Dormono nella sede della S.R.R. i lavoratori in protesta per la mobilità e gli stipendi

Dormono nella sede della S.R.R. i lavoratori in protesta per la mobilità e gli stipendi

Eleonora Corace

Dormono nella sede della S.R.R. i lavoratori in protesta per la mobilità e gli stipendi

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giovedì 17 Ottobre 2013 - 21:33

Occupata la sede della Società dei Servizi Riabilitativi sulla via Tommaso Cannizzaro. È la rabbia degli operatori Teseos che protestano per le nove mensilità arretrate e per la tutela un servizio di fondamentale importanza come quello dell’assistenza ai disabili. Dopo un sit-in di protesta che è continuato no stop dalla mattina, intorno alle 16:30 i lavoratori, affiancati dai sindacalisti della Flaica Cub, hanno occupato la sede della S.R.R

Continua l’occupazione della sede della Società dei Servizi Riabilitativi sulla Tommaso Cannizzaro da parte dei lavoratori Teseos. Gli operatori dei servizi sociali, affiancati dai sindacalisti della Flaica Cub, hanno deciso di occupare l’edificio dopo un lungo sit-in di protesta che ha preso il via questa mattina. Ormai, dichiarano, di voler continuare la protesta nella sua forma più estrema ad oltranza, tanto, affermano: “siamo stati già denunciati”. Sembrerebbe che il direttore, infatti, abbia sporto denuncia già due ore dopo l’occupazione.

“Non si è mai vista una tale rapidità” – commenta indignato il sindacalista della Flaica Cub, Vincenzo Bertuccelli – “E’ la dimostrazione che ha Messina si è ormai andato oltre il livello della semplice repressione!”. Il sindacato fa sapere che i lavoratori non interromperanno la protesta fino alla revoca dei provvedimenti di mobilità che preannunciano licenziamenti. A ventisei operatori su cinquanta, infatti, sono state recapitate delle lettere di mobilità, nei fatti un vero e proprio pre-licenziamento. Quello effettivo scatterà tra sei mesi. “E’ uno scandalo” – commenta Vincenzo Bertuccelli – “Questi lavoratori hanno messo a suo tempo cinquanta milioni a testa per far nascere la società, nella speranza di ottenere una stabilizzazione. In pratica la S.R.R. è stata fatta per loro ed ora vengono mandati a casa…”.

Alla paura per la perdita del lavoro si aggiunge l’esasperazione per nove mensilità non corrisposte. Ulteriori vittime, in tutto questo, sono i destinatari del servizio offerto dagli operatori Teseos, ovvero quei disabili che da anni usufruiscono della loro assistenza. Una situazione paradossale oltre che, molto semplicemente, triste. Così la pensa l’assessore con delega ai Servizi Sociali Antonino Mantineo e l’assessore all’ambiente e rifiuti, Daniele Ialacqua, che hanno espresso piena solidarietà ai lavoratori in protesta, passandoli a trovare verso sera. L’assessore Mantineo ha ribadito la necessità di garantire una gestione pubblica di un servizio così delicato e fondamentale per i cittadini ed ha promesso di impegnarsi immediatamente in una energica opera di mediazione per trovare soluzioni, scongiurando i licenziamenti.

Dopo un sit-in di protesta che è continuato no stop da questa mattina,verso le 16:30 i lavoratori, affiancati dai sindacalisti della Flaica Cub, hanno occupato la sede della S.R.R. I lavoratori della Te.Se.O.S. con il Sit-in organizzato questa mattina presso la S.S.R. (Società Servizi Riabilitativi) volevano denunciare le gravi condizioni in cui versa il servizio riabilitativo nella città di Messina, oltre alle nove mensilità non corrisposte dalla Cooperativa per cui lavorano. In particolare, i lavoratori e sindacati contestano l’intenzione dell’A.S.P. di Messina di porre in essere le procedure di alienazione delle proprie partecipazioni -pari al 51% – all’interno della società S.S.R., nonostante quest’ultima svolga un servizio di interesse generale e non rientri, dunque, nelle procedure di alienazione o dismissione previste dalla spending review.

“L’A.S.P., sta, dunque, privatizzando il servizio riabilitativo nella città di Messina- scrive Vincenzo Bertuccelli, sindacalista Flaica Cub – senza neppure garantire i livelli occupazionali, così come invece previsto dalla legge.Da parte sua la S.S.R., che da anni ha un affidamento diretto del servizio dall’A.S.P e ciò pur non avendone i requisiti, pone in essere una illegittima interposizione di manodopera a danno dei lavoratori impiegati nel proprio servizio e che la stessa controlla, disinteressandosi al contempo del mancato pagamento degli stipendi, da parte della Te.Se.O.S., ai lavoratori da oltre nove mesi in arretrato”. La nota n. 4765 del 28.6.2007, a firma dell’assessore regionale alla sanità autorizza la S.S.R a proseguire l’attività riabilitativa, prestata sul territorio “riconoscendo alla stessa soltanto il rimborso delle retribuzioni del personale utilizzato per le prestazioni riabilitative”. La Flaica Cub, però, si domanda quale rimborso sta corrispondendo l’A.S.P. alla S.S.R., dal momento che i dipendenti vantano ben nove mensilità arretrate. “Tutto ciò – continua il sindacato nella nota ufficiale che annuncia la protesta odierna – è stato denunciato anche alle competenti autorità e all’Assessore alla Salute Lucia Borsellino, ma ancora nessuna risposta. Intanto la Te.Se.O.S., in persona del suo presidente Grazia Romano continua a ricevere, come già detto, somme per un servizio insufficiente”.

Insomma, una situazione difficile che ha visto concretizzare l’esasperazione dei lavoratori nell’occupazione di questo pomeriggio. Solidarietà immediata ai lavoratori è stata espressa dai Consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo, Ivana Risitano e Nina Lo Presti: “C’è un solo modo per difendere il proprio posto di lavoro e i propri diritti: la lotta. Per questo motivo siamo solidali con i lavoratori della Cooperativa Teseos che in questo momento stanno occupando insieme al sindacato Flaica Cub la direzione della SSR (Società Servizi Riabilitativi), che gestisce tramite convenzione con ASP 5 le prestazioni riabilitative nella provincia messinese avvalendosi di 3 cooperative sociali che ne forniscono il personale”.(Eleonora Corace)

2 commenti

  1. Senza nulla togliere a chi ha messo in atto altri tipi di protesta, finalmente ne nasce una che non guarda gli orari del pranzo o della cena.
    Forse nessuno se ne è accorto ma a Messina il 90% delle proteste sono ad orario, 08:30/ 12:10, ATM , birra Triscele, Sicilia Limoni, guardie Giurate e poche altre, queste proteste sono proteste vere, fatte da chi non c’è la fa’ più, da chi a pranzo o a cena, non ha proprio dove andare…..
    In bocca al lupo, io, sono con Voi…

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  2. ”…E i Malati stanno ad aspettare!!!”. In questo tragico teatrino che si sta svolgendo sotto gli occhi increduli di una città sempre più attonita e sbigottita,i ”Pazienti”, seguiti( si fa per dire…), con vergognosa discontinuità dalla SSR, tramite la cooperativa Teseos, stanno a guardare e aspettare che la vertenza si risolva al più presto col buon senso di tutti e si ritorni a riprendere le attività di una normale quotidianità. La nostra solidarietà incondizionata va a questi onesti lavoratori e lavoratrici,seri e preparati professionisti, che uniscono alle competenze tecniche specifiche, una sensibilità,una umanità ed una vicinanza morale ed affettiva verso i loro piccoli e grandi pazienti, fuori dal comune!Uomini e donne con parecchi anni di esperienza ed anzianità costretti a difendere il proprio posto di lavoro assieme alla loro dignità ed alla loro stessa sopravvivenza e quella delle loro famiglie!Persone costrette a scegliere forme di lotta estreme e per le quali rischiano di essere trattati alla stregua di pericolosi terroristi o impenitenti sovversivi. In mezzo a tutto ciò, ci troviamo noi utenti,pazienti,disabili grandi e bambini, ragazze e ragazzi,giovani e meno giovani che quotidianamente hanno bisogno del trattamento fisioterapico per non rischiare che le loro già critiche condizioni di salute possano subire dei gravi peggioramenti. Bambini,ragazzi e ragazze in tenera età già costretti su di una sedia a rotelle. Giovani e meno giovani che se non applicano sistematicamente e giornalmente il loro progetto riabilitativo, sulla sedia a rotelle rischiano di finirci molto presto. Chi si fa carico di tutto ciò? Nè chi istituzionalmente sarebbe tenuto a provvedervi e cioè l’ASP,nè le forze politiche regionali,provinciali e comunali,nè la società civile,che oltre alla solidarietà non può offrire molto! Ed allora i pazienti e le loro eroiche famiglie,rimangono da soli a risolvere i loro gravosi problemi, abbandonati a se stessi e nell’indifferenza delle istituzioni. Tutto ciò, in barba alla stessa Carta Costituzionale, che ironia della sorte,
    mette ai primi posti la difesa del Lavoro ed il diritto alla Salute. Guarda caso, proprio quei due diritti che oggi si trovano accomunati nella stessa vertenza per essere difesi da chi con atteggiamenti violenti,autoritari e prevaricatori li vuole invece negare,calpestare,sopprimere!!!

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