Atm, Nina Lo Presti e Gino Sturniolo: "Le nomine del dg Foti e del commissario Manna sono legittime?"

Atm, Nina Lo Presti e Gino Sturniolo: “Le nomine del dg Foti e del commissario Manna sono legittime?”

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Atm, Nina Lo Presti e Gino Sturniolo: “Le nomine del dg Foti e del commissario Manna sono legittime?”

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martedì 01 Marzo 2016 - 00:29

I consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo hanno spulciato gli statuti del Comune e dell’Atm per comporre il mosaico da cui sono scaturite una serie di perplessità. Sotto la lente la legittimità della nomina del torinese Giovanni Foti, ma anche quella del commissario straordinario giù ai tempi di Luigi Croce, quando a Messina era ormai finita l'emergenza traffico.

Ancora una volta riflettori accesi sull’Atm. Ancora una volta sulle nomine del Direttore generale Giovanni Foti e del commissario straordinario. A non abbassare la guardia su ciò che accade in via La Farina sono i consiglieri comunali Gino Sturniolo e Nina Lo Presti. Dopo aver contestato e bacchettato amministrazione Accorinti e governance Atm su Piano industriale, Contratto di servizio e in generale sulle politiche aziendali ed economiche, i due consiglieri tornano all’attacco su una vecchia questione che era già stata attenzionata soprattutto all’indomani dell’arrivo del piemontese Giovanni Foti dalla GTT di Torino. E sollevano un problema di legittimità delle nomine decise dall’amministrazione di Palazzo Zanca.

Lo Presti e Sturniolo hanno spulciato gli statuti del Comune e dell’Atm per comporre il mosaico da cui sono scaturite una serie di perplessità. Per questo hanno scritto direttamente al sindaco Renato Accorinti e ai Revisori dei Conti ponendo tre precisi quesiti ai quali adesso attendono risposta: è

legittima la nomina del Commissario Speciale in sostituzione del Consiglio di Amministrazione in assenza dello stato di emergenza ambientale dichiarato dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dell'avvio della procedura di liquidazione dell'Azienda? Giovanni Foti ha i requisiti previsti dallo Statuto dell’A.T.M. per ricoprire l’incarico di Direttore Generale dell’Azienda? E’ legittima la sospensione del bando di concorso pubblico per la figura di Direttore che l’Atm aveva avviato nel febbraio 2014 per poi ritirarlo appena due mesi dopo su input dell’amministrazione?

Sono questi i punti oscuri su cui i due ex accorintiani vogliono fare luce. Nella lunga interrogazione trasmessa a sindaco e revisori dei conti, Lo Presti e Sturniolo ricostruiscono tutti i passaggi burocratici che in questi anni hanno condotto all’attuale assetto, facendo rilevare però delle evidenti anomalie a carico dell’operato e delle scelte dell’amministrazione Accorinti.

L’analisi parte dalla nomina della figura del commissario straordinario all’interno dell’Atm, quel posto oggi occupato da Domenico Manna. I due esponenti del gruppo misto ricordano che tutto iniziò nel 2011, quando l’ex sindaco Buzzanca conferì all’allora segretario generali Santi Alligo il ruolo di commissario straordinario dell’Atm, utilizzando i “Poteri speciali per l’emergenza traffico nella città di Messina”. A suon di rinnovi e conferme si arrivò al 2013, quando a Palazzo Zanca c’era il commissario Luigi Croce che nel mese di gennaio nominò Enrico Spicuzza al posto di Alligo «in quanto si ravvisava la sussistenza delle condizioni funzionali tali da determinare la necessità di una figura commissariale all’interno dell’Azienda, anche nelle more dell’avvio del processo di liquidazione». A giugno ci furono le elezioni, quindi l’entrata di Renato Accorinti che praticamente subito decise di cambiare il commissario Atm, affidando l’incarico a Domenico Manna. Una nomina che si riteneva necessaria data l’urgenza che tale incarico rivestiva per la grave situazione di emergenza in cui versava il Trasporto Pubblico Locale urbano e la stessa Atm.

Oggi Manna è ancora il commissario straordinario dell’Atm, ma ciò è legittimo? Se lo chiedono i due consiglieri che citano intanto l’articolo 9bis dello Statuto Atm che prevede che “in caso di emergenza ambientale determinatasi nel settore traffico e/o nel settore trasporto pubblico locale, il Sindaco – Commissario Delegato – può nominare un Commissario Straordinario che eserciterà tutte le competenze del Consiglio di Amministrazione. Lo stesso contemporaneamente verrà dichiarato decaduto. La nomina avrà durata pari allo stato di emergenza dichiarata dal Presidente del Consiglio dei Ministri con propria ordinanza”. In effetti le prime nomine erano arrivate in periodo di poteri speciali, ma il 30 settembre 2012 è la data di cessazione dello stato di emergenza ambientale nella città di Messina: «Oggi il Sindaco pro tempore non ha i poteri speciali che vengono conferiti con la nomina a Commissario Delegato per l’attuazione degli interventi volti a fronteggiare l’emergenza. Non sussistono più le condizioni (tra queste, l’avvio della prevista liquidazione dell’Azienda) per le quali il Commissario Delegato del Comune di Messina aveva nominato come Commissario Straordinario dell’Atm Enrico Spicuzza» scrivono Lo Presti e Sturniolo.

Capitolo Direttore generale. Nel febbraio e nell’aprile 2014 l’Atm aveva bandito la selezione per la mobilità esterna ed il bando di concorso pubblico per il posto di Direttore Generale, ma appena due mesi dopo l’assessore Cacciola e il sindaco spiegarono che non si riteneva più funzionale la pubblicazione del bando, chiedendone la sospensionea seguito dell’avvio di un processo di revisione dell’intero sistema delle Società Partecipate del Comune di Messina, al fine di disporre i servizi, da esse forniti, sotto una nuova veste organizzativa – gestionale”. Il 20 maggio poi sempre i due amministratori comunicarono che era necessario, stante la configurazione statutaria della responsabilità unicamente devoluta al ruolo direttoriale, di “procedere alla nomina per un anno, di un Direttore Generale con le modalità indicate dall’art.23 dello Statuto dell’ATM, che prevede che la nomina di persone esterne in possesso di necessari requisiti professionali mediante contratto a tempo determinato”. Il 26 maggio 2014 arrivò la nomina di Giovanni Foti, poi l’accordo con Gtt e lo scorso 4 giugno 2015 il rinnovo per un altro anno al direttore Foti.

Alla luce di questi fatti ecco la sfilza di norme citate dai consiglieri. «L’articolo 19 dello Statuto dell’Atm prevede che “la Direzione e la responsabilità dell’Azienda sono affidate al Direttore Generale nominato a seguito di pubblico concorso, bandito dal Consiglio di Amministrazione con l’intervento di almeno quattro Commissari oltre il Presidente. Egli è nominato a contratto per il termine di tre anni e può essere riconfermato così come previsto dal successivo art. 22. Per la nomina a Direttore Generale sono richiesti i seguenti requisiti: a) aver prestato servizio per almeno cinque anni in qualità di funzionario direttivo di amministrazioni pubbliche o private; b) laurea in ingegneria civile o meccanica ed abilitazione all’esercizio professionale, oppure in giurisprudenza, scienze politiche, economia e commercio; c) non trovarsi il alcuno dei casi di esclusione previsti per legge per l’assunzione ad impieghi presso le amministrazioni comunali”. L’articolo 23 prevede che “nei casi di vacanza temporanea del posto di Direttore, o di sua assenza prolungata, il Consiglio di Amministrazione deve affidarne temporaneamente le funzioni ad altro dirigente dell’Azienda ovvero ad un Funzionario di primo livello, purché in via del tutto eccezionale e per periodi di tempo non superiori ai trenta giorni nel corso dell’anno solare. Quando ciò non sia possibile, il Consiglio può nominare persona esterna in possesso dei necessari requisiti professionali mediante contratto a tempo determinato ovvero al Segretario Generale del Comune di Messina”». Dunque secondo Lo Presti e Sturnilo la nomina di Foti sarebbe illegittima, così come quella di un commissario straordinario. Questioni che accendono anche l’attenzione sulla mancanza di un Cda All’Atm.

F.St.

8 commenti

  1. Si resta francamente incantati ed ammirati dallo sforzo di questi due stacanovisti consiglieri. Accendono i riflettori,fanno le pulci, setacciano statuti leggi e regolamenti, per indicare alla città che quellidiadesso
    sono scarsi e che..sicuramente se ci fossero loro due, la città sarebbe illuminata, senza pulci, e nella legalità. Nasce spontanea però una domanda:questo puntiglioso accanito impegno,a cosa mira? Da dove nasce? Che utilità concreta può dare ai cittadini? Se dobbiamo, per esempio, giudicare Sturniolo & C.dai risultati conseguiti dai loro”poderosi”studi ed analisi NO PONTE, non si può essere ottimisti. La comunità scientifica internazionale, infatti li ha sbeffeggiati,”senza pietà”. Non si può che rendere merito alla scienza .

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  2. Si resta francamente incantati ed ammirati dallo sforzo di questi due stacanovisti consiglieri. Accendono i riflettori,fanno le pulci, setacciano statuti leggi e regolamenti, per indicare alla città che quellidiadesso
    sono scarsi e che..sicuramente se ci fossero loro due, la città sarebbe illuminata, senza pulci, e nella legalità. Nasce spontanea però una domanda:questo puntiglioso accanito impegno,a cosa mira? Da dove nasce? Che utilità concreta può dare ai cittadini? Se dobbiamo, per esempio, giudicare Sturniolo & C.dai risultati conseguiti dai loro”poderosi”studi ed analisi NO PONTE, non si può essere ottimisti. La comunità scientifica internazionale, infatti li ha sbeffeggiati,”senza pietà”. Non si può che rendere merito alla scienza .

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  3. RI DI CO LI semplicemente…e le prime scarpe le ho già comprate altrove…

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  4. RI DI CO LI semplicemente…e le prime scarpe le ho già comprate altrove…

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  5. Hardfreelance 1 Marzo 2016 14:28

    Ma cari commentatori, fatemi capire: le regole se riguardano gli altri devono rispettarsi e se riguardano gli amici possono essere interpretate a convenienza?

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  6. Hardfreelance 1 Marzo 2016 14:28

    Ma cari commentatori, fatemi capire: le regole se riguardano gli altri devono rispettarsi e se riguardano gli amici possono essere interpretate a convenienza?

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  7. MessineseAttento 1 Marzo 2016 19:14

    Non è certo un caso che tutti i nanetti da giardino, che cercano goffamente di aprirsi una strada nel remunerativo mondo politico, vadano ad attaccare una partecipata che è passata dall’essere un profondo bacino di voti, ad un’azienda che, seppur a piccoli passi, sta riuscendo a dare una parvenza di normalità al trasporto pubblico cittadino. Che questi due solerti personaggi vadano a chiedere cosa frega della nomina di Foti, a chi dopo anni rivede i bus dalle proprie parti, scopriranno la totale inutilità dei loro sforzi, forse superiore a quella della loro presenza in consiglio.

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  8. MessineseAttento 1 Marzo 2016 19:14

    Non è certo un caso che tutti i nanetti da giardino, che cercano goffamente di aprirsi una strada nel remunerativo mondo politico, vadano ad attaccare una partecipata che è passata dall’essere un profondo bacino di voti, ad un’azienda che, seppur a piccoli passi, sta riuscendo a dare una parvenza di normalità al trasporto pubblico cittadino. Che questi due solerti personaggi vadano a chiedere cosa frega della nomina di Foti, a chi dopo anni rivede i bus dalle proprie parti, scopriranno la totale inutilità dei loro sforzi, forse superiore a quella della loro presenza in consiglio.

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