Parcheggio di Paradiso, un sequestro simbolo dei lavori infiniti

Parcheggio di Paradiso, un sequestro simbolo dei lavori infiniti

Marco Olivieri

Parcheggio di Paradiso, un sequestro simbolo dei lavori infiniti

sabato 11 Maggio 2024 - 08:24

A Messina la vita è una parentesi tra l'attesa di un'opera e di un'altra. Tocca alla politica interrompere la paralisi

di Marco Olivieri

MESSINA – Nel mese di febbraio titolavamo: “Quelle lunghe attese che rallentano la crescita di Messina“. L’elenco di opere che il territorio di Messina attende è davvero lungo, tra continui stop e annunciate riprese. Ma l’episodio di ieri supera ogni peggiore fantasia. Si parla di plastica e in generale di materiale di risulta non idoneo ai lavori. Tutto questo dovrà essere verificato dalla magistratura dopo il sequestro del cantiere del primo dei tre parcheggi della riviera nord.

L’avvio dei lavori sulla litoranea, dopo notevoli rallentamenti e l’azione di più soggetti, dalla regia del commissariato contro il dissesto idrogeologico al ruolo attivo del Comune, era molto atteso. La ditta a cui è stato assegnato l’appalto avrebbe dovuto consegnare entro il 20 maggio. Le aree sono demaniali; parcheggi e la pista ciclabile sono opere della Città metropolitana e gli interventi contro il dissesto idrogeologico fanno capo al commissario.

Il nodo è politico: dalla scelta nell’appalto alla necessaria vigilanza da parte della macchina comunale

Al di là della complessità di ogni ambito nel quale devono stare in equilibrio più competenze, qui il nodo è politico. A partire dalla scelta di partenza, nel caso dell’appalto dell’ufficio commissariale, fino alla necessaria vigilanza da parte della macchina comunale. Oggi il Comune, con le nuove assunzioni, ha il dovere di rafforzare la propria funzione di controllo su ogni impresa in azione e sugli esiti dei lavori. La cura del territorio passa da questo.

Complimenti al cittadino che ha girato un video su Facebook, sollevando il caso. Tuttavia, anche questo è un segnale che qualcosa, in termini di vigilanza, deve cambiare. E presto.

La Via Crucis delle incompiute a Messina

La responsabilità è politica e investe tutti i soggetti: dalla Regione e il Comune allo Stato, con i nostri rappresentanti nelle istituzioni. Cari politici, non vedete che questo territorio sanguina anche perché ci si prende cura di esso in modo superficiale e sporadico?

Viadotto Ritiro, porto di Tremestieri, zona falcata, rampe Giostra Annunziata, tram, completamento delle demolizioni in vista dell’I-hub: la vita a Messina è una parentesi tra l’attesa di un’opera e di un’altra. E spetta alla politica, se c’è, cambiare in meglio le regole del gioco e interrompere questa Via Crucis delle incompiute. Altrimenti, tutto si paralizza e anche fra dieci anni si parlerà del tubo del Torrente Bisconte.

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7 commenti

  1. …….e parliamo del Ponte di Messina!!! Ma riusciamo ad immaginare cosa potrebbe accadere???

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  2. DE LUCA non avi tutti i torti….BASILE e COMPANY sulu FESTE e PUBBIRAZZU., il nulla assoluto ……..non portano voti ahahaha

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  3. I cantieri non sono controllati.
    Vi ricordo che per i semplici scivoli per disabili c’è voluto il “collaudo” di una ragazza in carrozzina e relativa campagna stampa perché venissero sistemati.
    I cantieri non sono vigilati così come i vigili (spariamo diversamente con il nuovo comandante) non sono in strada.
    Questi i fatti.

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  4. Per altro c’è da notare che il continuo richiamo alla partecipazione attiva della cittadinanza è giusto ma a volte Ingeneroso perché la segnalazioni a questa testata sono moltissime e sono tutte provenienti da cittadini che vogliono che le cose funzionino.
    La domanda è:
    Perché se chiami le partecipate o segnali al comune spesso non ottieni nulla, mentre le segnalazioni social trovano subito riscontro?
    Perché i politici pensano tropo ai selfie.
    È lapalissiano.

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  5. Chiedo scusa, solo una piccola domanda: a Messina, o meglio, in Sicilia abbiamo politici? A me non risulta. Se qualcuno di Voi è informato…..

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  6. caro disgustato i politici devono scaldare le poltrone insieme ai dirigenti, se si alzano o gli rubano il posto o la sedia si raffedda per cui non possono controllare. Ho scritto tante volte del nuovo tratto di pista ciclabile a Grotte, semplicemente pietosa. La pista ciclabile sul marciapiede a principe? semplicemente inutile troppo stretta. Invece ponte americano Villa Dante marciapiede largo che fanno la pista ciclabile nella strada e restringono la carreggiata. su via consolare pompea tratto ganzirri mortelle hanno fatto delle tracce longitudinali per passare dei cavi per illuminare le strisce pedonali(?) da otto mesi le buche si allargano e l’illuminazione non c’è. Proseguo?

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  7. messinese stanco 11 Maggio 2024 20:41

    A proposito di incompiute….ma vogliamo parlare dell’ illuminazione degli svincoli Autostradali da Tremestieri a Villafranca…..completamente al buio e pericolosissimi…..della Terza Città Metropolitana e sede del CAS…..

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