Consiglio Comunale... ad alta tensione

Consiglio Comunale… ad alta tensione

Giuseppe Giarrizzo

Consiglio Comunale… ad alta tensione

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venerdì 24 Febbraio 2012 - 15:54

Svariati i punti all’ordine del giorno previsti per la seduta del civico consesso di giovedì 23 febbraio e l’opposizione, forte della maggioranza in Consiglio, decide di far valere il peso dei numeri e si lancia in un vero e proprio atto di forza

A vincere non è nessuno, tranne, forse, la politica dello scontro e della contrapposizione tout court. A perdere, invece, sono tutti. Soprattutto i cittadini, i quali meriterebbero una classe politica maggiormente impegnata ad affrontare e a risolvere i problemi concreti della comunità. Così Palazzo dell’Aquila si trasforma nell’ennesimo teatrino della politica fine sa sé stessa, ripiegata su sterili contrapposizioni beffardamente travestite dal retorico ritornello di chi, dagli scranni del Consiglio Comunale, si appella all’interesse della collettività. E nel frattempo si accende la bagarre ed è scontro su tutto, persino sull’opportunità di aderire a questo o a quel Distretto Tematico: da una parte “Pesca, Turismo e Cultura del Mare”, sponsorizzato da Aquino e dall’esile gruppo consiliare che lo sostiene; dall’altra “EcoSicily – Parchi, Riserve e Terre dei Normanni”, compattamente votato dai 14 consiglieri di opposizione. Dopo il solito parapiglia, Aquino, preso atto della volontà del Consiglio, afferma di voler ”profondere il massimo impegno affinché l’adesione a questo progetto sia la più proficua possibile”. Ma la miccia è già innescata: il consigliere Papa parla di “referendum contro l’amministrazione” e di “una scelta operata nell’interesse della politica e non della città, considerato che attraverso l’adesione al GAL saremmo stati gli unici in provincia di Messina a poter usufruire dei fondi comunitari”. Ma dai banchi dell’opposizione Gigante afferma si sia trattato di una scelta dettata anche dallo “scarso coinvolgimento da parte dell’amministrazione”: osservazione su cui il consigliere Fortunato, fedelissimo di Aquino, azzarda a sorpresa un timido mea culpa: “Forse avremmo dovuto coinvolgere di più”. L’involontario (?) cross di Fortunato manda in porta Gigante che, utilizzando un linguaggio rasente il turpiloquio, si lancia nell’ormai consueto face to face con Aquino, accusandolo di voler scavalcare Consiglio e Commissioni e di aver addirittura esercitato pressioni sul Segretario Generale del Comune. Un botta e risposta che si gonfia e si sgonfia lungo tutta la trattazione dei pochi punti affrontati.
La tensione sale ulteriormente in occasione della mozione presentata dal consigliere d’opposizione Prinzi circa l’adozione dell’albo comunale delle imprese e dei professionisti. Mozione motivata dalla “necessità di orientare alla trasparenza e all’equità le scelte del Comune nell’affidamento degli incarichi, per bypassare corsie preferenziali e scelte di comodo” afferma Prinzi, il quale si appella al “sacrosanto diritto al lavoro e ad una giusta e ragionevole rotazione degli incarichi tra le imprese e tra i professionisti”. Ma gli animi si surriscaldano di nuovo, stavolta sulla presunta paternità dell’iniziativa invocata ora dall’una ora dall’altra parte. A riportare la calma interviene il Presidente del Consiglio Cangemi, il quale è costretto più volte a richiamare l’assemblea sull’opportunità di non abbandonarsi a “discorsi di pura valenza politica, perdendo di vista le cose importanti ”.
Solo in occasione dell’altra mozione presentata da Prinzi il Consiglio sembra riassumere una certa compostezza. Si tratta di una mozione volta a sensibilizzare l’amministrazione comunale sull’apertura di un tavolo di confronto con le altre amministrazioni ricadenti nel distretto sanitario D30 per discutere della necessità di avviare il servizio di emodinamica all’ospedale di Patti. “Si tratta di un servizio fondamentale – spiega Prinzi – e a Patti ci sono tutte le condizioni affinché venga espletato: il dott. Consolo, primario di cardiologia, è un eccellente emodinamista interventista ed in tutta la fascia tirrenica fino a Cefalù non esiste una sola struttura in grado di offrire questo servizio, mentre lungo la costa jonica esistono cinque servizi di emodinamica nel raggio di 80 kilometri”. Un problema che, a detta di Prinzi, non può essere affrontato solo alla luce dei numeri o delle spese da sostenere, senza considerare che ogni anno sono più di cento i trasferimenti tramite il servizio di elisoccorso di soggetti con patologie cardiache dal nosocomio pattese alle altre strutture della provincia. All’appello di Prinzi fa eco il consigliere Ravidà che ravvisa nella presenza del dott. Consolo a Patti, nella funzionalità del reparto di rianimazione e nella completezza del reparto di chirurgia tutte le condizioni necessarie a far sì che il servizio di emodinamica a Patti diventi finalmente realtà.
Piena disponibilità di Aquino ad aprire un dialogo con gli altri sindaci del comprensorio e ad accettare suggerimenti da parte del Consiglio affinché si giunga ad un documento condiviso da sottoscrivere con gli altri comuni del distretto sanitario e da sottoporre alle competenti autorità sanitarie.
Ma l’idillio dura poco e nell’economia dell’intera seduta consiliare l’atmosfera rimane incandescente per un buon 80% del tempo. Le polemiche si susseguono senza sosta da una parte e dall’altra, e all’ennesimo attacco di Gigante nei confronti di Aquino quest’ultimo getta la spugna e abbandona l’aula. Risultato: il question – time, che avrebbe dovuto rappresentare il focus del dibattito sui tanti problemi della città (servizi sociali, incendi nel centro storico, sgravi fiscali per i commercianti di piazza Niosi penalizzati dall’inizio dei lavori di “restauro” di quella parte di Centro Storico, ospizio “Sciacca-Baratta”, ospedale di Patti, ecc.) viene rinviato alla prossima seduta, nella quale – probabilmente – si continuerà a gettare benzina sul fuoco. Speriamo solo che a bruciarsi non siano i cittadini, anche se di questo passo il rischio è più che elevato.

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