Ecco l’ordinanza anti tir. Deroghe in caso di stazionamenti oltre i 60 minuti

Ecco l’ordinanza anti tir. Deroghe in caso di stazionamenti oltre i 60 minuti

Marco Ipsale

Ecco l’ordinanza anti tir. Deroghe in caso di stazionamenti oltre i 60 minuti

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lunedì 21 Ottobre 2013 - 22:23

Prima la firma dell’ordinanza sindacale numero 199 che revoca tutte le ordinanze precedenti in materia. L’ordinanza vera e propria, del Dipartimento Mobilità Urbana e Viabilità, è invece la numero 488. Quasi tutto come preannunciato. Ridotto a 60 minuti il tempo massimo d’attesa ed è previsto il coordinamento tra i Corpi di Polizia Municipale di Messina e Villa per situazioni analoghe

“Regolamentazione della circolazione dei veicoli superiori a 3,5 tonnellate finalizzata ad obbligare i cosiddetti mezzi pesanti che attraversano lo Stretto di Messina a utilizzare gli approdi di Tremestieri impedendone il transito all’interno del centro storico”. E’ l’oggetto dell’ordinanza numero 488 del 21 ottobre 2013, firmata dal dirigente del Dipartimento comunale alla Mobilità Urbana e Viabilità, l’ing. Mario Pizzino.

In poche parole è la nuova ordinanza anti tir, l’attesa normativa che dovrà servire in un primo momento a mitigare gli effetti del traffico pesante in città e, a breve, al termine dei lavori alla seconda invasatura del porto di Tremestieri, ad eliminare definitivamente i tir dal centro cittadino, se non in casi eccezionali di temporanea inagibilità per condizioni meteo marine avverse.

I contenuti dell’ordinanza sono ben noti perché l’argomento, negli ultimi tempi, è stato sviscerato in tutte le sue sfaccettature, a seguito degli incontri che si sono susseguiti tra le istituzioni, gli armatori e le categorie degli autotrasportatori. In mattinata, era stata pubblicata l’ordinanza sindacale numero 199, che prevede la “revoca delle ordinanze sindacali numero 132 del 23 marzo 2006, numero 459 del 18 ottobre 2006 e numero 279 del 29 dicembre 2010”.

La 199 affida al dirigente Pizzino “l’emissione di provvedimenti che regolamentino le deroghe al divieto di transito (h 0-24) dei mezzi pesanti… che utilizzano il piazzale Campo delle Vettovaglie, per imbarco e sbarco degli approdi della Stazione Marittima, e la strada cosiddetta serpentone che dall’intersezione tra i viali della Libertà e Giostra conduce agli approdi della rada San Francesco”.

Alla Polizia Municipale, “mediante presidio fisso h 24 in corrispondenza degli approdi di Tremestieri, Stazione Marittima e rada San Francesco” il compito “di prevenzione e accertamento delle violazioni”.

Si tratta, dunque, solo di un’ordinanza di indirizzo e di revoca dei vecchi provvedimenti.

L’ordinanza vera e propria, invece, è la numero 488. Dopo una serie di “premesso, considerato, ritenuto, riconosciuto e visto”, che servono a riassumere la storia dall’aprile 2006, data di apertura del porto di Tremestieri, ad oggi, compreso il fallimento del sistema dei pass “per difficoltà operative e gestionali”, si entra nel vivo delle disposizioni, precisando che l’utilizzo esclusivo degli approdi di Tremestieri è obbligatorio "nell’attraversamento dello Stretto da e per la Sicilia", quindi in entrambe le direzioni.

Il punto 1 e il punto 2 riguardano l’adempimento all’ordinanza sindacale 199, per ciò che concerne il divieto di transito h 24 e i tre presidi fissi da parte della Polizia Municipale. I punti 3 e 4 riguardano invece il sistema di distribuzione delle merci urbane. In quest'ambito, viene istituito il divieto di transito per i tir sui viali Boccetta, Europa e Gazzi nelle fasce orarie dalle 7 alle 9 e dalle 12 alle 14, eccetto per i mezzi diretti al molo Norimberga. Si lascia libertà, nelle altre fasce orarie, per lo smistamento delle merci in città, senza obbligare così ad effettuare altri percorsi più lunghi e più dannosi per la viabilità. Al punto 5 viene confermato il divieto di transito per tutti i veicoli che trasportano merci pericolose in entrambe le direzioni di marcia dei viali Boccetta, Europa e Gazzi e solo nella direzione monte – valle dello svincolo San Filippo. Al punto 6, infine, l’ordine di “collocare la segnaletica stradale verticale relativa ai divieti di transito e la rimozione di quella in contrasto con la nuova ordinanza”.

Poi le disposizioni finali, fondamentali. Vengono ridotti a 60 minuti i tempi di stazionamento oltre il quale verranno concesse le deroghe, si prevede il coordinamento tra i Corpi di Polizia Municipale di Messina e Villa San Giovanni “per tener conto di analoghi problemi connessi a prolungati stazionamenti presso le aree di stoccaggio dei mezzi pesanti ubicate in prossimità degli imbarchi sulla sponda calabra” e “la collocazione di segnaletica a messaggio variabile, nell’ambito dell’appalto Meta 2001 Sistema di gestione della mobilità, in corso di svolgimento, installando, nelle more della realizzazione di tale definitiva segnaletica, l’idonea segnaletica temporanea di preavviso”.

Si specifica, come ampiamente preannunciato, che a concedere le deroghe, sarà “la Centrale Operativa del Corpo di Polizia Municipale, previa compilazione di un apposito modulo prestampato di accertamento di inizio e fine evento emergenziale”.

In attesa della riapertura della seconda invasatura del porto di Tremestieri, un passo avanti per diminuire il numero dei tir in città. L’ordinanza avrà efficacia anche ed ancor più in quel momento, quando l’obiettivo sarà quello di indirizzare a Tremestieri il 100 % del traffico pesante di attraversamento dello Stretto. Poi si dovrà pensare all’ampliamento del porto a sud per spostare anche il traffico leggero e le autostrade del mare. Portata a termine la prima tappa, sarà la volta di puntare al traguardo finale.

(Marco Ipsale)

IN ALLEGATO L'ORDINANZA SINDACALE NUMERO 199 E L'ORDINANZA DEL DIPARTIMENTO VIABILITA' NUMERO 488

7 commenti

  1. Il primo passo verso il bando dei tir dalla città. Secondo punto e cacciare la cartour e tutto il gommato leggere al porto.

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  2. Finalmente! Ora però il problema sarà a Villa S. Giovanni, dove agli imbarcaderi dei traghetti privati nessuno vigila. Succede quindi che gli autisti dei tir non sapendo apriori quale sia il mezzo che sbarca a Tremestieri, corrono il rischio di essere imbarcati su navi dirette alla rada S. Francesco.
    E dunque? Si dovrebbe avere la fermezza – alla prima che succede – di rispedire la nave a Tremestieri.
    Una volta imparata la lezione i comandanti e gli armatori ci penseranno due volte a continuare nel solito equivoco.
    Ma occorrerà una stretta vigilanza agli imbarcaderi.
    Ammesso che la polizia municipale sia in grado di reggere l’urto, ovvero che si facciano stanare gli oltre 200 vigili stipati negli uffici.
    Cosa assai difficile…

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  3. Non funziona propio così. I Comandanti delle Navi, se valutano il pericolo dell’attracco a Tremestieri, andranno al solito posto e non esiste ordinanza che tenga!. E questo succederà quando le condizioni meteorologiche cambieranno ed alla prossima insabbiatura del porto. Inoltre nulla è cambiato per la Cartour e per le navi di RFI.

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  4. BRAVISSIMO TEMPOSTRETTO, a differenza di Palazzo Zanca, informa in tempo reale i messinesi, su un tema importante, inerente la nostra qualità della vita, anche economica, di cui la mobilità urbana è un elemento significativo. Il nostro giornale è una spina nel fianco di chi amministra Messina, oggi RENATO sindaco, la spina si chiama CONOSCENZA, bisogna destinare del tempo, quel poco o molto, che abbiamo a disposizione, per non essere IGNORANTI alla mercè di lor signori.

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  5. In barba all’accordo siglato e tanto pubblicizzato il tempo d’attesa limite e’ sceso da 90′ a 60′, tutto questo non mi fa’ ben sperare sul futuro.
    Vorrei che quest’amministrazione che tanto si è battuta negli anni scorsi per il problema attraversamento dei tir in città di volere considerare il costo extra che la sopraccitata dovrà sostenere per il controllo del rispetto di tale ordinanza, vorrei ricordare altresì che l’ing. Vincenzo Franza aveva dato piena disponibilità per contribuire economicamente per un maggior controllo delle vie storicamente più colpite dal problema.
    Nel pieno interesse delle casse Comunali Vi pregherei di rendicontare se tali versamenti avverranno oppure si è trattato di uno slogan imbonitore.
    Grazie.

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  6. Il costo inevitabile di questa scelta del porto di Tremestieri come panacea contro tutti i mali, ricade ricadrà su tutti i siciliani che pagheranno due volte in competività e arretratezza. Mentre in tutto il mondo si realizzano opere per velocizzare gli scambi economici e la mobilità delle persone, noi, per scelte ideologiche demenziali, continuiamo ad essere fuori dal mondo. La metroferrovia, la metromare, il traghettamento dei mezzi e dei treni non saranno mai efficienti e non renderanno mai competitiva la nostra Città e la Sicilia. Fare cassa aspettando ciò che farà Franza, che ha avuto come principale supporter proprio Accorinti, che si è felicitato della mancata realizzazione del Ponte sullo Stretto che avrebbe, in un sol colpo, eliminato per sempre la schiavitù da attraversamento che da decenni colpisce le Città di Messina e Villa San Giovanni. Intanto la Cartur e RFI continuano ad operare al centro di Messina e quando si alzerà il vento e il mare che renderà inutilizzabile Tremestieri, compreso il fenomeno dell’insabbiamento perenne, si tornerà alla Rada San Francesco!

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  7. Angelo Silipigni 22 Ottobre 2013 11:48

    Un importante passo avanti. Finalmente. “A trasiri a trasiri” si dice…

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