Partecipate, Basile avvia la fase 2 coi presidenti confermati e l'ingresso degli ex centrodestra

Partecipate, Basile avvia la fase 2 coi presidenti confermati e l’ingresso degli ex centrodestra

Marco Olivieri

Partecipate, Basile avvia la fase 2 coi presidenti confermati e l’ingresso degli ex centrodestra

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mercoledì 19 Ottobre 2022 - 08:00

Con la regia di De Luca, l'ingresso di Arbuse, Bruno e Cucè nei Cda

MESSINA – I presidenti confermati e gli ex centrodestra Arbuse, Bruno e Cucè nelle partecipate. Da qui la fase due per il sindaco Federico Basile e con la regia di Cateno De Luca. Se l’avessero fatto gli avversari, forse l’ex sindaco avrebbe tuonato contro gli accordi della “vecchia politica”. Così come sta attaccando il vittorioso centrodestra che, a Palermo probabilmente attende, prima di formare la Giunta Schfani, le intese sul futuro governo nazionale. Con l’ex presidente Musumeci in pole position per il ministero per il Sud.

Ma, da che mondo è mondo, la politica si fa con accordi e riconoscimenti sulle base delle alleanze e delle scelte pure in campagna elettorale. E anche chi voleva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno, vedi Movimento Cinquestelle, ha dovuto comprendere che i mecccanismi della politica sono davvero più complessi, nel bene e nel male.

Così risulta coerente con il quadro delle alleanze, nel periodo delle amministrative e delle regionali, l’ingresso nella Messina Social City, con Valeria Asquini presidente, di Silvano Arbuse e Daniela Bruno (nella foto). Il primo, esponente storico della destra messinese, già assessore e consigliere comunale, oltre che medico, aveva dichiarato nell’annunciare lo strappo da Fratelli d’Italia: “La mia candidatura, in una lista civica a sostegno di Basile sindaco, ha questa funzione: contribuire a dare voce e rappresentatività politica a quella parte del centrodestra che non rinuncia alla propria vocazione sociale e popolare”.

Gli innesti dal centrodestra

A sua volta, Daniela Bruno, anche lei impegnata a destra, ha lasciato la Lega e il ruolo di commissaria provinciale, al contrario del parlamentare Nino Germanà, alle regionali. Ma già con l’accordo alle amministrative, in contrasto con la coalizione di centrodestra, evidenziava quanto per lei Messina rappresentasse un laboratorio politico. Un laboratorio politico confermato ora dal primato di Sicilia Vera e di De Luca nel territorio messinese.

 In generale, le nomine alle partecipate sanciscono la conferma di una buona parte del gruppo dirigente di riferimento di De Luca/Basile e i già evidenziati cambi di schieramento avvenuti durante la competizione elettorale. In quest’ultimo caso rientra anche Lino Cucè, altro protagonista di uno strappo da Forza Italia, dopo l’esclusione come candidato alla III Municipalità. Con tanto di rammarico dell’onorevole Matilde Siracusano per la decisione dei vertici e l’addio al partito.

Manca all’appello Patrimonio Spa, con l’ormai ex presidente e neo assessore, in procinto di giurare, Roberto Cicala. E poi il quadro sarà completo.

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3 commenti

  1. Dopo aver sistemato tutti, penso che sia giunto il tempo di far rinascere Messina.

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  2. E Cateno parlava nelle piazze del nuovo? Mi sa che si ritorna al passato.
    Che brutta politica che sta facendo. Ora si capisce… Ecco perché persone di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega sono andati con Cateno.

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  3. Che titolo e/o professionalità hanno molte di queste persone?

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