Tares. La minoranza: "Bolletta raddoppiata, bocciate tutte le nostre proposte"

Tares. La minoranza: “Bolletta raddoppiata, bocciate tutte le nostre proposte”

Tares. La minoranza: “Bolletta raddoppiata, bocciate tutte le nostre proposte”

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sabato 16 Novembre 2013 - 10:35

Dai consiglieri di minoranza di Pagliara, Santi Di Bella, Carmela Scarcella, Francesco Laganà e Loredana Spadaro riceviamo e pubblichiamo

Ieri, venerdì 15 novembre si è tenuto a Pagliara il consiglio comunale, convocato in via urgente, per discutere dell’approvazione delle tariffe Tarsu per l’anno in corso. Dal gruppo di minoranza riceviamo e pubblichiamo:

“Il Consiglio è stato convocato in seduta Straordinaria ed urgente per venerdì 15 novembre 2013 per la trattazione di due argomenti molto attuali e di grande importanza per tutti:
1) Approvazione regolamento comunale Tares
2) Approvazione tariffe Tares per l’anno 2013.

Iniziamo col dire che già la convocazione in seduta straordinaria ed urgente per la trattazione di due punti così importanti ci ha lasciato molto, molto sorpresi, in quanto, come tra l’altro specificato dallo Statuto Comunale, quando si tratta di approvazione di regolamenti bisogna convocare il civico consesso in seduta ordinaria mettendo gli atti a disposizione dei consiglieri comunali almeno 5 giorni prima. Questo perché, come è facilmente intuibile, ciascun consigliere può proporre emendamenti e modifiche che chiaramente richiedono dei tempi tecnici inevitabili. Sia chiaro, funziona così ovunque. Ovunque, ma non a Pagliara!
A questo bisogna aggiungere anche il fatto che, nell’unico giorno in cui era possibile ottenere dagli uffici tutte le informazioni utili per l’espletamento del normalissimo mandato dei consiglieri comunali, la dipendente Responsabile dell’Area Amministrativa del Comune di Pagliara(che guarda caso è la moglie del Sindaco Prestipino, ma questa è una banalissima coincidenza…), non ha voluto fornire copia degli atti ai consiglieri, adducendo come scusa il fatto che il Segretario Comunale non avesse lasciato disposizioni in merito. Credete voi che per un argomento così importante, dove si rendono necessari studi e valutazioni per il calcolo delle tariffe e degli eventuali emendamenti possa essere sufficiente una semplice visione? Noi diciamo no! Fortunatamente, però, la tecnologia è corsa in nostro aiuto e fotografando gli atti, pagina per pagina, siamo riusciti ad ottenere le informazioni dovute. Noi della minoranza, abbiamo dapprima proposto l’applicazione delle stesse tariffe applicate nell’ultimo anno per il ruolo Tarsu, così come previsto dalla legge 124 del 2013.

La nostra proposta è stata meccanicamente respinta e quindi, con grande spirito costruttivo e propositivo, abbiamo presentato ben 8 emendamenti al regolamento comunale della Tares, al fine di agevolare, tra le altre, le fasce più deboli, le famiglie con reddito più basso, le persone anziane. C’è da dire, che con l’approvazione delle nuove tariffe, i cittadini di Pagliara si vedranno recapitare delle “bollette” nel migliore dei casi più che raddoppiate, che rappresenteranno un vero e proprio salasso per tutti.
Indovinate come sono stati accolti gli emendamenti? La risposta è troppo semplice: respinti, meccanicamente respinti! Non c’è stato un solo consigliere della maggioranza, uno, che abbia provato ad ascoltare le nostre proposte, o a farne di nuove. Tutto era già preconfezionato ed incartato come un vero e proprio regalo natalizio anticipato per tutti i nostri concittadini. Nessun consigliere si è minimamente preoccupato delle famiglie numerose, né delle persone anziane che vivono da sole con una misera pensione, né tanto meno di chi ha in famiglia una persona invalida o delle famiglie a basso reddito. Per loro, tutti devono pagare, tanto e subito! Non c’è stato un solo comune, in provincia di Messina, in Sicilia, in Italia, dove non si è pensato di agevolare almeno le fasce deboli. Pagliara, ancora una volta, l’ennesima, è riuscita a distinguersi. Complimenti!

L’ultima amara riflessione sta nel fatto che, la flebile motivazione addotta come scusa per bocciare gli emendamenti, consisteva nel fatto che, approvandoli si sarebbero registrate delle minori entrate nelle casse comunali. Il “minor gettito”, esagerando, si sarebbe aggirato intorno ai 10-15 mila euro. Pagliara non può disporre di 15 mila euro per agevolare i cittadini più bisognosi e le fasce più deboli, ma può permettersi di spenderne molti, molti di più, per esperti e consulenti vari. Questo, però, è un altro capitolo, che racconteremo presto, molto presto”.

Un commento

  1. KIEDATELA A CAPONE LA TARES

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