"Nel Mezzogiorno cittadini vittime ignare di giochi molto più grandi di loro"

“Nel Mezzogiorno cittadini vittime ignare di giochi molto più grandi di loro”

Giovanni Mollica

“Nel Mezzogiorno cittadini vittime ignare di giochi molto più grandi di loro”

martedì 17 Luglio 2012 - 05:01

Pubblichiamo l'opinione dell'ingegnere Giovanni Mollica, che esprime il suo personale pensiero sulle migliaia di opportunità di lavoro per giovani meridionali che potevano essere sfruttate e sono andate perse

Nella storia di un Paese o di una regione, vi sono decisioni che portano un miglioramento delle condizioni dei cittadini, altre che ne allontanano per generazioni le speranze di sviluppo.
Decisioni prese da un numero ristretto di persone, quasi sempre senza che i danneggiati se ne rendano pienamente conto. Così accade che, soprattutto nel Mezzogiorno, i cittadini diventano vittime ignare di giochi molto più grandi di loro, privati dell’informazione indispensabile per essere consapevoli del proprio destino.

A volte ciò deriva dalla disattenzione e dall’impreparazione di media e politici locali – che non capiscono cosa è avvenuto e, soprattutto, cosa avverrà -, più frequentemente il silenzio è conseguenza di un intreccio tra scelte che procurano benefici a milioni di persone e meschini interessi di bottega.
Avevo detto ripetutamente che la scelta, fatta nell’autunno dello scorso anno, di prolungare verso Nord l’ex Corridoio 1 da Berlino fino ad Helsinki e di accorciarlo verso Sud – eliminando o, quantomeno, rinviando a tempo indeterminato la tratta NA-PA – rappresentava una vittoria per Siim Kallas, il Commissario europeo ai Trasporti. Non perché fosse “cattivo” o ce l’avesse con Calabresi e Siciliani, quanto perché il suo Paese, l’Estonia, poteva trarre grandi vantaggi dal vedere arrivare un importantissimo asse trasportistico a un passo dai suoi confini.
Era quella una modifica che rendeva un grande favore anche a Germania, Olanda e Belgio, in quanto allontanava dal cuore d’Europa i porti meglio piazzati nella durissima gara per la captazione dei giganteschi flussi commerciali che attraversano il Mediterraneo. Prolungando il predominio dei grandi scali del Northern belt dove, ogni anno, sbarcano centinaia di miliardi di euro di merci destinate all’Europa e provenienti dall’Estremo Oriente, dal continente africano e dai porti del Mar Nero.
Dopo essere passate a un tiro di schioppo dalla Sicilia.
Non è necessario essere esperti geografi o provetti economisti per sapere quanto incida il settore della Logistica integrata connesso ai porti di Rotterdam (Olanda), Anversa (Belgio), Amburgo e Brema (Germania) nell’economia complessiva di quei Paesi. Basta rifarsi ai tanti studi esistenti: nella poderosa macchina produttiva tedesca – anche per questo, pressoché indenne dall’attuale crisi -, la Logistica rappresenta il terzo datore di lavoro, con oltre 2,5 milioni di addetti. E fornisce materie prime e semilavorati a condizioni vantaggiose (data la vicinanza con i porti di sbarco) alla sua formidabile industria manifatturiera. In Paesi più piccoli, come Olanda e Belgio, riveste un peso percentualmente ancora maggiore. In quei mesi, si parlò di un accordo trasversale tra i pugliesi Vendola, Fitto ed Emiliano, uniti per portare preziosi benefici alla loro regione.
Chi allora frequentava le aule sorde e grigie dei Parlamenti avrebbe avuto modo di verificare che il partito più impegnato nella tutela degli interessi pugliesi, a danno di quelli siciliani, calabresi e lucani era il PD.
Ma né i deputati eletti nell’estremo Sud, né i giornali là pubblicati si premurarono di far sapere alla gente quel che stava accadendo e perché.
Per esempio, nella mozione del 18 Novembre 2011 – sottoscritta da un nutrito gruppo di deputati del centrosinistra, compresi alcuni siciliani che, senza la minima perplessità, firmarono sia l’appello a favore della NA-BA-Malta che quello per la NA-PA -, si chiedeva che il Governo italiano si impegnasse per evitare che le modifiche proposte escludessero “dai grandi corridoi alcune aree quali la parte della dorsale adriatica delle regioni Marche Abruzzo, Molise e Puglia comprendente i porti di Ancona, Bari e Brindisi, con l’interconnessione attraverso Taranto agli altri corridoi europei … ”.
Sull’importanza dell’A/C ferroviaria sulla NA-PA per l’estremo Sud,nemmeno una parola.
Il solo Scopelliti protestò energicamente, mentre Raffaele Lombardo – probabilmente condizionato dalla nuova maggioranza che lo tenevano in precario equilibrio sulla poltrona di Palazzo d’Orleans – si limitò ad abbozzare qualche timido balbettio.
Capiamoci bene, nessuno vuole impedire interventi di tipo lobbistico – all’ordine del giorno in ambito europeo – a favore di questa o quella area geografica, ma se chiedo che una nuova opera divenga prioritaria, contribuisco a posporne o cancellarne un’altra. E i nostri prodi politici lo sanno bene: sostenere che la NA-BA-Malta è solo un’aggiunta alla NA-PA è pura ipocrisia. Chi chiede il collegamento verso Est non può non sapere che ciò indebolirà la possibilità che venga realizzato quello verso Sud, per altro, molto più importante nell’economia complessiva del Paese.
Anche il Ponte giocò un ruolo in questa grande partita: il PD di Bersani e Genovese non lo vuole, chissà perché. Ricordate gli urli di gioia che seguirono la deviazione dell’ex Corridoio 1 verso Bari? Si disse che il Ponte sullo Stretto era stato finalmente definanziato. A fronte di questo “trionfo della sinistra proletaria” (mi pare che l’espressione fosse proprio di Francantonio), poco contava che il terminale del nuovo asse Nord-Sud diventasse Malta e non Gioia Tauro (o Augusta). E che i finanziamenti europei e quelli del CIPE si sarebbero indirizzati verso l’opera che l’Europa considerava prioritaria.
Come, infatti, è puntualmente avvenuto.
Ecco cosa intendo dire quando affermo che spesso le grandi scelte derivano da un coacervo di grandi progetti, che portano benefici a interi Paesi (l’avvicinamento dell’asse Helsinki-Malta alle Repubbliche baltiche e il prolungamento del predominio dei porti tedeschi, olandesi e belgi) e di piccoli interessi di bottega di dimensioni meno che provinciali (la convergenza tra pieddini pugliesi e messinesi).
Con il piccolo dettaglio che ciò ha spezzato le residue speranze di sviluppo di qualche generazione di Siciliani e Calabresi e ha fortemente danneggiato l’intero Paese.
Bersani, Letta, Boccia, Genovese & C. non possono non sapere che, ai fini trasportistici, rinviare a tempo indeterminato il collegamento ferroviario A/C tra il cuore d’Europa e l’estremo Sud d’Italia si tramuta nel rinunziare a battere un rigore (Augusta-Messina-Napoli) per tirare una punizione di seconda da centrocampo (Malta-Bari-Napoli). Significa perdere l’ennesima partita nella feroce competizione per la divisione della ricca torta della Logistica integrata. Significa far perdere migliaia di opportunità di lavoro ai giovani meridionali. (Giovanni Mollica)

13 commenti

  1. L’analisi PARTIGIANA di Giovanni Mollica fa a pugni con le responsabilità, storiche e attuali, cui debitare la carenza di infrastrutture adeguate per il decollo economico della Sicilia. Se è onesto intellettualmente, Mollica dovrebbe dividere in parti uguali tra il PARTITO DEMOCRATICO e SILVIO BERLUSCONI( popolo della libertà),due facce della stessa medaglia,l’incapacità di governare il sistema dei trasporti nel meridione d’Italia. E’ un brutto segnale se un giornalista si schiera così palesamente contro una sola parte politica, questo lo possono fare i cittadini, la stampa è per definizione un cane che morde le caviglie a tutto il potere politico, e non solo a una sua parte. Invito Mollica a rimediare scrivendo delle responsabilità dell’altra faccia della medaglia.

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  2. Ma una testata, seppur online come questa, non dovrebbe essere un po’ piu’ “super partes”?
    Un articolo che espressamente dice di non votare un determinato partito mi sembra proprio fuori luogo e tipico di quelle testate schierate.
    Perche’ tutti gli altri partiti si preoccupano o si sono mai preoccupati del sud?
    Ma fatemi il favore!

    E per la precisione io non voto ne’ ho mai votato per il PD, ma puntare il dito solo sul PD mi sembra una presa per i fondelli ai lettori.

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  3. Caro/a mariedit, siamo alle solite: la colpa è in parti eguali di tutti e, quindi, di nessuno. Anzi, cerchiamo di parlare male di tutti, così nessuno si offende ed evitiamo di inimicarci i potenti. La deviazione della parte Sud dell’ex Corridoio 1 è stata appoggiata in sede europea dal centrosinistra. Punto. E questo causa un danno tremendo all’estremo Sud. Punto. Berlusconi sarà anche il peggiore Premier del mondo ma con questa cosa non c’entra nulla. Tante altre volte ho scritto sui danni causati dal centrodestra, oggi dico la mia sugli altri. Questo buonismo alla messinese secondo il quale si deve parlare male genericamente di tutti e mai riferirsi a fatti specifici mi ha proprio stufato. Scrivere che il Sud si trova nelle attuali condizioni per colpa di tutti equivale a parlare di nulla.

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  4. Ma perché mai una testata (soprattutto on-line) dovrebbe essere super partes? La Democrazia si nutre della conoscenza dei fatti e del confronto delle opinioni. Se un partito causa un danno al territorio nel quale vivo, ho tutto il diritto di usare l’unica arma che la democrazia liberale concede al cittadino: non votarlo. E fare sapere perché. Che mondo sarebbe quello che lei invoca? Tutti allineati e coperti, timorosi di esprimere critiche, mai schierati, altro che esercizio della Democrazia! Tempostretto ha ospitato le opinioni di tutti, purché motivate e nei limiti della buona educazione. Dovrebbe smettere? Certo, ci sono tanti quotidiani (on-line o cartacei) che non avrebbero ospitato un pezzo come questo, ma ciò – a mio parere – va a onore di Tempostretto. La prego, non mi convinca che i Messinesi vogliono leggere solo quesi tipi di quotidiani.

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  5. Caro Signor Mollica ma lei si rilegge dopo aver scritto tutte queste idiozie ?!!! Ma si rende conto chi ha governato in tutti questi anni la Sicilia, chi aveva un parlamento regionale praticamente ad un solo colore?!!! Ma ci dica i fas li ha rubati Silvio , per Alitalia e quote latte, oppure i puffi che sono entrati di nascosto a casa di Tremonti? Per favore si faccia un bel bagno nello Ionio, così l’acqua fredda forse le potrebbe far bene alle sue idee.

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  6. Ps:
    La frase più significativa l’ho letta l’altro giorno nei commenti de ilGiornale.it, diceva più o meno:
    “voglio che Berlusconi torni per finire quello che aveva lasciato in sospeso: far fallire il paese”.

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  7. “Super partes” significa neutrali ed e’ naturale che sia cosi’, e mi stupisco che lei non sia d’accordo!
    Poi neutrali non significa non esprimere critiche anche dure contro una parte politica (meglio sarebbe contro piu’), e questo nessuno lo contesta.
    Il fatto di intitolare direttamente l’articolo come fatto in precedenza (adesso e’ cambiato e non lo ricordo piu’ mi sembra fosse: “una buona ragione per non votare PD”) e’ una scelta palesemente sbagliata a mio modo di vedere che lascia intendere una sorta di schieramento.
    Ad ogni modo vedo che, nonostante le sue precisazioni in risposta al mio commento, in qualche modo le mie obiezioni sono state colte ed il titolo e’ stato cambiato.

    Non cambiera’ molto la sostanza, ma anche la forma certe volte ha la sua importanza.

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  8. “Quando il giusto indica il cielo lo stolto osserva il dito”… è scritto nei brani di saggezza ebraica in uno dei libri sacri degli ebrei. Mi sembra che il ragionamento calzi a pennello: invece di capire l’abominio, il disastro economico in cui un certo tipo di politica affaristica ha fatto precipitare questa città, si parla di partitocrazia.
    Genovese è nel PD, ma non è del PD, è di passaggio, è un caso, ha riempito uno spazio vuoto. Genovese è del partito di se medesimo. E’ facile fare soldi quando sei l’unico a gestire il traffico gommato nello stretto e passano sulle tue navi 12.000.000 di mezzi all’anno. E le ferrovie chiudono, e l’aereoporto di Reggio non ha neppure un servizio diretto di aliscafi su Messina. Ma ci si chiede perchè questa è una città morta che ha cominciato a morire con l’attraversamento privato nello stretto dove due famiglie hanno il monopolio politico, economico e finanziario? E gli interressi nel PRG? Ma quale PD e PD ….

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  9. Veramente il paese sta fallendo con Monti, Bersani, Casini, Alfano etc. lo spread è a 500 punti e i voti di Berlusconi stanno andando a Grillo …. Napolitano si “inalbera” perchè i pm di Palermo, infischiandosene della costituzione, lo intercettano …. ma almeno Repubblica non pubblica i dialoghi con Mancino ….
    La Grecia, la Spagna, l’Irlanda, il Portogallo, tutti falliti per colpa di Berlusconi? E la Francia è in crisi per il matrimonio di Sarkò con Carlà o gli Stati Uniti per i pompini di Clinton? o la Russia per le ballerine di Putin?
    Il mio giudizio morale verso Berlusconi è pessimo, ma che Antonio Sai dica che il paese fallisca per Berlusconi malgrado quello che sta succedendo e le politiche recessive e autolesioniste di Monti, prima di essere falso è semplicemente ridicolo …. Siamo liberi di odiare chi vogliamo ma almeno non dire troppe fesserie …

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  10. Questa mancata informazione non è una novità. Da anni denunciamo la mancata informazione verso i cittadini che subiscono notizie di tutt’altra importanza culturale. Ma è proprio la cultura che manca alla base di una società, vittima di inottemperanza informativa di sviluppo. Solo negli ultimi mesi abbiamo bandito oltre 40 link della C.E. per uno sviluppo economico che i nostri amministratori si rifiutavano di bandire perchè ritenuti poco interessanti o perchè scostavano l’interesse e la continuità di un progetto studiato a tavolino dai big della politica messinese. Perciò, non abbiamo scoperto l’acqua calda ma ci auto definiamo incapaci di reazione. Oltre le parole e le scritte, niente fatti. Inoltre trovo spesso articoli su “progetti Strategici” cui gli strumenti a disposizione non trovano riscontro con la preparazione dei nostri amministratori e perciò ritenuto infattibile vista l’inadeguatezza di percezione professionale. Provate a trovare uno studio nominato da qualche amministratore e vediamo se il progetto strategico non diventa fattibile, ma con le giuste ripartizioni.

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  11. Caro Mollica ti do’ ragione!!!
    La colpa non può e non deve essere ripartita in parti uguali!!!
    Se non erro però in quel dato momento storico al governo del Paese c’era un certo berlusconi(si, proprio quello che diceva che la crisi era solo un’invenzione dei media…)e per quanta colpa (o “responsabilità”…fai tu…)si possa dare al PD(che per inciso: non ho MAI votato e che non voterò MAI), chi detiene la governance del Paese ha certamente e comunque maggiori responsabilità di chi sta all’opposizione, oppure pur di “assolvere” l’inassolvibile sovvertiamo i dettami costituzionali?
    In ultimo,Tempostretto fa benissimo ad ospitare nelle sue pagine opinioni diverse e divergenti ma queste dovrebbero essere sempre e comunque equidistanti (che non significa equiassolti o equicolpevoli)per dare al lettore una visione il più possibile corretta e non “inclinata” in un verso o nell’altro.

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  12. Caro Mollica,questa classe politica,che ha governato dai banchi della maggioranza e dell’opposizione,deve essere spazzata via. L’opinione pubblica che si è formata in tanti anni,commentando e leggendo TempoStretto, ha una missione rivoluzionaria,essere spietata con TUTTI lor signori e favorire il nuovo politico anche se sconosciuto. Tutto è meglio di questa agonia politica che distrugge le speranze dei siciliani.E’ venuto il momento di proposte forti, come quella di restituire l’AUTONOMIA SICILIANA, non ne siamo stati degni, oppure chiedere l’INDIPENDENZA, non possiamo continuare a danneggiare le regioni che producono ricchezza per tutti.

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  13. leggendo alcune recenzioni mi sembra che siamo alle solite, ognuno tira l’acqua verso il proprio mulino. spero che le prossime elezioni spazzino via i comandandi e la pleble che le sta attorno, facendo vincere Grillo anche se parte senza alcun progetto politico e con persone che non si conoscono.

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