Le opere di Valeria Ingrassia in mostra alla "Vecchia Pescheria" per tutto il mese di maggio

Le opere di Valeria Ingrassia in mostra alla “Vecchia Pescheria” per tutto il mese di maggio

Giuseppe Giarrizzo

Le opere di Valeria Ingrassia in mostra alla “Vecchia Pescheria” per tutto il mese di maggio

martedì 15 Maggio 2012 - 10:30

Si tratta della quarta personale allestita nella piccola struttura del centro storico. L'iniziativa continua a riscuotere adesioni entusiastiche.

Prosegue l’iniziativa “Un mese con l’artista alla Vecchia Pescheria”, promossa e organizzata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili e al Centro Storico del comune di Patti. Smontati gli allestimenti della mostra di Vittorio Ballato adesso è il turno della giovane pattese Valeria Ingrassia, le cui opere rimarranno esposte in uno dei luoghi più suggestivi del centro storico pattese per tutto il mese di maggio. Ingrassia è la quarta artista ad allestire la propria personale nella piccola galleria d’arte improvvisata nei locali della “Vecchia Pescheria”, luogo finalmente restituito al decoro dopo parecchi anni d’incuria e trascuratezza. Un’iniziativa semplice, a costo zero, ma di notevole impatto socioculturale, che ha incassato il pieno appoggio da parte di tutta l’amministrazione comunale, riscosso un discreto successo di pubblico e suscitato la curiosità e l’interesse di tanti giovani pattesi e dell’hinterland circostante, molti dei quali hanno già inoltrato richiesta al comune di Patti per poter esporre i propri lavori.
Di seguito una biografia dell’artista di questo mese:
Valeria Ingrassia nasce a Patti il 18 giugno 1980. Cresciuta in un ambiente dove mare, terra, gente, tradizioni influenzano la visione della vita, per Valeria diviene impossibile sottrarsi al peso di una cultura che affonda le radici nella classicità e che si caratterizza per una forza evocativa difficilmente riscontrabile altrove.
Già dalla tenera età, grazie alla conoscenza della professoressa Giordano, sua docente d’arte alle scuole medie inferiori, si appassiona al mondo dell’arte e delle tecniche pittoriche. Frequenta il liceo scientifico “Vittorio Emanuele III” di Patti, ma sente crescere sempre di più l’amore per il disegno. Inizia il suo primo approccio pittorico – la prima vera sperimentazione – con le copie di Van Gogh, Degas, Munch e Cezanne realizzate ad olio. Concluso il primo ciclo di studi finalmente si trasferisce a Palermo per buttarsi a capofitto dentro il mondo dell’arte. Qui consegue il Diploma Accademico di Decorazione presso l’Accademia delle Belle Arti.
La sua pittura, di matrice realistica, si ispira maggiormente ai grandi maestri operanti a cavallo tra il XIX e XX secolo, in special modo Cezanne, Manet, Van Gogh, Picasso. Ma il percorso di ricerca espressiva di Valeria non si esaurisce: la giovane artista nasce come decoratrice, quindi il suo studio non si limita alla pittura ma spazia in diversi campi, dalla scultura agli assemblage, dalle tecniche miste a quelle incisorie, fino alla fotografia.
Nel 2007 si abilita all’insegnamento della disciplina “disegno e storia dell’arte” all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, sentendo crescere dentro di lei la passione a tal punto da farne il suo “pane quotidiano”.
Il suo sguardo è diretto principalmente alla natura, a tutte le sue forme, alla sua materialità e all’uso vibrante del colore, spesso non realistico, steso a campiture piatte, influenzato maggiormente dallo studio dei fauves francesi e degli espressionisti tedeschi. Infatti, uno dei grandi temi della pittura di Valeria Ingrassia è il paesaggio: interazione fra l’essere umano e la natura. Annullando questa condizione, rimarrebbe la natura come scenario muto, privo di qualsiasi forma di comunicazione. “Il paesaggio – dice l’artista – trasmette all’uomo sensazioni e sollecitazioni che, come primo risultato, portano a catalogare il paesaggio stesso in diverse tipologie: montano, marino, campestre, urbano, ecc. Ciascun paesaggio, poi, può provocare nell’uomo momenti interiori di elevazione, smarrimento, abbandono e quant’altro. Da qui il desiderio di riprodurlo con disegni, dipinti e fotografie, cercando di coglierne l’essenza”.

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