C'era voglia di Teatro

C’era voglia di Teatro

Giuseppe Giarrizzo

C’era voglia di Teatro

venerdì 04 Maggio 2012 - 08:20

A stagione tetrale conclusa il più grande applauso va ad un pubblico appassionato ed entusiasta.

“Ridateci il nostro Cineteatro Comunale!”. Era stato questo il grido di protesta che appena un anno e mezzo fa aveva sollecitato incontri, dibattiti, flashmob promossi da diverse realtà associative (Santina Porcino, Contempodanza, Nuovi Teatri, PattiSana, Club Amici di Salvatore Quasimodo, Officina delle Idee, NoveMaggio ) riunite nel Forum delle Associazioni Pattesi. Una protesta pacifica ma tenace, che era riuscita nell’intento di aprire una serie di tavoli di confronto con le istituzioni cittadine per discutere insieme del futuro del Cineteatro. Tra le richieste avanzate quella più importante contemplava la realizzazione di una stagione teatrale organizzata e gestita dall’ente Comune con tanto di direttore artistico. E le risposte non si sono fatte attendere: ad un anno dall’inizio della protesta la nuova amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Mauro Aquino è riuscita nell’intento di riportare a Patti, nel Cineteatro da poco intitolato all’illustre concittadino Beniamino Joppolo, il teatro che conta. Un segnale importante, testimonianza evidente della decisa sterzata impressa alla politica culturale del centro tirrenico. Otto spettacoli in tutto (cinque nazionali e tre locali) più un fuori abbonamento dedicato all’opera di Joppolo hanno animato una rassegna teatrale di tutto rispetto, sotto la direzione artistica della giovane pattese Anna Ricciardi. Adesso, a stagione teatrale conclusa – la prima dopo troppi anni di buio – non si può che tracciare un bilancio più che positivo. Una vittoria per l’amministrazione comunale, per la direzione artistica e per i tanti pattesi, giovani e non, che si sono battuti per riavere il teatro in città. Ma soprattutto una vittoria del pubblico: vero protagonista di questo grande ritorno. Un pubblico partecipe ed entusiasta, che ha fatto registrare il tutto esaurito per la maggior parte degli spettacoli in programma e che ha saputo emozionare col suo calore anche chi era abituato a calcare ben altri palchi, come nel caso della pianista di Morricone – la pattese Gilda Buttà, in concerto al teatro Joppolo con il marito violoncellista Luca Pincini – impacciata e quasi senza parole di fronte alla standing ovation tributatale dal pubblico di casa. Emozioni forti anche per un altro pattese doc, Tindaro Granata, in scena il 9 febbraio col suo Antropolaroid, spettacolo che gli è valso il prestigioso premio dell’associazione nazionale Critici Teatrali e il tutto esaurito per una settimana di fila all’Elfo Puccini di Milano: “le emozioni che ricevo dal pubblico sono più forti di quelle che io do, perché quando sono sul palcoscenico io sono finto, sono filtrato da un personaggio, mentre quello che il pubblico mi restituisce è vero, è autentico. E il pubblico di Patti mi ha davvero restituito tanto”, ci ha confidato in un’intervista rilasciata a “Tempostretto”. Insomma, il pubblico vero motore consapevole di questa stagione teatrale, così come ha ben evidenziato il regista pattese Stefano Molica che, portando in scena il 26 e il 27 aprile una commedia dal significativo titolo “Insulti al pubblico”, aveva commentato: “ci sembrava giusto iniziare questa nuova fase con uno spettacolo che parlasse del rapporto fra artisti e spettatori, perché tutti insieme ci rendessimo conto che questo “patto” fra il pubblico e i teatranti è fondamentale e importante. Il Teatro senza il sostegno della gente, sia a livello economico che emotivo, non esiste. Quindi alla fine, i provocatori “insulti” del titolo non sono altro che un grande abbraccio, un atto d’amore nei confronti delle persone che ci consentono di continuare a lavorare e a fare Teatro a Patti: il pubblico”.
E grande soddisfazione ha espresso il direttore artistico Anna Ricciardi le cui dichiarazioni assumono il carattere della riflessione, divenendo stimolo per proseguire più determinati e tenaci lungo la strada appena tracciata, quella della cultura: “ritorno da una Palermo appassionata e in piena protesta poiché si sta svolgendo l’occupazione del Teatro Garibaldi. Anche la Sicilia dopo il Valle di Roma grida la sua viscerale necessità di fare cultura e Teatro restituendo gli spazi chiusi alla città, ai suoi artisti, alla sua arte. Queste vicende mi hanno fatto riflettere sul fatto che anche Patti si è unita al coro nazionale di protesta, concretizzando con questa stagione l’idea di ridare Il teatro alla gente, agli attori a e a tutti gli operatori di Teatro. Il più grande applauso lo dedico io al pubblico numeroso ed emozionato che ci ha sostenuto dall’inizio, e che ci ha fatto sentire il calore di mille applausi, di mille risate. E un grazie all’amministrazione e al Sindaco avv. Mauro Aquino per aver creduto e voluto fortemente questa Stagione. Oggi ho ricevuto una telefonata di una spettatrice di un paese vicino che entusiasta mi diceva: “vi abbiamo seguito con ammirazione, ci avete dato la speranza che il teatro è ancora vivo , basta crederci e puntare alto”. L’appuntamento adesso è alla prossima stagione ma prima, ancora “Teatro Giovani” a partire dal 7 maggio per poi trasferirci a Tindari con il festival del Teatro dei due Mari dal 24 maggio al 10 giugno. A giorni completeremo il calendario estivo: Patti è ancora di scena”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007