Il patto di stabilità 2012 è “salvo”: rispettati i vincoli

Il patto di stabilità 2012 è “salvo”: rispettati i vincoli

Danila La Torre

Il patto di stabilità 2012 è “salvo”: rispettati i vincoli

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giovedì 31 Gennaio 2013 - 22:40

L’attività di monitoraggio si è conclusa positivamente e la documentazione è già stata inviata a Roma. Una ventina di dipendenti Atm potrebbero andare a rimpolpare la dotazione organica dell’Amam, che chiede più personale

Da Comune inadempiente a Comune “virtuoso”: dopo lo sforamento consumatosi nel 2011, Palazzo Zanca è riuscito a rispettare il patto di stabilità 2012. A darne comunicazione è il ragioniere generale Ferdinando Coglitore, che ha concluso nei tempi previsti dalla normativa vigente l’attività di monitoraggio e ha già trasmesso tutta la documentazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ci sarà tempo sino al 31 marzo per apportare eventuali modifiche, ma aver rispettato i vincoli imposti dalla legge è già un gran risultato per un Comune in sofferenza qual è quello di Messina, che sta lottando per uscire definitivamente dal guado del dissesto.

«Abbiamo rispettato il patto di stabilità interno, nonostante non siano ancora arrivati i fondi promessi dalla Regione» è il commento soddisfatto del dirigente dell’area economica, che all’arrivo di quelle somme continua a credere poco: «La norma approvata dalla Regione – spiega il ragioniere generale – parla di sforamento del patto si stabilità nel biennio 2010- 2011 e noi lo abbiamo sforato soltanto nel 2011, per cui -secondo me – non rientriamo tra i Comuni che possono beneficiare di quei fondi».

A contraddire Coglitore ci sono però le rassicurazioni dell’assessore regionale al bilancio Luca Bianchi e c’ è soprattutto il decreto regionale pubblicato pochi giorni fa (vedi correlato), in virtù del quale gli enti che possono accedere al salva-comuni regionale sono Messina, Monreale, Belmonte Mezzagno e Caccamo. L’unica cosa che resta da definire è la ripartizione delle somme, per la quale sono tuttavia propedeutici l’approvazione del piano pluriennale di riequilibrio ed il conseguente accesso al Fondo di rotazione istituito dal Governo nazionale.

Il piano, che prevede l’aumento delle imposte locali e dei servizi a domanda individuale (vedi correlati), è stato firmato nei giorni dal commissario straordinario Luigi Croce ed è già stato inserito all'ordine del giorno del Consiglio comunale, cui spetta l’ultima parola prima che venga trasmesso al Ministero dell’Interno ed alla Corte dei Conti. L’arrivo in Aula del documento per la relativa discussione e votazione sarà preceduto da una tappa in Commissione bilancio, che tornerà a riunirsi, in seduta ordinaria, lunedì mattina. Il presidente Giuseppe Melazzo ha invitato sia i dirigenti dell’area economica Coglitore e Giovanni Di Leo, sia il reggente di Palazzo Zanca Croce .

A loro saranno chieste delucidazioni in merito al Piano di Riequilibrio Finanziario 2013-2022 ma anche al contratto di servizio con l'Amam, già iscritto all’ordine del giorno del Civico Consesso, che prevede il pagamento da parte dell’Azienda meridionale di un corrispettivo annuo pari a 15 milioni di euro, da recuperarsi con l’aumento delle tariffe per gli utenti. Sempre a proposito di Amam, a Palazzo Zanca si sta lavorando per soddisfare la richiesta della società presieduta da Alessandro Anasatasi di integrare il personale con 25 unità: il Comune sembra intenzionato ad avviare una procedura mobilità interna e nei prossimi giorni verrà pubblicato un avviso rivolto al personale comunale interno ed aperto probabilmente anche ai dipendenti dell’ Atm, che nel passaggio acquisirebbero inevitabili vantaggi economici, già per il solo fatto di non dovere attendere i trasferimenti del Comune, come avviene nel caso dell’azienda trasporti. Nei prossimi giorni si conosceranno maggiori dettagli dell’operazione , che potrebbe “sgonfiare” la dotazione organica dell’ Atm e rimpolpare quelle dell’Amam, con benefici per entrambe le società di proprietà del Comune. (Danila La Torre)

5 commenti

  1. Salvatore Vernaci 1 Febbraio 2013 09:50

    ATTENZIONE!… Ho l’impressione che ci stiamo avviando su una strada impervia e, socialmente, da non percorrere ”… Piano di Riequilibrio Finanziario 2013-2022 ma anche al contratto di servizio con l’Amam, già iscritto all’ordine del giorno del Civico Consesso, che prevede il pagamento da parte dell’Azienda meridionale di un corrispettivo annuo pari a 15 milioni di euro, DA RECUPERARSI CON L’AUMENTO DELLE TARIFFE PER GLI UTENTI. Sempre a proposito di Amam, a Palazzo Zanca si sta lavorando per… integrare il personale con 25 unità” No!, così non va! I Cittadini non possono, dopo l’aumento sconsiderato dell’IMU, dopo la nuova imposta TARES, in pagamento dal mese di luglio 2013, avere anche un aumento del costo dell’acqua. Tutti i CONSIGLIERI COMUNALI, gli aspiranti SINDACI ed i Movimenti per la CITTA’ devono prendere in considerazione la situazione della pressione fiscale per i MESSINESI: è arrivata al limite. La normativa nazionale stabilisce che la tariffa dell’acqua deve rappresentare il corrispettivo del servizio idrico integrato e che deve essere determinata in modo da coprire tutti i costi di esercizio e quelli relativi agli investimenti. Il Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici del 1996 ha definito quali sono le componenti di costo della tariffa e come devono essere determinate. Il Comune quantifica la tariffa e ne dovrebbe decidere l’articolazione tra le varie tipologie di clienti, tra le varie fasce di consumo e tra le tre componenti del servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione). La tariffa così definita dovrebbe essere applicata dall’AMAM. Giorni fa la Stampa riportava che ” L’AMAM dovrà trasferire al Comune di Messina un corrispettivo annuo, sotto forma di canone di locazione, che sarà determinato «applicando, al valore dei beni di proprietà del Comune e ceduti in comodato o locazione o leasing operativo…In pratica, il Comune si farà pagare l’AFFITTO dall’AMAM e questa, per COPRIRE I MAGGIORI COSTI, chiederà a sua volta il CONTRIBUTO DEI CITTADINI, aumentando le tariffe e gravando ulteriormente sull’economia delle famiglie messinesi”.- Oggi si legge che è allo studio il passaggio di 25 unità dall’ATM all’AMAM S.p.A. Per quanto attiene il far gravare ai Cittadini il costo della locazione degli immobili assegnati all’AMAM, a mio parere, non è possibile. Infatti, con delibera del Consiglio comunale n. 117/C del 14 dicembre 2004 è stata approvata la trasformazione dell’ Azienda Speciale AMAM in AMAM S.p.A.. Nella premessa di detta delibera è scritto che i beni appartenenti al patrimonio del Comune ed affidati per l’espletamento del servizio all’Azienda Speciale AMAM, ed in transito alla Società, non possono essere distratti dalla predetta destinazione. All’art. 11 del dispositivo della stessa delibera è espressamente sancito: “In forza della trasformazione operata con la presente deliberazione, tutti i beni mobili, immobili e mobili registrati…i contratti aventi per oggetto diritti personali di godimento e diritti reali di godimento, .già maturati e/o stipulati dall’Azienda Speciale AMAM restano INALTERATI in capo all’AMAM S.p.A.-…” Restare “inalterati” significa “ a titolo gratuito” e non in affitto. Se il Consiglio comunale, nell’approvazione del contratto di servizio, modifica la superiore disposizione consiliare, vuol dire che IMPONE ai Cittadini, con la bolletta dell’acqua, un costo che, fino ad oggi non ha pagato e che non spetterebbe pagare. Se il Comune trasferisce 25 unità dall’ATM all’AMAM S.p.A. e non si accolla l’onere dello stipendio, vuol dire che anche la somma per pagare queste 25 unità, graverà sulle bollette dell’acqua, cioè su noi Cittadini. Ma a quanto dovrà ammontare questa tariffa dell’acqua?…Se il Consiglio Comunale, passivamente, delibererà quanto sopra specificato, i Movimenti, l’Associazione Consumatori, i Cittadini Messinesi, dovranno non solo impugnare la eventuale relativa delibera, ma chiedere l’intervento del Presidente della Regione, perché violerebbe quello che è stato il suo cavallo di battaglia per la Presidenza alla Regione:” “L’acqua, diritto fondamentale dell’uomo, deve essere pubblica, prevedendo tariffe sociali con un quantitativo minimo assegnato alle fasce deboli. Il costo dell’acqua deve essere uguale in tutta la Sicilia. Finora si è creata una realtà frammentata con tariffe che sono le più alte d’Europa a fronte dei servizi più scarsi d’Europa. Se sarò Presidente mi attiverò immediatamente per questa causa”(27 ottobre 2012)

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  2. Quante sedi ha cambiato l’Amam negli ultimi decenni(con relative spese di trasferimento)? E perchè i dipendenti Atm passando all’Amam devono avere vantaggi eonomici?Vanno forse a svolgere “mansioni superiori” o a lavorare per più ore? Quanto percepiscono i dipendenti Amam (stipendio ed eventuali indennità)? Perchè non si uniformano i contratti delle partecipate, a parità di grado, mantenendo come “indennità ad personam”(riassorbibile nell’avanzamento di carriera)la differenza eccedente di cui alcuni godono? Penso che si possano fare queste cose e tante altre, prima di caricare ulteriori aumenti di tasse sulle spalle dei cittadini, per un bene primario, riguardo al quale c’è stato anche un referendum!

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  3. il dissesto sara’ solo delle famiglie di questa citta’, questi sono i risultati!!!

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  4. Aumenti incoerenti”. Il Consiglio di Stato boccia così le bollette dell’acqua, considerandole in contrasto con il quadro normativo uscito dal referendum del 12-13 giugno 2011. L’organo consultivo si è espresso in un parere reso all’Authority per l’energia, giudicando “in contrasto” col referendum il criterio della “adeguatezza della remunerazione dell’investimento” per determinare la tariffa. L’Authority dovrà tenerne conto per l’adozione del nuovo sistema.

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  5. Stiamo pagando un prezzo maggiore rispetto a quello che avremmo dovuto pagare in caso di dissesto. In quel caso però avremmo fatto piazza pulita di una classe politica di parassiti incapaci. Oggi invece stiamo qua a subire. Messina non è da dissesto? Poteva tranquillamente salvarsi? Ecco come la politica ha salvato i politici che potranno indisturbati continuare a fare danni ai contribuenti. CHE SCHIFO!!!!!!

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