Crocè: “Se Ricevuto fa lo Stregatto, noi non siamo Alice nel Paese delle Meraviglie”

Crocè: “Se Ricevuto fa lo Stregatto, noi non siamo Alice nel Paese delle Meraviglie”

Crocè: “Se Ricevuto fa lo Stregatto, noi non siamo Alice nel Paese delle Meraviglie”

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giovedì 21 Febbraio 2013 - 10:32

Secondo la Funzione Pubblica della Cgil, contrariamente a quanto affermato dal presidente della Provincia, la situazione è gravissima e l’ente è sull’orlo del baratro. Le risultanze dell’incontro tra Ricevuto e le organizzazioni sindacali

La vicenda non è nuova. Dopo l’incontro tra le parti, il presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, parla di “reciproca disponibilità al dialogo costante” e di “condivisione unanime sull’impostazione data dall’Amministrazione”, mentre le organizzazioni sindacali, Fp Cgil in testa, parlano di “situazione gravissima ed ente sull’orlo del baratro”.

Ed anche quando il sindacato riconosce la disponibilità al dialogo, lo fa in modo sferzante: “Meglio tardi che mai – dichiara la segretaria Fp Cgil, Clara Crocé -. Finalmente il presidente Ricevuto si è svegliato dal lungo sonno e con il sorriso da “Stregatto”si è presentato alle organizzazioni sindacali e ai dipendenti che nel frattempo avevano invaso i corridoi di palazzo dei Leoni per protestare contro i tagli alle retribuzioni”.

La direttiva sulle misure correttive di contenimento della spesa è fortemente contestata dalla Fp Cgil in quanto “penalizza i dipendenti e i precari della provincia e taglia i servizi. Nelle casse provinciali, nel 2013 – spiega la Crocé – arriveranno soltanto 5 milioni 736mila euro contro i 29 milioni 180mila euro trasferiti nel 2010, i 22 milioni e mezzo del 2011 e i quasi 11 milioni del 2012. Così sono a rischio il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e i servizi da rendere ai cittadini”.

“Ci chiediamo cosa abbia fatto in questi anni il presidente per porre rimedio a tale situazione e i motivi per i quali non abbia già nel 2011, aperto il confronto con le organizzazioni sindacali – continua Clara Crocè -. Adesso che i buoi sono scappati, il presidente vuole chiudere la stalla e invoca la condivisione e il dialogo. Non siamo disponibili a condividere un percorso che vede penalizzati i dipendenti provinciali, i precari e i servizi. Come non possono essere condivisi gli annunciati tagli ai servizi essenziali quali il trasporto e l’assistenza igienico sanitaria dei disabili nelle scuole superiori”.

Per la Fp Cgil occorre partire dall’alto: “Chiediamo subito un piano per ridurre i costi della politica e le spese superflue. Riteniamo necessario entrare nei minimi particolari e conoscere ogni dettaglio. Siamo convinti che si possono stanare gli sprechi, gli sperperi ed intercettare ulteriori voci che possono rappresentare risparmi, senza comprimere i salari dei lavoratori, che già percepiscono redditi bassi, e salvaguardando tutti i posti di lavoro. Non si può generalizzare e mettere tutto nello stesso calderone della voce spesa per il personale”.

“La gravità della situazione della Provincia non può essere affrontata in modo approssimativo o con i soliti colpi di teatro da parte del presidente – conclude Clara Crocè -. Se ama comportarsi come lo “Stregatto” noi non ci chiamiamo certamente Alice e non veniamo dal paese delle meraviglie”.

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