"Operazione Crypto". Trafficavano droga, bazooka e bombe a mano: 34 arresti

“Operazione Crypto”. Trafficavano droga, bazooka e bombe a mano: 34 arresti

Dario Rondinella

“Operazione Crypto”. Trafficavano droga, bazooka e bombe a mano: 34 arresti

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martedì 27 Giugno 2023 - 08:08

La droga proveniva dal Sud America e dalla Spagna ed approdava in container nel porto di Gioia Tauro per arrivare in buona parte a Milano

MILANO – I carabinieri di Monza, coordinati dalla Dda di Milano, hanno smantellato un’associazione per delinquere finalizzata al traffico nazionale ed internazionale di sostanze stupefacenti e armi, riciclaggio e autoriciclaggio. L’operazione è stata denominata “Crypto”. Agli indagati sono stati contestati 221 capi d’imputazione. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa per 30 persone, di cui 26 italiani e quattro marocchini. L’operazione è in corso nelle province di Monza Brianza, Milano, Como, Pavia, Reggio Calabria, Catanzaro, Messina, Palermo, Trieste e Udine.

La droga proveniva dal Sud America (prevalentemente dall’Ecuador) e dalla Spagna ed approdava in container nel porto di Gioia Tauro per arrivare in buona parte a Milano. L’inchiesta ha consentito di ricostruire innumerevoli compravendite di stupefacenti per un totale di 3.051 kg di hashish (del valore alla vendita di circa 12 Milioni di Euro) e 374 kg cocaina (del valore alla vendita di circa 11 milioni di Euro). Parallelamente al traffico di droga, è emerso un traffico di armi da fuoco comuni e da guerra (mitragliette UZI, fucili da assalto AK47, Colt M16, pistole Glock e Beretta, bazooka e bombe a mano MK2 “ananas”) che gli indagati acquistavano da un fornitore monzese, condannato all’ergastolo per omicidio aggravato ed associazione mafiosa, ma che beneficiava di permessi premio. Una parte dei guadagni del traffico di droga venivano reinvestiti in orologi di lusso in una nota gioielleria del centro di Milano, in beni immobili residenziali, attività commerciali, oltre che nell’acquisto di nuovi carichi di droga.

Dalle indagini avviate nel 2020, è emerso anche che un commerciante di auto usate di Cusano Milanino, grazie alla complicità di esponenti della famiglia di ‘ndrangheta dei Bellocco di Rosarno, avrebbe operato come broker gestendo l’ingresso e la commercializzazione di enormi quantitativi in tutta Italia. Effettuato servizi di pedinamento e osservazione sul campo, con l’utilizzo quasi esclusivo dei telefoni criptati da parte degli indagati.

È stato persino necessario effettuare un pedinamento transfrontaliero attivo da parte dei Carabinieri (ex art. 41 Convenzione di Schengen) in Francia e Spagna, nelle città di Nizza, Marsiglia, Barcellona e Valencia. Nel febbraio 2021, in periodo dell’emergenza pandemica, infatti, personale del Nucleo Investigativo ha seguito alcuni degli indagati in un viaggio in auto in Spagna – in pieno lockdown – per gestire personalmente l’acquisto del narcotico da alcuni fornitori.

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