Per il bilancio ecco il commissario ad acta: prossima scadenza il 29 ottobre

Per il bilancio ecco il commissario ad acta: prossima scadenza il 29 ottobre

Per il bilancio ecco il commissario ad acta: prossima scadenza il 29 ottobre

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venerdì 23 Settembre 2011 - 13:53

Si è insediato stamattina su “mandato” dell’assessore regionale Chinnici. Ultimatum al consiglio comunale: l’atto va votato entro 30 giorni dalla prima seduta utile, che è il 29 settembre

Era nell’aria, un passaggio pressochè inevitabile. L’assessore regionale alle Autonomie locali Caterina Chinnici ha inviato a Messina il commissario ad acta per l’approvazione del bilancio di previsione. Bilancio che è ancora fermo tra le “sabbie mobili” della commissione Bilancio, che ne sta spulciando tutti i numeri dopo il parere favorevole ma con molti “ma” dei revisori dei conti (LEGGI QUI). Al Comune si è insediato stamattina il funzionario del dipartimento regionale delle Autonomie locali, Domenico Mastrolembo Ventura ed ha già dato un ultimatum al consiglio comunale, come da decreto della Chinnici: il bilancio dovrà essere votato entro «un termine di 30 giorni, decorrente dalla data di prima adunanza utile». La prima adunanza utile è quella già convocata per il 29 settembre prossimo, dopo l’approvazione di ieri del Piano triennale opere pubbliche. Da quella data scatteranno i 30 giorni, quindi l’ultimo, improrogabile termine è il 29 ottobre.

Tardi. Molto tardi. Perché si può dire ciò che si vuole, si possono trovare tutte le spiegazioni del caso, ma è veramente assurdo votare quasi a novembre un atto che servirebbe a prevedere le entrate e le uscite dell’anno che sta per finire. Giova ricordare i passaggi di una legge fin troppo elastica. Il Testo unico degli enti locali, infatti, fissa al 31 dicembre il termine ultimo dei bilanci di previsione per l’anno successivo. Quindi, secondo legge, il termine era scaduto la notte di San Silvestro di un anno fa. Poi, su decreto ministeriale, la data è stata differita al 31 marzo 2011. Ok, ci siamo, qualche mese, cosa volete che sia. Ma non è bastato. Il 16 marzo, però, nonostante le circolari assessoriali che invitavano gli enti locali a darsi una mossa, l’ennesima “pezza” dal Ministero: nuova proroga al 30 giugno 2011. Ma non è bastato nemmeno questo. Proprio il 30 giugno, l’ultimo decreto: i termini vengono differiti al 31 agosto. Un margine abbastanza ampio, che però al Comune di Messina, così come a tanti altri comuni italiani, non è stato sufficiente. Così ecco l’arrivo del commissario ad acta. Stavolta, però, non ci saranno altre proroghe. «L’infruttuosa decorrenza del termine assegnato – dice la legge e ha ricordato la Chinnici – comporterà l’azione sostitutiva del commissario ed il conseguimento avvio delle procedure relative all’applicazione delle sanzioni della sospensione del Consiglio e del successivo scioglimento». Uomo, anzi, consiglio comunale avvisato…

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