Al Centro Officina, "Kairòs", l'ultimo disco del pianista Dino Rubino

Al Centro Officina, “Kairòs”, l’ultimo disco del pianista Dino Rubino

Antonella Casuscelli

Al Centro Officina, “Kairòs”, l’ultimo disco del pianista Dino Rubino

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lunedì 28 Aprile 2014 - 09:37

Dino Rubino (pianista e trombettista) è un musicista e compositore dalla forte personalità musicale, talento emergente sulla ribalta del Jazz italiano che lo accoglie premiandolo con entusiasmo, e riconoscendogli tutte le caratteristiche per diventare un nuovo mito

Domenica 4 maggio, la rassegna “Off in Jazz “ del Centro Multiculturale Officina ospiterà, per il penultimo concerto della stagione 2013-2014, il giovane e talentuoso pianista siciliano Dino Rubino, che presenterà in anteprima il suo ultimo disco da leader “Kairòs”, con una formazione inedita e particolare di musicisti e strumenti, presenti per la prima volta nella rassegna: Luca Grasso al corno francese, Emanuele Giunta al corno francese, Gaetano Cristofaro al clarinetto basso e Camillo Pavone al trombone. Completeranno l’ottetto : Giuseppe Mirabella alla chitarra, Nello Toscano al contrabbasso, Emanuele Primavera alla batteria, già noti al pubblico messinese di Off in Jazz.

Dino Rubino (pianista e trombettista) è un musicista e compositore dalla forte personalità musicale, talento emergente sulla ribalta del Jazz italiano che lo accoglie premiandolo con entusiasmo, e riconoscendogli tutte le caratteristiche per diventare un nuovo mito. Talmente bravo da indurre Enrico Rava a chiamarlo per sostituirlo in diversi concerti in Sicilia e a diffondere il suo nome quale esponente di spicco della nuova generazione di trombettisti europei. La sua formazione e la sua carriera seguono una duplice inclinazione – quella di pianista, che si manifesta dalla prima infanzia, e quella di trombettista jazz a partire dalla sua prima adolescenza – che oggi si manifesta attraverso una personalità musicale in cui i due profili si incontrano, si intrecciano facendosi reciprocamente eco, in una sorta di convivenza che Rubino tende a mantenere “il più possibile pacifica”.

L’ attuale prolifica vena compositiva di Rubino si ispira alla tradizione folkloristica della sua terra, che il pianista e trombettista collega al suo presente attraverso lo swing. Inevitabile il riferimento al sound tipico delle bande siciliane, all’atmosfera e alle modalità di condivisione delle esibizioni di questi complessi, per esempio nei contesti dei funerali o delle cerimonie istituzionali, un mondo che Rubino conosce per esperienza diretta. Apparentemente introverso, Rubino, durante i concerti mostra al pubblico il suo lato più affascinante negli atteggiamenti assorti e concentrati che lo predispongono a straordinarie performances.

Rubino, nella precedente stagione della rassegna, ha presentato con grande successo il suo progetto “Agape” che ha definito come ” il risultato di un viaggio interiore, la cui voce deve essere percepita con grande attenzione, che sussurra agli altri le note e il messaggio che sgorgano spontaneamente dalla magica combinazione dei musicisti”. Agape è slancio, amore per la musica, sentimento, virtù, grazia.

Questo nuovo disco “Kairos” denso di fascino e suggestioni, sembra essere il seguito naturale di quel viaggio. Ce lo descrive così : “Questo disco è dedicato alle emozioni, quelle mie e, forse, quelle un po’ di tutti ; tra un sogno spezzato e uno da avverare, tra un dolce e amaro ricordo lontano e una profonda speranza, tra una gioia infantile e un dolore adulto. Kairòs è il tempo di Dio, è una pioggia indesiderata o un sole inaspettato, un tempo fatto di emozioni e profondi sentimenti, un tempo in cui il destino viene a cercare la tua mano per accompagnarti in quel misterioso ed esaltante sentiero di quella che chiamano ‘Vita’. ”

Questa bella anima del giovane e straordinario musicista si riflette in ogni nota emessa dalle sue dita sulla tastiera del pianoforte, commuove e coinvolge nei brani più intimisti e trascina nei ritmi e nelle improvvisazioni appassionate. Mantiene l’incanto della promessa descritta. Il concerto del superbo ottetto di musicisti chiude la stagione squisitamente siciliana di Off in Jazz e precede l’ultimo concerto che vedrà, come ospite d’eccezione, Paul McCandless, bravissimo sassofonista del famoso gruppo statunitense “Oregon”. Il musicista, considerato il miglior oboista jazz del mondo, sarà accompagnato da Antonio Calogero, chitarrista di origine messinese, da molti anni residente a San Francisco. Lo speciale duo, in tournée in Europa, chiude la rassegna con un respiro internazionale e conferma che il Centro Multiculturale Officina, con la sua lunga e apprezzabile programmazione di concerti Jazz, è diventato un punto di riferimento importante per appassionati e musicisti, che lo riconoscono come uno dei più importanti Jazz Club siciliani.

(Antonella Casuscelli)

per info e prenotazioni : Of.jazz@virgilio.it

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