Quelle lunghe attese che rallentano la crescita di Messina

Quelle lunghe attese che rallentano la crescita di Messina

Marco Ipsale

Quelle lunghe attese che rallentano la crescita di Messina

giovedì 22 Febbraio 2024 - 13:30

Dalla via don Blasco alle rampe Giostra Annunziata, dalla Zona Falcata al tram, mille intoppi e tempi incompatibili con lo sviluppo della città

“Il viadotto Ritiro aprirà entro giugno ma solo se…”. La Toto Costruzioni ha posto alcune condizioni, poi la risposta da parte del Cas, mentre l’Uil ha espresso il malcontento dei lavoratori.

A dodici anni da quando la percorribilità è stata parzializzata non sappiamo ancora quando sarà scritta la parola fine. Tempi lunghissimi, come per tante altre grandi opere pubbliche a Messina.

E se un tempo erano il Palacultura, lo stadio Franco Scoglio e gli svincoli di Giostra e Annunziata, poi aperti dopo lunghi anni di lavori fermi, oggi ci sono ancora tante altre opere che sarebbero fondamentali per Messina ma fanno i conti con ritardi burocratici che rallentano tutto.

Rampe Giostra Annunziata

Gli svincoli di Giostra, anzi, sono ancora solo di Giostra e non anche dell’Annunziata. Perché le rampe collaudate nel 2009 non sono mai state aperte e solo a maggio 2020 (giunta De Luca) ci si è accorti che avevano difetti di costruzione. Da allora sono passati ancora quasi quattro anni e di mezzi all’opera non se ne sono visti. E’ stato trovato il finanziamento necessario per metterle in sicurezza e, nello scorso novembre, la realizzazione è stata affidata al Provveditorato Opere Pubbliche. Sono trascorsi tre mesi e siamo ancora in attesa della gara d’appalto che ora, nuovo obiettivo, dovrebbe essere pubblicata entro aprile.

Zona Falcata

Ma non è l’unica attesa. Il progetto di bonifica della Zona Falcata è stato completato la scorsa estate e potrebbe andare in appalto. Peccato che manchino i soldi. Prevede una spesa di 21 milioni 330mila euro, si punta ai fondi dell’emendamento Siracusano ma da sette mesi si attende ancora la delibera Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.

Via don Blasco

Attendiamo che venga realizzato il pezzo più importante della via don Blasco, il nodo Rifotras, che consentirebbe di creare un percorso unico da via Santa Cecilia a viale Gazzi, una manna dal cielo perché strada alternativa a via La Farina, da anni intasata.

Peccato, anche qui, che durante la bonifica siano stati trovati inquinanti e si attende il via libera da parte della Regione. La prima richiesta dal Comune di Messina è partita a novembre, sono trascorsi tre mesi e la ripresa dei lavori è prevista tra qualche giorno.

Tram

Abbiamo atteso oltre due mesi per il tram Nettuno, che è entrato in servizio solo la settimana scorsa. Il motivo – ci ha fatto sapere Atm – è “che non si riescono più a trovare i pezzi di ricambio e quindi le riparazioni richiedono molto tempo” ma quanto è normale che un mezzo appena ricondizionato, solo da collaudare, abbia già bisogno di pezzi di ricambio, perdipiù introvabili?

E attendiamo anche il sesto nuovo tram, che doveva arrivare prima di Natale e ora dovrebbe arrivare a Pasqua. Da quando è partito il ricondizionamento delle vetture, a dicembre 2021, quindi più di due anni fa, sono rientrate in servizio solo cinque vetture rinnovate. Di questo passo quanto tempo ci vorrà?

Abbiamo atteso invano un anno anche per la riqualificazione della linea tranviaria. Gara aggiudicata a gennaio 2023, solo la scorsa settimana è stato firmato il contratto per il primo stralcio. Ma per l’avvio dei lavori dovremo attendere giugno, il tempo necessario per completare il progetto.

Porto di Tremestieri

I lavori del porto di Tremestieri sono fermi da maggio 2022 e solo lo scorso 30 gennaio, quindi a distanza di 20 mesi, è stata definita la cessione del ramo d’azienda. Previsti ancora due mesi per le ultime questioni burocratiche (piano di sicurezza e stato di consistenza lavori), poi i lavori dovrebbero riprendere ad aprile. Attendiamo…

I Hub

Nello scorso novembre si è conclusa la demolizione degli ex magazzini generali e dell’ex mercato ittico. Ma devono ancora andare giù l’ex casa del portuale (è appena stata trasferita dalla Regione al Comune di Messina) e gli ex silos granai. Attendiamo…

Parcheggi

E poi attendiamo i parcheggi di interscambio che, a prescindere dalle critiche, ormai ci sono e allora è bene usarli. Finora ne sono stati aperti 5 su 15 (via San Cosimo, viale Europa centro, viale Europa est, Bordonaro e Gazzi Socrate), più via Catania che però per ora non è fruibile perché previsto come sede temporanea del mercato Vascone durante i lavori di ristrutturazione (dovrebbero iniziare a marzo). Lavori in corso a Campo delle Vettovaglie, viale Europa ovest, Palmara, San Licandro e Gasometro, mentre quello di Papardo sembra pronto da tempo ma non apre ancora. Così come, al di fuori di quest’appalto, il parcheggio del Palacultura, 40 posti auto la cui apertura era stata annunciata per novembre 2022. E’ trascorso più di un anno ed è ancora chiuso.

Attendiamo, attendiamo, attendiamo…

6 commenti

  1. …ma Voi di Tempostretto cosa pretendete da me ??? Analisi e Situazioni complesse che mi dicono che IO il Sindaco di Messina non lo farei !!!

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  2. Altra testata cittadina ha riportato la notizia che i dipendenti della Toto Costruzioni sarebbero in fuga dal cantiere per via dei ritardi nei pagamenti.
    Loro stessi si sono detti perplessi sul fatto che si possa completare entro giugno lo svincolo.
    Un lavoro di indiscutibile intraprendenza giornalistica per queste latitudini.

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  3. Quando cominceranno i lavori del ponte magicamente tutto questo svanirà tutti i lavori saranno completati Messina diventerà meravigliosa e saremo tutti felici.

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  4. Per non parlare della seconda galleria Giostra Annunziata, l’acquario dello stretto chiamato Parco delle Sirene, e la nuova cittadella nella zona falcata, il polo fieristico al posto dell’ex Sanderson, l’impianto per il trattamento dell’umido a Mili, la galleria S. Marta, la via del mare col nodo caserma di contesse, il depuratore di Tono, gli scarichi abusivi delle case nei torrenti cittadini (fogna che sgorga a boccetta) ecc. ecc. ecc. Bisogna imprimere una grande accelerata piena di coraggio, competenza e volontà, altrimenti, lo sviluppo della città sarà solo utopia.

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  5. non chiudono le stalle altrimenti vengono a mancare le mangiatoie

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  6. Rimarremo sempre ultimi e nella stagnazione totale finchè ci saranno ritardi, strascichi, lungaggini infinite, lavori iniziati e mai finiti o fatti male, Messina non si smentisce mai sotto questi aspetti e al di la del famoso detto “a Missina non c’è nenti” oserei dire “a Missina non si fa nenti per migliorala” e saremo sempre ultimi tra gli ultimi , peccato per una città con una posizione geografica strategica essere considerati la cenerentola d’Italia! bisogna che la politica locale prenda seri provvedimenti e si faccia veramente sentire per sanare tutte le incompiute a livello infrastrutturale per una città finalmente vivibile e non delle eterne incompiute!!!!

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