S. Teresa Volley: "Niente serie A2, ma non si chiude: ripartiamo dalla B"

S. Teresa Volley: “Niente serie A2, ma non si chiude: ripartiamo dalla B”

Carmelo Caspanello

S. Teresa Volley: “Niente serie A2, ma non si chiude: ripartiamo dalla B”

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martedì 04 Luglio 2017 - 08:56

Il general manager Leo: "Riconfermati il tecnico Jimenez e il ds Caristi. E ci sono delle new entry". Intanto una cordata di ex soci e collaboratori lavora alla nascita di un altro sodalizio

S. TERESA DI RIVA. Giorni frenetici. Si tenta di salvare la pallavolo a S. Teresa, dopo la crisi che ha polverizzato la promozione in A2 femminile. Quel che resta della società approdata in seconda serie nazionale per poi rinunciarvi ha annunciato di essere al lavoro per ripartire dalla B1 o al massimo dalla B2. Ma c'è anche un'altra cordata (composta da ex soci o collaboratori) che sta tentando di mettere in piedi un nuovo sodalizio. Ed in questa direzione c'è stato già un primo incontro nei giorni scorsi in un noto locale santateresino.

PROMOZIONE, UN RICORDO GIA' LONTANO

Una sola cosa, al momento, appare certa: le immagini delle ragazze portate in trionfo a bordo di un pullman scoperto si sono sbiadite in fretta e sembrano già un lontano ricordo. Eppure dal giorno della matematica promozione in A2, il 13 aprile, non sono trascorsi nemmeno tre mesi. La corsa contro il tempo è finita giovedì scorso, quando il S. Teresa Volley ha formalmente rinunciato alla seconda serie nazionale, conquistata a coronamento di una stagione straordinaria, che ha portato la formazione siciliana anche ad un passo dalla conquista della Coppa Italia, persa in finale con il Lodi. Anni di duro lavoro per un traguardo raggiunto ma svanito sul più bello, quando i tifosi che ad ogni gara gremivano all’inverosimile il Palabucalo, riempiendolo di cori e colori (uno spettacolo nello spettacolo, unico in B1), sognavano ad occhi aperti una nuova avventura, questa volta con la A maiuscola.

PARLA IL GENERAL MANAGER LEO

Il general manager del S. Teresa Volley, Sebastiano Leo, è l’unico che al momento rilascia dichiarazioni ufficiali. In tanti sono andati via. Sulla rinuncia pesa la delicata situazione economica della società. “Abbiamo finito lo scorso campionato – esordisce – con circa 80mila euro da ripianare. Mi sono assunto la responsabilità di far fronte a questa delicata situazione”. L’avventura finisce qui? Sebastiano Leo è convinto di no: “Piuttosto che spendere 35mila di fidejussione e il costo elevato della A2 – spiega – io, i presidenti Giovanna De Caro e Leonardo Racco, il dg Pippo Arpi ed i consiglieri Andrea Maccarrone e Davide Cioffi – replica – abbiamo deciso di ripianare i debiti e ripartire dalla B1 (al massimo dalla B2), che poi non è un campionato tanto minore”. Il patron del S. Teresa volley va presto oltre: “Stiamo programmando già il futuro. Ripartiamo da Antonio Jimenez come allenatore della prima squadra e responsabile del settore giovanile. Andrea Caristi è stato riconfermato direttore sportivo. Ci sarà anche Pippo Staiti, tecnico del settore giovanile, il quale sarà affiancato dal figlio di Jimenez, Paris. Non ci sarà Gianpaolo Marino che ringrazio per il grande lavoro svolto con il nostro vivaio”. Queste le riconferme.

LE NEW ENTRY

“Ma ci saranno anche delle news entry: Alessandro e Nino Prestipino, un tecnico ed un docente – spiega Sebastiano Leo – che di pallavolo ne masticano. Sandro si occuperà di settore giovanile e collaborerà con Antonio Jimenez. La società è vigile sul mercato e ci sono già dei contatti con delle giocatrici”. I tifosi attendono fatti concreti. Al momento vivono di nostalgia, ripercorrendo l’impresa del team capitanato dalla banda Valentina Rania, scesa da Riva del Garda a S. Teresa di Riva dopo aver disputato la Champions con Busto Arsizio. Era la sintesi di un grande gruppo composto da Agostinetto in cabina di regia e Bertiglia opposta; dalla schiacciatrice Panucci, dalle centrali Composto e Bilardi e dal libero Pietrangeli. Un lusso, considerato il calibro e l’esperienza di ogni singola atleta. “Lo scorso anno si era programmato un campionato di vertice e ci siamo riusciti – chiosa Leo –. Il discorso è che alle parole devono seguire i fatti”. Chiediamo dei rapporti con l’Amministrazione comunale. “Gli amministratori – taglia corto il general manager – ci sono sempre stati vicini, almeno da quando sono arrivo io, negli ultimi tre anni”. Ci sarebbe da affrontare la questione Palasport, inadeguato per la A2. Ma questo è un altro discorso.

Carmelo Caspanello

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