Taormina. Gestione e fruizione parcheggio "Madonnina", i sindacati chiedono l'intervento del Prefetto

Taormina. Gestione e fruizione parcheggio “Madonnina”, i sindacati chiedono l’intervento del Prefetto

c. casp.

Taormina. Gestione e fruizione parcheggio “Madonnina”, i sindacati chiedono l’intervento del Prefetto

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mercoledì 13 Aprile 2016 - 06:27

L’area è concessa in gestione all’Asm ma “viene abitualmente utilizzata da ditte private per parcheggiare gli autobus turistici contravvenendo ai divieti vigenti e, pare, senza che le autorità competenti intervengano". Disattese le richieste di un incontro

Le organizzazioni sindacali hanno scritto al prefetto di Messina, Stefano Trotta, per richiamare l’attenzione sulla situazione che interessa la gestione e la fruizione del “piazzale della Madonnina” nel territorio di Taormina. Il documento, firmato da Cgil, Cisl, Cisal, Uil e Ugl, è stato inviato per conoscenza al sindaco della città turistica, Eligio Giardina, all’assessore alle Partecipate, al presidente del Consiglio ed ai consiglieri e al liquidatore dell’Asm taorminese. “Secondo l’ordinanza in vigore dal 31 agosto del 2011 firmata dal sindaco pro tempore, Mauro Passalacqua – scrivono i sindacati – l’area è concessa in gestione all’Azienda servizi municipalizzati, identificata con apposita segnaletica verticale, da utilizzare in caso di posti di bus esauriti all’interno dei parcheggi Lumbi e Porta Catania, a cui è stata demandata anche la riscossione del ticket per conto del Comune, riservando inoltre la possibilità di utilizzo per servizi di transfert dei gruppi turistici dopo che gli stessi abbiano effettuato esclusivamente operazioni di carico e scarico previo pagamento del ticket comunale”.

Nel documento viene evidenziato che “allo stato attuale l’area in oggetto viene abitualmente utilizzata da ditte private per parcheggiare gli autobus turistici contravvenendo ai divieti vigenti e, pare, senza che le autorità competenti intervengano come stabilito dalla predetta ordinanza. Il fatto che le ditte si servano dell’area come parcheggio è testimoniata dal fatto che nelle occasioni in cui l’Asm ha disponibilità di personale per riscuotere il ticket comunale, le stesse si fanno carico di versare agli operatori Asm la somma corrispondente al ticket sugli autobus in sosta, mentre non ci è dato sapere se effettivamente vengano elevati i verbali per divieto di sosta come indicato dai cartelli”.

La situazione è stata segnalata più volte con iverse note in cui si riferiva la presenza quotidiana di numerosi bus a tutte le ore del giorno “dimostrabile anche con la relativa documentazione fotografica in nostro possesso, arrecando quindi un notevole danno economico alle casse comunali ed un presunto mancato introito per quelle aziendali”. Le segnalazioni e le richieste di incontro inoltrate alle Autorità locali con il 6 novembre 2015, il 4 febbraio 2016 e il 22 marzo scorso “non sono state però fino ad oggi prese in considerazione né con una convocazione né tantomeno con una risposta verbale e scritta, pertanto, si ritiene necessario interessare della vicenda il prefetto – rimarcano i sindacati – affinché vengano ristabiliti criteri e procedure, che nel rispetto della legalità evitino di creare uno stato emergenziale tra i dipendenti fortemente preoccupati per il perdurare della situazione”.

Al rappresentante del Governo viene altresì ricordato che “l’Azienda si trova in stato di liquidazione dal 9 settembre 2011 ed il fatto che spesso i silos gestiti dalla stessa risultano vuoti a fronte dei numerosi autobus posteggiati nel piazzale, questo è causa di un mancato introito che quantificato in almeno 60 euro per la sosta di ogni bus per l’Azienda e di 40 euro per il ticket comunale, che andrebbe a confluire nelle casse comunali, costituisce un corposo “Mancato Incasso” nuocendo di fatto ai bilanci di entrambi gli Enti. E’ altresì necessario citare come anche il Comune versi in una situazione di pre-dissesto e la mancato rispetto dell’ordinanza potrebbe ipotizzare anche un presunto danno erariale”. Infine i sindacati “si interrogano sul futuro dell’Azienda, legato indissolubilmente alle sorti del Comune di Taormina e ritengono che il protrarsi di questa vicenda possa procurare ingenti danni di carattere economico e penalizzare di fatto i livelli occupazionale, con evidenti ricadute sulle famiglie e sull’indotto”.

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