Riscossione Sicilia, regali in cambio di favori. "Il minimo che potesse fare"

Riscossione Sicilia, regali in cambio di favori. “Il minimo che potesse fare”

Riscossione Sicilia, regali in cambio di favori. “Il minimo che potesse fare”

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lunedì 14 Gennaio 2019 - 11:20
operazione gancio

CATANIA – Favori da alcuni dipendenti di Riscossione Sicilia in cambio di regali. E' l'accusa nei confronti dell'avvocato Sergio Rizzo, nell'ambito dell'operazione Gancio, per sé e per i clienti dello studio legale del figlio Settimo Daniele.

I dipendenti Rosario Malizia e Giovanni Musmeci avrebbero dato comunicazioni informali sulle posizioni fiscali e debitorie di alcuni contribuenti. In cambio avrebbero ottenuto denaro contante per ogni informazione, scavalcando altri professionisti e contribuenti che rispettavano le regole.

Oltre ai pagamenti in contanti, ricostruiti due particolari episodi:

– l'avvocato Sergio Rizzo avrebbe acquistato televisori e condizionatori per un valore di circa 5mila euro, destinata ad un bed and breakfast di un familiare di Rosario Malizia, che commenta al telefono: “è il minimo che potesse fare dopo una vita… … anni di sacrifici … di notte, di giorno, con l’acqua, con la neve”;

– gli avvocati Rizzo avrebbero ottenuto un impiego in un centro di fisioterapia catanese per un familiare di Giovanni Musmeci, che avrebbe falsamente attestato alcune ore di tirocinio e commenta: “il miracolo lo ha fatto nel senso che, piuttosto che due anni, il tutto si riduce a un anno”.

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