Il verdetto a Messina per il boss di Gangi coinvolto nel delitto del costruttore di Tusa
MESSINA – E’ ergastolo anche in appello per Domenico Virga, arrestato nel 2021 per l’omicidio di Francesco Costanza, il costruttore di Tusa freddato tra Acquedolci e San Fratello il 29 settembre 2001. Dietro il delitto le ombre della spartizione degli appalti per i lavori in autostrada. Nella tarda serata di ieri sera la Corte d’Assise d’Appello di Messina (presidente Sagone) ha confermato il verdetto che condanna al carcere a vita il boss di Gangi.
Il processo per omicidio
L’avvocato Salvatore Silvestro, difensore insieme al professor Valerio Vianello del Foro di Roma, ha chiesto la riapertura del processo, ma l’Accusa si è opposta e ha sollecitato la conferma della sentenza di primo grado, emesso nel febbraio 2023. Ma la Corte che ha detto no alla riapertura, è entrata in camera di consiglio ed ha emesso il verdetto.
I frame del delitto nel racconto dei pentiti
A inchiodare il capo mandamento di Gangi alle sue responsabilità come mandante del delitto, 20 anni dopo la lupara bianca del costruttore, sono state le rivelazioni dei collaboratori di giustizia, dal palermitano Nino Giuffrè al tortoriciano Carmelo Barbagiovanni, passando per il mazzarroto Melo Bisognano (leggi qui il racconto dell’omicidio).
