiuti,nulla dicendo sulle competenze specifiche di un liquidatore, certamente assenti, altrimenti tra tanti sproloqui si sarebbe fatto almeno un cenno, si rimuove il Commissario Liquidatore in carica e lo si nomina consulente di chi lo ha sostituito.
    Soltanto Renatino e la sua Giunta potevano pensare una simile ridicola operazione.
    Lascio perdere qualsiasi giudizio sul dott. Armando Di Maria. che certamente dimostra xxxxxxxxx.
    In questi casi un manager ed anche un dirigente che viene rimosso dall’incarico, se tale è, tutto avrebbe dovuto fare tranne quello che ha fatto: ringrazia e passa ai distinti saluti.
    Complimenti a tutti, ma fatevi crescere la barba altrimenti correreste il rischio di tagliarvi o di …….. quando cercherete di rasarvi.
    Vergognatevi.

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  5. Emanuele COLICA è un giovane messinese lungimirante,lo dimostra l’oggetto della sua tesi,RIFIUTI ZERO,un settore con prospettive occupazionali,i rifiuti sono una delle materie prime dell’Italia,insieme alla fertilità della terra e ai reperti archeologici,tutte ricchezze a portata di mano,ma purtroppo lontane da quelle messinesi.Il giovane COLICA non si è occupato del Piano Finanziario Rifiuti 2013,perchè aspetto tecnico finanziario tutto messinese,altrimenti avrebbe fatto una domanda ad un’altro giovane,Alessio CIACCI, gravato da un’enorme responsabilità,insieme alla Giunta di RENATO sindaco,liquidare MessinAmbiente e far nascere una Società MultiServizi(rifiuti,acqua,energia),impresa da titani,visti gli enormi e spesso oscuri interessi in gioco.La domanda ad Alessio CIACCI la fa mariedit,prendendo in prestito una cifra del suo DOSSIER RIFIUTI, € 29.285.270, è relativa ai COSTI dei SERVIZI DI IGIENE AMBIENTALE 2013,quindi recentissima,parlo dei servizi espletati da MessinAmbiente.Alessio CIACCI ci dice,che per una puntuale REGOLARITA’ DEI PAGAMENTI non siano più sufficienti i €2.500.000 mensili,TRENTA MILIONI anno,trasferiti da Palazzo Zanca,proponendo un aumento a €3.000.000 mensili,TRENTASEI MILIONI anno.Nei €29.285.270,ci sono due voci preponderanti,il COSTO PERSONALE €18.445.754,su essa non ci sono ampi margini di manovra,e il COSTO AUTOMEZZI pari a € 5.031.582,su questa invece sapevamo di riduzioni consistenti, la previsione di Daniele IALACQUA era di internalizzare per risparmiare. So bene che oltre ai € 29.285.270 ci siano i COSTI GESTIONE RIFIUTI + ULTERIORI COSTI pari a € 9.370.863, comprendenti il costo delle DISCARICHE di €9.552.062, a cui bisogna sottrarre i miseri ricavi CONAI pari a € 618.478, portando il totale alla cifra precedente, più i COSTI DI FUNZIONAMENTO ATO di € 1.593.144, per cui il COSTO TOTALE sale a €40.249.268, quindi se di tutti questi costi se ne occupa MessinAmbiente la fattura mensile dovrebbe essere, non di TRE MILIONI mensili, ma dividendo i €40.249.278 per 12 mesi, di €3.354.106 mensili.So pure che a questo costo se ne aggiungono altri previsti dalla legge,gravanti sul piano tariffario,portando il totale da coprire con il gettito a €44.424.677, sono altri €4.175.399 di cui sappiamo ben poco. Caro Alessio CIACCI ci illumini, la nebbia è fitta, molto fitta.

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  6. Come molti di voi sto pagando puntualmente le rate TARES 2013,intendo utilizzare le scadenze iniziali,infatti il 16 aprile pagherò la terza rata,in attesa della TARI,TASI,IMU,relative al 2014. Ci tengo ad informarvi,prendendo spunto dalle cifre del mio dossier RIFIUTI,che non tutti i nostri concittadini pagano.In attesa del Rendiconto di Gestione 2013 (meglio conosciuto come Consuntivo) è interessante conoscere a quanto ammontarono i Residui Attivi TARSU (sono entrate accertate e non riscosse dal Dipartimento Tributi) alla data del Consuntivo 2012 ( novembre/dicembre 2013 ), furono in totale € 63.263.847, si avete letto bene, una parte di noi messinesi non versò € 63.263.847, di cui € 8.746.254 antecedenti al 2008, € 9.193.026 relativi al triennio 2008-2009.2010, €17.045.882 nel 2011, infine €28.278.673 nel 2012, le rate per quest’ultimo anno erano ancora in pagamento alla data di deliberazione del consuntivo. Possiamo andare avanti così, paghiamo sempre i soliti fessi o leali con la nostra comunità, fate voi.

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  7. IH-870 I-ITGI 28 Marzo 2014 14:39

    PAGARE RATEALE SI PUO’ E SI DEVE.

    Resto fermo nell’idea che sia un errore pagare in un’unica soluzione la TARES ; è INVECE piu’ giusto procedere con il pagamento a tranches nei mesi indicati. Questo perche’, dal punto di vista politico è un segnale importante da dare a costoro. MI auguro che tutti, nella nostra provincia, incluso il capoluogo, seguano il mio esempio.

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  8. Almeno una volta si nominavano esperti con tanto di laurea acquisita per corrispondenza adesso non hanno neppure il pezzo di carta ma soltanto la tessera di frequentazione di particolari ambienti dell’estrema sinistra.

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  9. Francesca STORNANTE, da par suo, fa un’articolo puntuale delle iniziative messe in cantiere sui rifiuti da RENATO sindaco, rispetto all’immobilismo delle precedenti amministrazioni, e chi è accecato da opinioni precostituite, generate da stati d’animo irrazionali, anziché sull’esperienza e sulla conoscenza diretta, ma basate sul nulla, stravolge l’articolo per farne uno sterile attacco a RENATO sindaco, il solo messinese capace di entusiamare politicamente (Cos’è la POLITICA senza entusiasmo e passione? Quella conosciuta fino a giugno 2013), libero dal sistema di interessi messinese, il solo capace, con l’aiuto di tutti, di trascinarci fuori dalla palude in cui siamo caduti. PRAE,prima,JUDICIUM,giudizio, non si va lontano con il PREGIUDIZIO. Cominciamo a ripristinare la verità dei fatti. E’ UN FATTO la presenza necessaria dell’esperto Alessio CIACCI, i messinesi chiamati non sono stati all’altezza, l’esperienza lombarda ed emiliana romagnola, di cui sono testimone diretto, ci dice che per i rifiuti i primi risultati si siano ottenuti dopo due tre anni, a maggior ragione dopo aver ereditato una MessinAmbiente FALLITA in tutti gli aspetti aziendali, organizzativi e umani, ve lo siete scordato, infatti da anni c’è un liquidatore. E’ UN FATTO lo studio avanzato di sostituire MessinAmbiente con una azienda multiservizi, rifiuti,acqua,energia, saremmo i primi in Sicilia e nel meridione d’Italia, un fiore all’occhiello. E’ UN FATTO la montagna di RESIDUI ATTIVI ereditati da RENATO sindaco, sono entrate TARSU mai riscosse per scelta politica, costruire il consenso a scapito di chi pagava puntualemte, eravamo solo 77.000 gli utenti censiti, VERGOGNA, a fronte di un Dipartimento Tributi organizzato in modo ottecentesco, leggete le cifre in altro commento. E’ UN FATTO la riorganizzazione di questo dipartimento sotto gli occhi vigili di Antonio LE DONNE, i risultati li misureremo con le ENTRATE TARES e l’analisi storica dei RESIDUI ATTIVI del prossimo Consuntivo 2013. E’ UN FATTO, e che fatto, il Piano Finanziario Rifiuti 2013 portato in Procura, e il coraggio del Consigliere ZUCCARELLO, impossibile con altro sindaco, vedremo presto gli sviluppi, intanto condizionerà positivamente il Piano 2014. Naturalmente chi mi conosce veramente, sa del mio rispetto le opinioni diverse dalle mie, anzi come Diogene, uscito con una lanterna di giorno, alla domanda su che cosa stesse facendo, rispose, CERCO L’UOMO, mariedit cerca l’uomo che argomenti non accecato dal pregiudizio politico e Madonnina non voglia forse anche umano, lo cerco perchè così potrei fare critiche costruttive a RENATO sindaco, di quelle fondate sul PREGIUDIZIO ne faccio carta straccia.

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