Dopo il disastro di Barcellona e Saponara il comune di Patti corre ai ripari
Dopo la bomba d’acqua precipitata appena una settimana fa sull’hinterland barcellonese, provocando frane, dissesti e smottamenti e seminando morte e distruzione sulla città del Longano e a Saponara, il sindaco di Patti Mauro Aquino ha disposto, con propria ordinanza, la pulizia urgente e straordinaria del torrente Montagnareale, situato ad ovest dell’abitato pattese.
A nulla, infatti, erano valse le sollecitazioni rivolte agli enti preposti (Genio Civile, Protezione Civile e Provincia) in data 10/11/2011 affinché venisse effettuata la manutenzione e la pulizia del torrente, sicchè l’amministrazione comunale ha deciso di agire autonomamente affidando alle ditte Shama S.r.l. e Pieco S.r.l. il servizio di pulizia e smaltimento in discarica del materiale vegetale per l’importo totale di 6.000 euro.
Da parecchio tempo, quattro anni circa, il torrente Montagnareale versava in uno stato di totale abbandono: letteralmente invaso da vegetazione e sterpaglie d’ogni sorta. E nelle ultime settimane si era fatto particolarmente pressante il tam-tam dei numerosi cittadini allarmati dalle notizie diramate dalla Protezione Civile e dalle tristi vicende accadute appena oltre la collina del Tindari.
Non è la prima volta che il “Montagnareale” desta le preoccupazioni dei pattesi: già nel 2008 il livello delle acque si era innalzato parecchio, seminando il panico tra la popolazione, per cui è pienamente giustificabile il sospiro di sollievo tirato dai tanti cittadini soffermatisi ai margini del torrente alla vista delle ruspe in azione. Anche se – aggiungiamo noi – parecchie sono ancora le zone da mettere in sicurezza.
E soddisfazione ha espresso la dott.essa Maria Costantino, componente del direttivo di “Legambiente Nebrodi”: «un’iniziativa lodevole. Tuttavia queste azioni – ha precisato – dovrebbero rappresentare atti di ordinaria amministrazione». Già dal 2007 il circolo “Nebrodi Legambiente” aveva evidenziato con forza la necessità di mettere in sicurezza il “Montagnareale” ed aveva altresì avviato una campagna di volontariato per il recupero e la tutela del torrente affinché venissero ripristinate le condizioni minime di sicurezza idraulica e decoro civile, adottate le misure di controllo e regolamentazione degli accessi, creata una discarica di inerti a servizio del territoro di Patti.
La tenacia dell’azione condotta dal gruppo “Legambiente Nebrodi” aveva portato all’inserimento del torrente “Montagnareale” in un più ampio progetto di riqualificazione dei torrenti siciliani gestito dalla Protezione Civile. A queste iniziative non erano tuttavia seguite le necessarie misure di vigilanza per l’inibizione dell’accesso all’alveo del torrente da parte di quei mezzi che sistematicamente vi riversavano rifiuti d’ogni genere, nonostante le continue sollecitazioni con incontri, articoli, lettere e comunicati stampa circa la necessità di chiudere e regolamentare tale accesso.
Pertanto, a distanza di un solo anno dalla fine dei lavori, la situazione era tornata molto critica da tutti i punti di vista (idraulico, sanitario, paesaggistico) vanificando le azioni svolte e seminando sfiducia nei cittadini.
Tutto ciò aveva spinto il circolo a presentare un esposto – denuncia alla Procura della Repubblica nel dicembre del 2010. Ma sino ad ora nulla era stato fatto. Adesso, con questa prima pulizia straordinaria, ci si augura che in futuro venga posta molta più attenzione al torrente in questione, ripulendolo regolarmente, mettendolo in sicurezza ed inibendone l’accesso ai mezzi non autorizzati.
