Unanimità d'intenti in Consiglio Comunale

Unanimità d’intenti in Consiglio Comunale

Giuseppe Giarrizzo

Unanimità d’intenti in Consiglio Comunale

martedì 06 Dicembre 2011 - 21:06

Tribunale, carcere e stabilizzazione dei precari tra gli argomenti all'ordine del giorno

Lunedì 5 dicembre è tornato a riunirsi, in seduta ordinaria, il civico consesso pattese. Tre i punti all’ordine del giorno: revisione delle Circoscrizioni Giudiziarie e realizzazione Casa Circondariale ; istituzione del Consiglio Tributario; stabilizzazione del personale precario comunale.
Relativamente al primo punto l’avv. Giorgio Cangemi, Presidente del Consiglio Comunale, ha scongiurato l’eventualità della soppressione del tribunale di Patti avendo la Corte d’Appello di Messina «tutto l’interesse affinché venga mantenuto in vita». «Ma se il pericolo per Patti dovesse essere scongiurato – ha proseguito Cangemi – è giusto che i pattesi si battano anche per la sede distaccata di Sant’Agata di Militello e per il tribunale di Mistretta, al fine di evitare un grave disservizio per i cittadini di quei territori». Ha infine valutato positivamente la possibilità di riaprire a Patti una casa circondariale ed ha espresso il desiderio di conoscere gli intendimenti dell’amministrazione e del consiglio per potere, eventualmente, agire in sinergia ed esprimere maggiore incisività.
Più o meno sulla stessa linea gli interventi dei consiglieri che hanno successivamente preso parola. «Il tribunale – ha affermato Alessio Papa – non solo va salvaguardato ma anche potenziato, ed è opportuno che tutti su questo punto sostengano l’amministrazione». Papa, eletto tra le fila della lista civica NPP (Noi per Patti), ha inoltre espresso parere favorevole in merito alla possibilità di creare a Patti una casa circondariale: «rappresenterebbe un utile strumento per lo sviluppo del territorio e l’incremento dei posti di lavori». Secondo Papa sarebbe oltre modo auspicabile costruire una struttura deputata alla rieducazione e, allo stesso tempo, alla produzione di beni di consumo, similmente ad altre strutture carcerarie che già da tempo si sono orientate in tal senso.
Secondo l’avv. Prizi, consigliere d’opposizione del gruppo “Consumatori per Patti”, «carcere e tribunale non vanno necessariamente intesi come un binomio inscindibile». Ha inoltre ricordato ai colleghi che il progressivo depotenziamento delle strutture burocratiche cittadine è in corso ormai da un decennio, «con grave pregiudizio del ruolo di comune capofila della zona tirrenica che Patti deteneva». E ancora, ha portato a conoscenza dei colleghi uno studio pubblicato solo poche settimane fa su l’Espresso relativamente al triste primato delle lungaggini burocratiche di cui godono la Corte d’Appello di Messina e gli altri tribunali della provincia tirrenica. Tuttavia, a conclusione dell’intervento Prinzi ha dato «piena disponibilità e adesione su ogni battaglia che si porterà avanti per il mantenimento del tribunale». Stesso discorso sul carcere. «Struttura che, sebbene un po’obsoleta, il comune deve essere disponibile ad ospitare. Ma che sia degna del nome di Patti».
Anche il sindaco Mauro Aquino, sollecitato dal consigliere d’opposizione Gigante, si è espresso favorevolmente al potenziamento del tribunale e alla creazione ex novo di una casa circondariale. Su quest’ultimo punto ha annunciato di avere già aperto un canale di comunicazione e di confronto col Ministero di Grazia e Giustizia: «non lasceremo niente d’intentato – ha affermato – e porremo in essere tutti gli atti propedeutici alla salvaguardia del tribunale e alla realizzazione del carcere, valutando anche il ricorso al project financing».
Parere positivo ha espresso pure il consigliere d’opposizione Gigante che, dopo essersi lanciato in una cronistoria dei finanziamenti persi nel corso degli anni, tra cui quello da 70 miliardi di lire previsto negli anni ’80 proprio per la costruzione del carcere a Patti, si è augurato che tutte le forze politiche presenti in consiglio si adoperino per addivenire ad una soluzione condivisa. Sulla scorta di quanto detto da Gigante, il consigliere d’opposizione Tripoli ha suggerito la compilazione di un documento che possa integrare le proposte del consiglio e dell’amministrazione. L’esponente di “Patti Futura” ha poi stigmatizzato l’allarmismo circa il depotenziamento o la soppressione di strutture che puntualmente si crea in periodi di campagna elettorale ed ha inquadrato la questione tribunale e carcere in un’ottica squisitamente politica, denunciando il deficit di rappresentanza di cui sono responsabili i deputati del territorio.
Il consigliere Calderone della lista “Patti nel cuore, con Aquino sindaco”, dopo aver ricordato la storica presenza dell’amministrazione della Giustizia a Patti, risalente al dicembre del 1862, ha sottoposto all’assemblea un documento volto ad impegnare l’amministrazione comunale a «porre in essere tutti gli atti necessari ad evitare che, nella riorganizzazione dell’impianto Giustizia, venga soppresso, ridimensionato o penalizzato il Tribunale di Patti, insostituibile presidio di legalità per il vasto territorio Circondario». Stessa forma, grosso modo, per la proposta di costruzione di una casa circondariale. Il documento, sottoscritto dalla totalità dei consiglieri presenti in aula, è stato approvato all’unanimità.
Relativamente al secondo punto, l’istituzione del Consiglio Tributario, si è proceduto ad approvarne il regolamento dopo un emendamento presentato dal consigliere Tripoli e accolto all’unanimità.
Prima di affrontare il terzo punto, riguardante la stabilizzazione dei lavoratori precari comunali, il presidente del Consiglio ha sospeso la seduta per dar modo al sig. Massimo Bontempo, portavoce dell’associazione “Movimento Giovani Lavoratori” che sta portando avanti le istanze dei precari, di esporre al Consiglio le criticità della situazione e la possibile soluzione: porre in atto il percorso di stabilizzazione previsto dalla legge regionale 24/2010 attraverso l’approvazione della proposta di legge ad iniziativa dei consigli comunali, senza possibilità di emendamento ed entro il dicembre 2012: tempo limite per la presentazione della legge in aula.
Alla ripresa dei lavori consiliari la situazione è apparsa più delicata di quanto ci si aspettasse. Il Segretario comunale Battista ha consigliato di prendere tempo per approfondire maggiormente tutti gli aspetti relativi alla faccenda. Anche il responsabile dell’ufficio ragioneria Pontillo, sollecitato in merito, ha assunto un atteggiamento prudente non potendo assolutamente garantire sulla disponibilità finanziaria del comune in relazione ai pagamenti dei precari. Pagamenti che al momento garantisce la Regione, contribuendo per il 90%, ma che dal gennaio del 2018 non erogherà più all’ente comunale.
Il sindaco ha invitato tutti ad essere realisti, affermando che ad oggi il comune di Patti non è in grado di assorbire altro personale. Ha tuttavia ribadito che la stabilizzazione dei precari rimane una priorità dell’ente, così come l’intendimento di riportare in forza al comune i circa dieci operatori ecologici attualmente alle dipendenze dell’Ato, e che si farà tutto il possibile per risolvere il problema.
A margine registriamo il passaggio del consigliere Alessio Papa, eletto nella lista civica “Noi per Patti”, al PID (Popolari per l’Italia di domani).

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