Il dpcm. Chiusi cinema, teatri, palestre, sale giochi, piscine. Dalle 18 pure bar e ristoranti

Il dpcm. Chiusi cinema, teatri, palestre, sale giochi, piscine. Dalle 18 pure bar e ristoranti

Redazione

Il dpcm. Chiusi cinema, teatri, palestre, sale giochi, piscine. Dalle 18 pure bar e ristoranti

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domenica 25 Ottobre 2020 - 16:30

Vietati anche i banchetti per i matrimoni ed altre feste, fiere e sagre

Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti”. Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa da Palazzo Chigi. “Dobbiamo fare il possibile per proteggere salute ed economia. Di qui la necessità di misure più restrittive, che entreranno in vigore questa sera fino al 24 novembre”.

Dalle 18 chiusi bar e ristoranti

Chiusure dei ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle 18 nei giorni feriali e la domenica. Stop a cinema, teatri, casinò, sale scommesse- Stop a palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Sospese anche le feste dopo i matrimoni. Sono queste alcune delle misure principali del nuovo Dpcm restrittivo firmato da Conte nella notte dopo l’ultima riunione con i capi delegazione. Il governo, quindi conferma gli orari di chiusura di ristoranti e bar “cancellando”, dall’ultima bozza, la chiusura domenicale.

Scuola a distanza, decidono i prèsidi

La didattica a distanza alle superiori potrà arrivare, secondo quanto prevede il nuovo Dpcm in vigore da domani, anche al 100%. Ieri i governatori avevano chiesto esplicitamente al governo di prevedere la facoltà di portare totalmente le lezioni a distanza. Ora la palla passa in mano alle autonomie scolastiche, saranno i presidi a decidere la quota di Dad: da questa cifra vanno salvaguardati gli alunni con disabilità e i Bes, ovvero i bisogni educativi speciali.

No divieto spostamenti tra Regioni ma si raccomanda di non farlo se non per necessità

La versione definitiva del Dpcm “raccomanda fortemente” di “non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Rispetto all’ultima bozza, tuttavia, salta la specifica secondo cui era raccomandato di non spostarsi “dal Comune di residenza, domicilio o abitazione”. Il punto, nel corso delle riunioni di ieri, era stato tra i più discussi anche perché nel governo circolava l’ipotesi del divieto di spostamenti tra le Regioni. Divieto che, nel testo firmato da Conte, non viene introdotto.

No divieto concorsi

Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati. Nel testo del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte è infatti saltato il divieto di svolgimento previsto nella bozza. Alla lettera z dell’articolo 1 del testo circolato ieri, infatti, si afferma che “è sospeso lo svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione alla professione…ad esclusione di quelle per il personale sanitario e della protezione civile…fatte salve le procedure in corso”.

2 commenti

  1. La montagna finalmente ha partorito. Ma ha partorito un topolino. Ora tra una settimana -sempre sabato e domenica poi- arriveranno le altre strette. Ci voleva tanto a dirlo prima. Si sapeva già che sarebbe finita così. Chi dobbiamo ringraziare? Chi in questi mesi ha fatto finta che il problema non esistesse più. E ha incoraggiato comportamenti sciagurati e senza senso. Spero almeno che chi di dovere vigili e controlli. E soprattutto si passi una mano per la coscienza ed aiuti tutta la povera gente che pur lavorando onestamente e pagando le tasse, sarà costretta a soccombere. Se non si muore di covid, tra un po’ si morirà di fame.
    Cerchiamo di impegnarci tutti. E magari, se possibile, ognuno nel proprio piccolo cerchiamo di sostenere i nostri bar ed i nostri ristoratori…asporto, consegne a domicilio…non lasciamoli soli.

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  2. Sempre e solo chi ha un’attività viene penalizzato… L’essenziale è il lavoro!! E così è distrutto !

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