Vincenzo Pergolizzi si costituisce in carcere. A Camaro Superiore, la casa-fortino delle meraviglie

Vincenzo Pergolizzi si costituisce in carcere. A Camaro Superiore, la casa-fortino delle meraviglie

Vincenzo Pergolizzi si costituisce in carcere. A Camaro Superiore, la casa-fortino delle meraviglie

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lunedì 25 Luglio 2011 - 11:04

L’uomo, personaggio chiave nei sottili meccanismi della criminalità organizzata, si è spontaneamente presentato questa mattina nel carcere di Gazzi. Lo scorso venerdì, giorno dell’operazione, le forze dell’ordine non lo avevano trovato in casa

E’ una delle figure chiave della maxi operazione Gramigna, condotta congiuntamente da Carabinieri e Polizia, scattata all’alba di venerdì in città: lui, Vincenzo Pergolizzi, 30 anni, accusato di essere il nuovo reggente del clan mafioso di Camaro, era riuscito nonostante i controlli delle forze dell’ordine ad abbandonare la propria abitazione per concedersi un week-end lungo fuori città. Questa mattina però per lui si sono spalancate le porte del carcere di Gazzi dove ha deciso spontaneamente di costituirsi e dove gli è stato notificato il provvedimento di custodia cautelare. Nell’ambito dell’operazione, Pergolizzi risulta indagato per associazione per delinquere di tipo mafioso, usura, estorsione, rapina, detenzione e porto abusivo di armi nonché traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’abitazione di Camaro Superiore dove nella mattinata di venerdì i Carabinieri si sono recati per prelevarlo, circondando l’interno stabile, si è rivelata una vera e propria casa-fortino: innocua all’apparenza, soprattutto in relazione al contesto in cui si trova immersa, ma super “accessoriata” all’interno e dotata di tutti le apparecchiatura utili a identificare presenze non gradite. Un moderno impianto di video sorveglianza a circuito chiuso dotato di ben sei telecamere, potentissime e con un efficiente sistema di messa a fuoco delle immagini (che permetteva di leggere persino le targhe delle autovetture), assicurava il controllo di tutta la situazione esterna. Il lato nord-est dell’abitazione, inoltre, sporgeva su un lato collinare che facilitava eventuali fughe.

All’interno la casa è suddivisa in stanze articolate su piani ammezzati e falsi controsoffitti, scale a chiocciola che si torcono come budelli, muri speculari che trattengono acquari tropicali privi d’acqua marina e di pesci esotici, ma riadattati a mo’ di presepe e magicamente stagliati, incassati fra i piani dell’appartamento, che affacciano sul salotto di casa. L’abitazione risulta poi fornita di moderni elettrodomestici, televisori con maxi schermo LCD ed ogni altro genere di comodità casalinga.

Un vera e propria casa delle meraviglie che altro non è se non l’effetto “visivo”, ben celato però da una struttura esterna apparentemente rurale, del crescente potere acquisito da Pergolizzi nel panorama dell’organizzazione criminale mafiosa.

(CORRELATO IN BASSO L’ARTICOLO DELL’OPERAZIONE GRAMIGNA. SU PHOTOGALLERY LA FOTO DI VINCENZO PERGOLIZZI)

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