Proroga Metromare, c’è incertezza sulle cifre. L’allarme dell’Orsa

Proroga Metromare, c’è incertezza sulle cifre. L’allarme dell’Orsa

Proroga Metromare, c’è incertezza sulle cifre. L’allarme dell’Orsa

Tag:

mercoledì 05 Giugno 2013 - 08:06

Per proseguire il servizio sino al 31 dicembre di quest’anno potrebbe essere stanziata una somma vicina ai 3 milioni di euro. Per mantenere il servizio alle stesse condizioni, invece, servirebbe uno stanziamento di 4 milioni e mezzo. Anzi, secondo sindacati e comitati, le recenti modifiche in termini di oneri fiscali e di costo del lavoro farebbero lievitare i costi gestionali, per i prossimi sei mesi, a 6 milioni di euro. Sulla stessa lunghezza d'onda la Cgil

Lo scorso 22 maggio l’annuncio, da parte ministeriale, di un emendamento per la proroga del servizio Metromare sino al 31 dicembre 2013. Se da un lato c’è soddisfazione per la continuazione di un servizio vitale per la mobilità sullo Stretto, dall’altro rimane la perplessità sulle cifre stanziate. Perplessità espressa sin da subito da parte dell’Orsa, che ora lancia nuovamente l’allarme.

“Pare che la cifra stanziata per i prossimi sei mesi – scrive l’Orsa insieme al Comitato Pendolari dello Stretto ed alla Dimensione Trasporti e Lega delle Autonomie siciliana -, si attesti sui 3 milioni di euro, somma che verrà sottoposta alle parti già la prossima settimana. Se le risorse disponibili dovessero essere così esigue ci ritroveremmo di fronte ad un nulla di fatto e all’ennesima dimostrazione dello stato di abbandono in cui è da tempo relegata l’area dello Stretto e si rischierà, nella migliore delle ipotesi, un ulteriore scadimento qualitativo e quantitativo del servizio già oggi insufficiente alle esigenze delle migliaia di pendolari che ogni giorno attraversano le due sponde”.

“Seguendo i parametri del vecchio bando – continua la nota sindacale – per i sei mesi di proroga dovrebbero invece essere corrisposti al consorzio Metromare circa 4.5 milioni di euro per garantire la continuità delle attività in essere, mentre le recenti modifiche in termini di oneri fiscali e di costo del lavoro farebbero lievitare i costi gestionali a 6 milioni di euro unicamente per mantenere l’attuale servizio. Temiamo che stanziamenti insufficienti a garantire i costi d’esercizio potrebbero portare lo stesso consorzio Metromare a ridurre drasticamente fino al 50% il numero degli attuali collegamenti tra le sponde o persino non accettare la proroga – sostengono l’Or.SA e i Comitati – in tal caso assisteremmo all’interruzione del traghettamento con gravi ricadute sia sul fronte occupazionale sia sul diritto alla mobilità dell’utenza Siciliana e Calabrese”.

Pendolari e lavoratori sono pronti a forme eclatanti di protesta in caso di interruzione del servizio. “Chiediamo con forza che le amministrazioni Regionali Siciliana e Calabrese si facciano portavoce e parte attiva col Governo nazionale per la tutela dei diritti di migliaia di cittadini – continuano il sindacato e le associazioni – e che vengano reperite non briciole ma tutte le risorse necessarie a garantire il traghettamento veloce sullo Stretto ed evitare inutili interventi tampone che si tradurrebbero unicamente in spreco di denaro pubblico senza fornire un servizio adeguato all’utenza e le necessarie garanzie occupazionali per gli oltre 60 dipendenti di Metromare. Occorre – concludono l’OrSA e i Comitati – ridisegnare un piano complessivo della mobilita’ sullo stretto che vada incontro alle reali esigenze del territorio dell’area metropolitana di Messina – Villa S. Giovanni e Reggio Calabria pretendendo in sede Ministeriale un maggiore impegno del vettore pubblico ed accelerando l’emissione del nuovo bando che garantisca per i prossimi anni un servizio di traghettamento veloce che sia realmente funzionale. Intensificare il numero dei collegamenti, modulare opportunamente gli orari, inserire le risorse per il completamento degli approdi, ad oggi dimenticati, di Papardo e Annunziata, necessari per il polo universitario messinese ed il completamento definitivo del progetto della metropolitana del mare come alternativa al traffico urbano cittadino ed infine l’inserimento nel bando della clausola sociale indispensabile per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali”.

Sulla stessa lunghezza d’onda, la Cgil: “Il Ministero va ormai ripetendolo da marzo che ci sono solo 3 milioni di euro per prorogare il servizio Metromare fino a dicembre. Ed è sempre da marzo che invece da più parti si continua ad annunciare che tutto invece è stato risolto”, scrivono in una nota Lillo Oceano e Pino Foti, rispettivamente segretario generale della Cgil e della Filt Messina.

“Tutti sapevano – proseguono i due dirigenti sindacali- che l’appalto per i collegamenti marittimi veloci passeggeri tra le due sponde scadeva a giugno e che nessuna proroga, per legge, poteva essere concessa se non dopo aver individuato le risorse e bandito la nuova gara. Ma nessuno se n’è curato, e così il Ministero dando prova di voler cassare definitivamente questo servizio si è trincerato sulla concessione di una una-tantum di soli 3 milioni e le Regioni hanno dato prova che quegli innumerevoli tavoli di discussione non portavano a nulla, dimostrando appieno tutta la loro debolezza. Anche volendo tralasciare gli obblighi derivanti dalla mancata esitazione del bando della nuova gara, i 3 milioni sono vistosamente insufficienti e poiché il contratto di appalto scade alla fine di questo mese è logica conseguenza che la società mista pubblica-privata Metromare, che vede RFI S.p.A. e Ustica lines S.p.A., chiuderà i battenti per l’oggettiva impossibilità a svolgere l’unico compito per il quale è stata appunto creata”.

“Messina – concludono- è questione nazionale non solo quando si tratta di “ponte”. Quindi i governi regionali di Sicilia e Calabria che finora senza esito hanno continuato in solitudine a discutere nelle stanze, e le deputazioni nazionali, aprano uno scontro vero con il Governo Nazionale per scongiurare questo ennesimo e mortificante scippo”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007