Un tavolo tecnico operativo entro un mese per salvare le Spiagge Nere di Vulcano

Un tavolo tecnico operativo entro un mese per salvare le Spiagge Nere di Vulcano

Giovanni Passalacqua

Un tavolo tecnico operativo entro un mese per salvare le Spiagge Nere di Vulcano

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martedì 22 Luglio 2014 - 17:09

La promessa dell'assessore all'ambiente, Mariarita Sgarlata, segue il sopralluogo sull'isola del responsabile provinciale del Megafono, Massimo Finocchiaro, che ha ribadito a Crocetta la gravità del problema.

Un sopralluogo da parte del responsabile del Megafono di Messina, Massimo Finocchiaro. E’ questa l’ultima speranza per le spiagge nere di Vulcano, ormai prossime ad essere inghiottite dal mare. Il responsabile ha incontrato domenica l’esperto del sindaco di Lipari, Alessandro La Cava, per verificare la gravità della situazione.

E proprio in seguito all’incontro l’assessore all’ambiente, Mariarita Sgarlata, ha fissato la data per un primo sopralluogo tecnico, previsto tra il 17 e il 18 agosto. Tempi brevi, che tuttavia potrebbero non bastare. Nel giugno scorso l’ex assessore all’ambiente, Mariella Lo Bello, era già stata in visita nell’isola eoliana, e aveva promesso interventi rapidi e concreti; ma da allora è trascorso un anno, in cui i marosi – moti ondosi del mare molto intensi – hanno eroso gran parte della battigia. A denunciare le gravi conseguenze dell’immobilismo delle istituzioni è stato il gruppo “Salviamo le Spiagge Nere di Vulcano, con in testa il suo fondatore, Giuseppe Muscarà. Una voce che, nonostante i richiami dei media e i tentativi di instaurare un dialogo con l’assessorato, è rimasta inascoltata. Fino a domenica mattina, quando Finocchiaro ha ribadito il problema al presidente Crocetta. L’esperto La Cava ha annunciato che chiederà all’amministrazione di essere presente al sopralluogo e di essere parte attiva nel tavolo tecnico operativo, che l’assessore ha promesso per risolvere la situazione, al fine di contrastare ulteriori immobilismi. I responsabili del Megafono a Messina, Finocchiaro e La Face, hanno dato la loro disponibilità per coadiuvare il lavoro dell’assessorato.

Moderata soddisfazione viene espressa da Muscarà: “Se l’assessorato ha deciso di muoversi, benvenga. Il problema nasce da alcune opere realizzate sulle spiagge che, unite alla distruzione della posidonia – un genere di piante acquatiche –, hanno alterato l’equilibrio dinamico della linea di costa. Si sono formate, in altri punti dell’isola, delle enormi dune di sabbia vulcanica; basterebbe un ripascimento ogni 5/6 anni, che impiegherebbe risorse minime. Tuttavia, queste dune si trovano in spazi privati, pur appartenendo – innegabilmente – alle nostre spiagge. Inoltre, ci sono altri problemi di natura burocratica. E’ necessaria la volontà politica di affrontare la situazione. Noi speriamo che questa sia la volta buona”.

Lunedì il gruppo consiliare “Vento Eoliano” ha presentato una lettera in cui si chiedevano chiarimenti sugli esiti delle azioni avviate, in particolare sui progetti e sui costi. I promotori della richiesta, Francesco Rizzo e Annarita Gugliotta, hanno evidenziato la campagna di sensibilizzazione svolta dal gruppo “Salviamo le Spiagge Nere di Vulcano”, sottolineandone i tentativi di coinvolgere le istituzioni, a cominciare dal sindaco del comune di Lipari, Marco Giorgianni.

Resta da verificare se non sia ormai troppo tardi per questi luoghi suggestivi, simbolo delle Eolie, meta di reali e personaggi famosi, patrimonio dell’UNESCO.

Giovanni Passalacqua

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