Il Rettore Navarra e il commissario Laganga: "Il Policlinico è pronto per diventare eccellenza"

Il Rettore Navarra e il commissario Laganga: “Il Policlinico è pronto per diventare eccellenza”

Rosaria Brancato

Il Rettore Navarra e il commissario Laganga: “Il Policlinico è pronto per diventare eccellenza”

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martedì 04 Ottobre 2016 - 10:53

La fase iniziata con la nomina di Laganga non sarà una semplice gestione commissariale, ma rappresenta la continuità di un percorso per trasformare il Policlinico nell'eccellenza,in piena sinergia con l'Università.

Che la nomina di Giuseppe Laganga a commissario straordinario del Policlinico Universitario sia frutto e al tempo stesso presupposto di un lavoro di squadra per fare dell’azienda ospedaliera l’eccellenza, lo si comprende dalle presenze al Centro congressi per la conferenza stampa di questa mattina. Insieme ai giornalisti erano infatti presenti tutti i direttori di dipartimento ed i vertici dell’azienda, mentre al tavolo, ad affiancare il neo commissario c’erano il rettore Navarra, il pro rettore Emanuele Scribano, il direttore generale dell’ateneo Francesco De Domenico.

La parola chiave della gestione commissariale sarà continuità nel percorso di rilancio, per arrivare ai traguardi prefissati che sono ambiziosi ma concreti anche perché alle spalle c’è un cammino di risultati riconosciuti ad ogni livello.

Laganga, 39 anni, infatti è direttore amministrativo dal 2014 ed ha condiviso con i dimissionari Restuccia e Volo tutte le fasi preparatorie ad un progetto di rilancio.

“Si apre oggi una fase commissariale a tempo, che durerà fin quando non sarà nominato il nuovo direttore generale- ha spiegato Navarra- Ci siamo a lungo confrontati prima di sottoporre all’assessore Gucciardi il nome di Laganga, nel pieno rispetto di quanto prevede la normativa nei casi di assenza del Direttore generale, e con l’obiettivo di garantire la continuità di un percorso che ha portato il Policlinico ad essere l’azienda gestita meglio in tutta la Sicilia e non perché lo diciamo noi ma perché è stato attestato dagli organismi di valutazione”.

Non a caso infatti, il Piano regionale della rete ospedaliera assegna al Policlinico il ruolo di Hub, cioè di capofila per tutta la provincia, una sorta di azienda sanitaria di primo piano a livello regionale. Nel contempo il Policlinico è escluso dal Piano di consolidamento e risanamento delle aziende sanitarie (che comporta tagli dolorosi) proprio perché “virtuoso” sul fronte dei conti e dei risultati.

“Questa è una fase delicata e non si poteva lasciare l’azienda senza una guida- ha continuato il Rettore- Sta per essere predisposta la nuova rete ospedaliera, inoltre siamo a fine anno e devono essere chiusi i bilanci. Per questo ribadisco che si tratta di continuità gestionale anche alla luce del fatto che Restuccia è stato il miglior direttore generale che si potesse avere”.

Probabile che la gestione commissariale duri fino ai primi mesi del 2017. Nel frattempo saranno avviate le procedure per la nomina del nuovo DG, attraverso una serie di confronti interni e con la componente universitaria (Senato e Cda) per poi passare all’interlocuzione con la Regione. La procedura prevede che si attinga ad un elenco di professionalità che hanno i requisiti richiesti. Al momento esiste un albo regionale ma in futuro, in base alla normativa, si potrà attingere dal solo albo nazionale.

Ma quel che Navarra ha voluto sottolineare è stato il metodo seguito finora nei rapporti tra Ateneo e Policlinico e che costituisce un “unicum” tra i policlinici universitari: “Sia in questi anni che nei prossimi il metodo è quello della piena sinergia con l’Università. Ci sono direttori generali che non colloquiano che sporadicamente con i vertici dell’ateneo. A Messina non è stato così e non lo sarà. Ci saranno riunioni mensili tra i rispettivi vertici. E’ fondamentale l’interazione tra ricerca, cattedra, formazione e assistenza. E se i risultati ci sono stati riconosciuti dalla stessa Regione, vuol dire che stiamo operando bene. Abbiamo i bilanci sani, possiamo investire nella fase successiva che ci porterà a ridurre la mobilità passiva e a diventare l’eccellenza”.

A novembre l’Università e il Policlinico presenteranno quel Piano d’investimenti che appunto nel solco della continuità con i più recenti anni mira ad azzerare i viaggi della speranza ed a rispondere a quella “chiamata” della Regione nel conferire il ruolo di Hub alla struttura messinese.

“Vivo l’azienda da 8 anni- ha dichiarato Giuseppe Laganga nel presentarsi alla stampa- ed ho visto il suo rilancio. Continuità vuol dire questo, conoscere i progetti che insieme si stanno portando avanti. Era un’azienda che non aveva bilanci approvati, c’era un problema di trasparenza amministrativa. Aveva un deficit di 40 milioni di euro. Oggi non siamo solo in pareggio, ma c’è un utile, il che vuol dire che abbiamo risorse da investire. Siamo fuori dal Piano di consolidamento e questo significa che in Sicilia siamo gli unici a non dover tagliare. Possiamo invece crescere. Sento tutta la responsabilità di dover traghettare un’azienda sanitaria che è la prima in Sicilia per obiettivi raggiunti. Siamo un’unica squadra e tra non molto si raccoglieranno i frutti di quanto tutti insieme, Università, gli ex direttori Restuccia, e Volo abbiamo seminato. Adesso può iniziare a stagione dell’innovazione”.

La gestione commissariale non sarà quindi una “parentesi” destinata all’ordinaria amministrazione ma servirà a indirizzare il treno nella direzione che porta alla stazione d’arrivo su un percorso già rodato.

Quanto al prossimo direttore generale il Rettore ha le idee chiarissime: “dovrà capire che il Policlinico non è solo un ospedale ma è anche università”,facendo riferimento a quella sinergia d’intenti che fa dell’assistenza uno dei due pilastri dell’azienda ma non l’unico.

Sulle indiscrezioni legate alle dimissioni di Marco Restuccia motivate per ragioni personali e di salute il Rettore ha ribadito più volte in conferenza stampa: “Il professore Restuccia è una persona seria e perbene. Ogni tanto bisogna pur pensare che ci sono persone perbene e serie che guidano un’azienda, capisco che può sembrare strano,ma spesso ci si azzecca e nel suo caso è così. Non a caso è stato indicato come il miglior direttore generale della Sicilia. Se ha lasciato l’incarico lo ha fatto per ragioni personali e di salute che gli avrebbero impedito di dedicare lo stesso impegno al 100% che aveva dato finora all’azienda. Quanto alla dottoressa Volo era stato lo stesso Restuccia a volerla in direzione. Adesso ha un incarico a Palermo, quindi nessun dissidio,nessuno scontro interno”.

Laganga è già al lavoro. Potrebbe non essere lui comunque il prossimo DG perché, paradossalmente, rientra nell’albo nazionale ma non in quello regionale perché il bando è stato predisposto nel 2012, quando lui, che ha 39 anni,non aveva ancora i requisiti.

Le sfide sono già dietro l’angolo perché la nuova rete ospedaliera potrebbe affidare al Policlinico più di un carico “siamo pronti a qualsiasi scenario. Siamo state le uniche 4 aziende sanitarie che a Palermo, alla riunione con l’assessore Gucciardi ci siamo presentate unite e insieme per studiare una rete d’assistenza completa nel territorio. La nostra è Città Metropolitana anche sul piano sanitario”.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Proprio oggi sono stata al Policlinico per effettuare risonanza magnetica e tac. L’apparecchiatura della risonanza non funzionava per cui mi hanno indirizzato verso altro padiglione. Le tac non iniziano prima delle 12.30 perché bisogna aspettare che salga il personale da radioterapia. Una vergogna. Uno schiaffo per tutti i malati che devono quotidianamente fare i conti con una situazione già difficile di per se. Io stamattina sono arrivata alle ore 8.00 e sono andata via alle 14.30. Parliamo di eccellenza???????????? Ahahahahahah……..Ma non scherziamo dai.Calo un velo pietoso sulle condizione igieniche dei locali e dei bagni…….manca proprio l’ABC……..

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  2. Proprio oggi sono stata al Policlinico per effettuare risonanza magnetica e tac. L’apparecchiatura della risonanza non funzionava per cui mi hanno indirizzato verso altro padiglione. Le tac non iniziano prima delle 12.30 perché bisogna aspettare che salga il personale da radioterapia. Una vergogna. Uno schiaffo per tutti i malati che devono quotidianamente fare i conti con una situazione già difficile di per se. Io stamattina sono arrivata alle ore 8.00 e sono andata via alle 14.30. Parliamo di eccellenza???????????? Ahahahahahah……..Ma non scherziamo dai.Calo un velo pietoso sulle condizione igieniche dei locali e dei bagni…….manca proprio l’ABC……..

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  3. Ma finiamola il magnifico pecca di eccessiva autostima o non è a conoscenza della reale situazione, nonostante visiti intramoenia e successivi controlli ed esami, spesso fuori della struttura policlinico, nn si risolvono i problemi di salute, li dentro sono tutti professori ma di che????????????

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  4. Ma finiamola il magnifico pecca di eccessiva autostima o non è a conoscenza della reale situazione, nonostante visiti intramoenia e successivi controlli ed esami, spesso fuori della struttura policlinico, nn si risolvono i problemi di salute, li dentro sono tutti professori ma di che????????????

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