Dall’inesorabile desertificazione del centro cittadino alle conseguenti negative ripercussioni sulle tasche dei numerosi commercianti

Dall’inesorabile desertificazione del centro cittadino alle conseguenti negative ripercussioni sulle tasche dei numerosi commercianti

Giuseppe Giarrizzo

Dall’inesorabile desertificazione del centro cittadino alle conseguenti negative ripercussioni sulle tasche dei numerosi commercianti

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lunedì 28 Novembre 2011 - 20:15

Il Gruppo politico "Alternativa per Patti" incontra la cittadinanza per discutere della rivitalizzazione del centro cittadino

Sono trascorsi ormai parecchi mesi dalle elezioni amministrative di primavera ma la comunità pattese continua ad incontrarsi, a discutere, ad evidenziare problemi, a proporre soluzioni. Questa volta lo stimolo lo ha dato il gruppo politico “Alternativa per Patti” che domenica 27 novembre ha incontrato la cittadinanza nella sala conferenze del comune per discutere di uno dei problemi che in questi ultimi anni sta prepotentemente tenendo banco tra la società civile pattese: l’inesorabile desertificazione del centro cittadino e le conseguenti negative ripercussioni sulle tasche dei numerosi commercianti presenti nell’area in questione.
Il fenomeno è ormai sotto gli occhi di tutti: alle piazze Marconi e Sciacca, comprese le vie Trieste e XX settembre, su cui insistono diverse attività commerciali, giovani e meno giovani preferiscono il lungomare della frazione Marina, dove ormai da qualche anno sono sorti in numero crescente bar e locali notturni. Si è determinata così la fine della consueta “migrazione” di fine estate che ristabiliva al centro città i luoghi dello svago, del passeggio e dello shopping.
Queste le premesse che hanno dato vita all’incontro dal significativo titolo: “Sos Centro Città”. Un appello a cui hanno risposto in parecchi: amministrazione comunale, consiglieri, esponenti del mondo associativo e della società civile, ex amministratori, gruppi politici, commercianti, semplici cittadini.

Ad aprire i lavori il leader di “Alternativa” ed ex candidato sindaco Tino Giusto, il quale ha parlato di «interventi immediati» da realizzare nel centro cittadino. Tra le priorità la riapertura del Cineteatro comunale, il ritorno dell’antica tradizione ceramista al centro storico, l’istituzione di isole pedonali e palchi permanenti per lo svolgimento di spettacoli e concerti e, soprattutto, la risoluzione dell’annosa questione del liceo scientifico, i cui studenti attendono una sede definitiva ormai da mezzo secolo. Su quest’ultimo aspetto la soluzione paventata dal gruppo “Alternativa” consisterebbe nel trasferimento del liceo all’interno della struttura presente in piazza Mario Sciacca, attualmente sede degli uffici comunali.
A seguire l’intervento del sindaco Mauro Aquino, il quale ha sottolineato l’importanza di un tema che «deve impegnare tutti, a prescindere dalle contrapposizioni». Sulla questione Cineteatro ha ricordato che il bando per l’affidamento della struttura andrà in gara il 30 novembre assicurando che, laddove questa dovesse andare deserta, il comune si farà carico di riaprire la struttura, garantendo, anche con l’ausilio delle tante compagnie presenti sul territorio, l’allestimento di una stagione teatrale di tutto rispetto.
Per quanto riguarda le isole pedonali il primo cittadino ha evidenziato la carenza endemica di parcheggi, «tuttavia – ha rassicurato – è in corso un esperimento che prevede la pedonalizzazione delle due piazze principali, di Largo dei Normanni e di metà carreggiata della via Trieste». L’esperimento dovrebbe partire giorno 8 dicembre e proseguire per tutti i fine settimana del periodo natalizio.
Relativamente alla questione liceo scientifico il sindaco ha espresso l’esigenza di «mettere un punto ad un problema vergognoso che si trascina ormai da tempo» ed ha affermato che «trovare una soluzione definitiva è una priorità per questa amministrazione». Ha ammesso di ritenere «suggestiva» la soluzione proposta dal gruppo “Alternativa”, «tuttavia si presenterebbe il problema di delocalizzare gli uffici comunali, con grave pregiudizio per la fruizione da parte degli utenti». Ad ogni modo il sindaco ha annunciato lo svolgimento di una riunione con i quadri provinciali entro la fine di questa settimana.
A conclusione del suo intervento Aquino ha manifestato la speranza che proprio da questo incontro possa ripartire un nuovo slancio, «ma – ha puntualizzato – se non scatta dentro i cittadini quel senso di recupero dell’orgoglio di essere pattesi e la voglia di riappropriarsi della proprie radici storiche, qualsiasi tentativo in questa direzione sarà destinato a fallire».

Interessanti anche gli spunti offerti dagli ex amministratori Nicola Adamo e Francesco Pittari. L’avvocato Adamo, primo sindaco democristiano della città nel 1962, ha analizzato le ragioni storiche dello spostamento della popolazione verso il mare con riferimenti all’approvazione del piano regolatore del biennio 1958/59 e all’inattuazione del piano particolareggiato del centro storico. Il prof. Pittari, ex docente del liceo scientifico e vice sindaco della città nei primi anni ’90, ha concentrato il suo intervento sulla questione del liceo scientifico e sul calcolato immobilismo della provincia in questa direzione. Un immobilismo che, a detta di Pittari, vale per tutte le scuole della città e che oggi dovrebbe spingere tutti i pattesi a far fronte comune per godere del sacrosanto diritto di avere istituti di formazione sicuri ed efficienti.
Dal sapore antropologico il contributo del dirigente sindacale Uil Costantino Amato il quale ha parlato dell’apatia, del qualunquismo, dell’egoismo che caratterizzano il pattese medio. Amato ha parlato di un «dramma sociale tipicamente pattese, un problema essenzialmente culturale che porta il cittadino a gioire delle disgrazie del vicino». La soluzione sarebbe dunque una profonda rivoluzione delle coscienze. Sui problemi concreti l’accento è stato invece posto sull’improcrastinabile necessità d’istituire isole pedonali permanenti, spostare il liceo e il mercato settimanale al centro e creare un “mercato del contadino”.
Durante l’incontro spazio anche alla presentazione del progetto “Centro polifunzionale nel parco urbano Rampulla”, esposto ai presenti dall’avvocato Mannino. Un parco, identificato nell’attuale polmone verde della città, che si proporrebbe quale nuovo centro di aggregazione urbana attraverso la collocazione al suo interno di un centro commerciale, un polo sportivo, una multisala, un anfiteatro e, addirittura, un albergo. Fantascienza? A guardare le facce stranite dei presenti diremmo proprio di sì.

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