Omicidio a Catania, chi era la vittima

Omicidio a Catania, chi era la vittima

Alessandra Serio

Omicidio a Catania, chi era la vittima

sabato 31 Maggio 2025 - 07:35

Santo Re, pasticcere, tornava a casa dalla figlia di 4 mesi quando è stato accoltellato. Inutile il tentativo di salvarsi chiedendo aiuto nel locale

Catania – Aveva appena terminato il turno di lavoro e stava tornando a casa con il pranzo per la figlia di 4 mesi e la moglie Santo Giambattista Re, quando ha trovato la morte nel parcheggio di piazza Mancini Battaglia. Ad uccidere il trentenne è stato un parcheggiatore abusivo di 37 anni che in passato si era già reso protagonista di episodi al limite della violenza.

Le coltellate al culmine di una lite

Il trentenne è stato accoltellato al culmine di una lite, forse si era rifiutato di pagare il parcheggiatore abusivo. Dopo i fendenti ha cercato aiuto nella pasticceria Quaranta dove lavorava: qui è stato soccorso dal 118 e portato all’ospedale Cannizzaro ma non ce l’ha fatta. L’aggressore ha cercato di fuggire ma è stato raggiunto dalla Polizia poco dopo. Il trentasettenne, originario dello Zimbabwe, è in stato di fermo per omicidio.

L’assassino

L’assassino ha qualche piccolo precedente per aggressione a pubblico ufficiale, in una occasione ha aggredito due vigili che avevano tentato di sanzionarlo per la sua attività di parcheggiatore abusivo. Da tempo stazionava nella piazza di Ognina ma alcuni giorni prima era stato allontanato dalla polizia municipale. Ieri, approfittando dell’assenza degli agenti, era tornato a “lavoro” nell’area di sosta di piazza Mancini Battaglia. Proprio qui ha colpito Santo, che lavorava come pasticciere nel notissimo locale etneo, gestito dalla famiglia della moglie.

Il sindaco Trantino: “Città sconvolta”

«La città è sconvolta per la barbara uccisione di una giovane vita, spezzata dalla cieca violenza di un criminale. Siamo profondamente addolorati per la perdita di un giovane uomo, lavoratore onesto e neo papà, vittima innocente di un gesto che non può trovare alcuna giustificazione. In questo momento di indicibile dolore, esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari di Santo Re, ai suoi amici e ai tanti clienti che lo conoscevano e lo apprezzavano per la sua instancabile gentilezza e dedizione”, ha commentato il sindaco Enrico Trantino. “A Santo Re e alla sua famiglia va il pensiero e il cordoglio dell’intera comunità catanese, unita nel dolore ma anche nella dignità di chi sa che, ancora una volta, sarà necessario trovare la forza di rialzarsi, rifiutando ogni forma di rassegnazione”. .

Un commento

  1. Questo è il risultato di accondiscendenza verso illeciti. Le forze dell’ordine chiudono un occhio la prima volta, la seconda,….finché l’abusivo (e criminale) non si sente legittimato e pretende qualcosa che ASSOLUTAMENTE non gli spetta. Sappiamo tutti che, per chi non paga, il meno che può capitare è ritrovarsi l’auto distrutta, senza alcuna possibilità di rivalsa, dal momento che si tratta sempre di nullatenenti.

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