Inizio anno all’insegna del “contenimento”: palazzo Zanca fissa nuove regole per le spese pensando ai debiti fuori bilancio

Inizio anno all’insegna del “contenimento”: palazzo Zanca fissa nuove regole per le spese pensando ai debiti fuori bilancio

ELENA DE PASQUALE

Inizio anno all’insegna del “contenimento”: palazzo Zanca fissa nuove regole per le spese pensando ai debiti fuori bilancio

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martedì 10 Gennaio 2012 - 23:19

Dal 1 gennaio e fino all’approvazione del bilancio di previsione 2012, vincoli per l’assunzione di impegni ed effettuazione di spese, in attesa di reperire le risorse necessarie per la copertura dei debiti fuori bilancio, come previsto dall’art. 191 del TUEL. Articolo richiamato anche in apposita delibera dai consiglieri Pergolizzi, Melazzo, Guerrera e Cantello

L’amministrazione prova ad iniziare il nuovo anno con il piede giusto. Tra i buoni propositi anche quello di limitare le uscite ponendo precise “regole per l’assunzione di impegni e per l’effettuazione di spese dall’1.1.2012 e sino alla data di approvazione del bilancio di previsione d’esercizio 2012 (ovvero maggio, ndr)”. Questo l’oggetto della nota siglata dal ragioniere Ferdinando Coglitore e dal dirigente Giovanni Di Leo, inviati a tutti i dirigenti titolari di Peg e ai revisori dei Conti. Un provvedimento adottato sulla base di una delibera di giunta di fine d’anno (30 dicembre), con cui si cerca di far fronte ai problemi di bilancio derivanti dalle mancate entrate della dismissione immobiliare. Nella delibera, infatti, è previsto che il periodo di contenimento, attualmente fino al bilancio di previsione, possa essere più breve, “qualora si reperissero le risorse necessarie per far fronte al finanziamento dei debiti fuori bilancio riconosciuti dal consiglio comunale e/o semplicemente proposti all’approvazione del consiglio, per i quali le risorse finanziarie non si sono realizzate nell’esercizio 2011”.

Nell’attesa dunque di trovare una “copertura” ai conti rimasti in sospeso a causa di previsioni non rispettate, l’amministrazione, sulla base di quanto stabilito dall’art 191, comma 5 del TUEL (Testo Unico Enti Locali), non assumerà altri impegni né pagherà spese per servizi non espressamente previsti per legge “salvo le spese da sostenere per impegni già assunti”. Ogni regola ha infatti la sua eccezione e anche in questo caso non manca, anzi non mancano: fanno eccezione al superiore vincolo, oltre che gli impegni già assunti, (residui passivi, obblighi contrattuali), anche le somme introitate ed aventi per legge, regolamento o ordinanza, vincoli di destinazione quali: 1)realizzazione opere pubbliche; 2) spese finanziate con proventi d’onore di urbanizzazione; 3)spese finanziate con somme introitate per l’attraversamento dello Stretto (Ecopass); e dulcis in fundo “altre spese che i dirigenti avranno l’obbligo di valutare. E su questo punto il grado di discrezionalità è tutto da decidere. Poste tali condizioni, il ragioniere Generale sottolinea che “a partire dal 1. gennaio, nella predisposizione degli atti che comportano impegno di spesa, ciascun dirigente, sotto la propria responsabilità dovrà dichiarare nel dispositivo dell’atto “che le spese che si intendono impegnare si riferiscono a servizi espressamente previsti dalla legge”.

L’amministrazione, dunque, corre ai ripari cercando stavolta di fare previsioni diverse. Che ricalcano, però, quelle esposte dai consiglieri comunali Melazzo, Pergolizzi, Guerrera e Cantello, nella lettera (datata 6 dicembre) allegata alla delibera proposta all’attenzione del consiglio in cui si richiedeva una “Relazione dettagliata sullo stato finanziario dell’Ente, al Collegio dei Revisori dei Conti e al Ragioniere Generale”. Nel documento presentato insieme al testo deliberativo, infatti, i rappresentanti del civico consesso, nell’elencare i debiti fuori bilancio, riguardanti anche le partecipate, invitavano palazzo Zanca a considerare quanto previsto proprio dall’art 191, comma 5 del TUEL, articolo chiamato in ballo proprio dal Ragioniere Generale nell’ultima nota.

“Stante la delicatezza delle questioni sottoposte – concludevano i consiglieri – si resta in attesa di immediato e puntuale riscontro”. E il riscontro, in fondo, è arrivato. Per l’amministrazione, un consiglio dal Consiglio, o almeno da una sua rappresentanza. (ELENA DE PASQUALE)

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