Indagini chiuse, cinque indagati per le estorsioni al gruppo commerciale Capone

Indagini chiuse, cinque indagati per le estorsioni al gruppo commerciale Capone

Redazione

Indagini chiuse, cinque indagati per le estorsioni al gruppo commerciale Capone

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sabato 12 Gennaio 2013 - 15:41

Sono cinque gli indagati a conclusione delle indagini dell'operazione Supermarket per le estorsioni al gruppo commerciale Capone. Gli arresti erano scattati il 4 dicembre scorso. contestati nuovi reati a tre degli indagati.

Il sostituto della DDA Giuseppe Verzera ha chiuso le indagini dell’operazione “Supermarket” ed ha inviato i relativi avvisi alle cinque persone arrestate il 4 dicembre scorso dalla Squadra Mobile. Si tratta di Giovanni Trovato 52 anni, Mauro Maiorana, 43 anni, Pietro Trovato, 24 anni, Angelo Trischitta, 38 anni e Giovanni Giuseppe D’Andrea, detto Mariano, 50 anni. Devono rispondere a vario titolo di estorsione, tentata estorsione e trasferimento fraudolento di società. A Giovanni e Pietro Trovato ed Angelo Trischitta vengono ora contestati tre casi di intestazione fittizia di beni. Pietro Trovato era amministratore unico e titolare della maggioranza del capitale sociale della S.T. srl, la ditta che ha proposto all’amministratore giudiziario l’affitto della Sicilmarket srl, sequestrata nel 2009. Proposta di affitto corredata da una proposta di fornitura di un’importante società operante nel settore della distribuzione alimentare. Si tratta della ditta gestita dai fratelli Capone, che in un primo momento si era fatta avanti per affittare la Sicilmarket e che poi è tornata sui suoi passi. Attraverso l’intermediazione di Mauro Maiorana, Giovanni Trovato avrebbe sottoposto a continue richieste il gruppo imprenditoriale per ottenere la distribuzione di merce per supermercati a lui riconducibili, l’attribuzione ad un esercizio commerciale del marchio rappresentativo di una delle catene commerciali, oltre alla sistemazione degli arredi per la filiale commerciale della S.T. s.r.l., di via Piano Stella a San Giovannello. Il danno patrimoniale arrecato al gruppo imprenditoriale, secondo le indagini è quantificabile in circa 111.000 euro, di cui 20.000 non corrisposti e 65.000 contabilizzati con diversi assegni postdatati con lunghissima scadenza. Il Gip Micali ha disposto il sequestro preventivo a carico della società S.T. s.r.l., e dei supermercati di via Taormina nel Complesso IACP,e in via Piano Stella, Contrada San Giovannello. Sotto chiave anche il complesso aziendale, costituito da due automezzi, diversi rapporti bancari, per un valore complessivo di 500.000 Euro.

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