La valutazione di Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari: 9 ospedali italiani ottengono un punteggio alto, 32 medio, 12 basso
1) Cure al Pronto soccorso entro 8 ore; 2) Tempi di attesa (ad esempio per gli interventi chirurgici); 3) Pochi ricoveri inappropriati; 4) Rapporto medici e infermieri adeguato per posti letto; 5) Esami diagnostici con apparecchiature non obsolete (non più di 10 anni); 6) Conti in ordine.
Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari, ha valutato 53 ospedali pubblici, relativamente alle prestazioni erogate nel 2021, sulla base di questi indicatori: 9 hanno ottenuto un punteggio alto, 32 medio, 12 basso.
Tra i nove migliori, sei sono universitari: Siena, Careggi di Firenze, Pisa, Padova, Verona e Sant’Orsola di Bologna; gli altri tre: Cuneo, Pesaro, Umberto I di Torino.
Tra i dodici peggiori, gli universitari sono quattro: Salerno, Catanzaro, Vanvitelli di Napoli e Umberto I di Roma; gli altri otto: Cosenza, Benevento, Caserta, Villa Sofia Cervello di Palermo, Civico Di Cristina di Palermo, Cannizzaro di Catania, San Giovanni Addolorata di Roma, San Camillo Forlanini di Roma.
Due ospedali di Messina, Policlinico e Papardo, rientrano nella fascia intermedia (pezzo a parte per i dettagli).