Crollano pezzi d'intonaco sul viale San Martino, ferita una ragazza ad una spalla

Crollano pezzi d’intonaco sul viale San Martino, ferita una ragazza ad una spalla

Crollano pezzi d’intonaco sul viale San Martino, ferita una ragazza ad una spalla

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sabato 02 Giugno 2012 - 15:53

Alcuni grossi pezzi d'intonaco stamattina si sono staccati da un balcone di viale San Martino. Una ragazza che stava passeggiando è stata ferita ad una spalla e trasportata al Policlinico. Se l'è cavata con qualche graffio e tanta paura.

E’ un vero miracolo che stamattina sul viale San Martino si sia evitata la tragedia. Alcuni pesanti pezzi d’intonaco si sono staccati da un balcone ed hanno sfiorato la spalla di una ragazza che in quel momento stava passando da lì. La donna, dolorante ed impaurita per lo scampato pericolo, è stata trasportata al pronto soccorso del Policlinico dov’è stata sottoposta ad una serie di accertamenti. Per fortuna se l’è cavata con qualche graffio ma poteva andare molto peggio vista la consistenza dei blocchi staccatisi dal balcone. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno lavorato a lungo per eliminare altri pezzi d’intonaco pericolanti.

9 commenti

  1. La responsabilità MORALE è del Comune di Messina,mentre per la responsabilità civile,che rientra nella categoria più ampia delle responsabilità giuridiche,cui spetta il compito di individuare il soggetto tenuto a sopportare il costo della lesione della sfortunata ragazza,essa è del dipartimento di palazzo Zanca,che non ha provveduto a far rispettare dalle proprietà immobiliari l’obbligo,previsto dal regolamento comunale e dal codice civile,per il decoro del prospetto architettonico e anzitutto per la sicurezza di noi cittadini,compromessa dalla mancata manutenzione dell’edificio.Naturalmente anche la proprietà ha una quota importante di responsabilità civile. La scarsa efficacia di questo servizio di palazzo Zanca provoca questi incidenti,che mettono a rischio la nostra vita,inoltre la scarsa cura dei prospetti mortifica il paesaggio cittadino,un bene della comunità messinese.

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  2. In Italia sono crollati palazzi per infiltrazione d’acqua, la caduta di intonaco e calcicci in scuole ed ospedali è all’ordine del giorno.
    La responsabilità morale….ma…..spetta al comune controllare lo stato dei palazzi (migliaia) di Messina?
    Quindi, se ho capito bene, mariedit ci informa che
    chi è proprietario di un palazzo non è responsabile dei danni che può arrecare la struttura lasciata senza manutenzione…il responsabile è il comune che non provvede ad esempio, in una città come Messina a controllare e periziare migliaia di Palazzi….sperando che lo facciano i poveri proprietari.
    Il povero proprietario abbandonato, dovrebbe perdere il tempo a controllare se il suo palazzo ha un balcone pericolante…
    E’il comune che deve almeno una volta ogni 6 mesi mandare in giro periti per controllare i palazzi…..il costo superlativo di questa operazione deve andare a carico di chi non ha nulla… togliamo il pezzo di pane a chi ha solo quello…… ma lasciate in pace i poveri proprietari dei palazzi messinesi….Perchè questa è la dirittura morale.
    I comuni non riescono a controllare i paesi con 5000 ab. che contano un centinaio di palazzi…. Controllare migliaia di palazzi di Messina con analisi strutturali è superficiali…si potrebbe anche fare impiegando centinaia di periti per anni….che finito il lavoro dopo tanti anni avranno risultati da riverificare…..
    Il comune ha tante colpe ..ma non credo che questa volta si possa imputare.

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  3. Metà dei palazzi antichi (e pericolanti) del centro sono di proprietà di circa 20 famiglie, troppo occupate a far fruttare botteghe ed appartamenti con fitti al 50% in nero (quando va bene)per perdere tempo e soldi in rifacimenti facciate. L’intonaco crolla? Colpa del Comune che non controlla quotidianamente, naso all’insù, se è tutto ok e colpa dei vigili del fuoco che non sono andati a scalpellare le parti pericolanti.

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  4. Caro TOTONNO questa una delle frasi del mio commento, ” Naturalmente anche la proprietà ha una quota importante di responsabilità civile “. Una città non è una comunità di individui che si organizzano in modo anarchico, come facciamo noi messinesi, ma è una comunità di individui che rispettono le regole che si sono dati. Individuo è la proprietà, individuo è il dirigente del dipartimento interessato, tocca a loro pagare le lesioni della ragazza.

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  5. Giuseppe Rodi 3 Giugno 2012 08:29

    A fatto compiuto vediamo che, buona parte delle persone,cercano un colpevole. C’è chi si scaglia contro i proprietari (per la mancata manutenzione) e chi si scaglia contro il Comune (mancato controllo). Ironicamente e umoristicamente parlando aggiungo: “perché non addossiamo la colpa al malcapitato che doveva avere l’accortezza di rendersi conto del balcone pericolante?”. Purtroppo a Messina, e forse in tutto Italia, le polemiche sterili non hanno portato a nulla ed oggi viviamo in questa nostra realtà. Se accade un fatto luttuoso o fatatale la Procura interviene ma se, dall’altra parte, c’è un abusivismo edilizio la Procura scrive che è solo un problema che sanzionato sul profilo amministrativo. Con questo andazzo, sicuramente, non andremo mai lontani. Tutti insieme sensibilizziamo i Comuni (ai fini del controllo), i Proprietari (ai fini della manutenzione) e la Procura (ai fini della responsabilità penale) e, solo così, forse si riuscirà a risolvere i problemi ed evitare le disgrazie. Ma la mia è pura utopia e la realtà e ben diversa. E così, ad ogni scandalo o fatto più grave, accadrà qualcosa in quel momento (controllo, procedimento penale o altro) che si sgonfierà dopo poco tempo. Per carità non accuso nessuno. E’ un discorso generico.

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  6. Giuseppe Rodi 3 Giugno 2012 08:52

    Ops … dimenticavo gli Amministratori di Condomini. Tra i commenti popolari, volti a trovare gli eventuali responsabili, qualcuno ha dimenticato gli Amministratori dei Condòmini. Chiaramente lo dico in tono umoristico. In realtà, però, proprio gli Amministratori di Condominio hanno l’obbligo, per legge, di tenere una scheda del fabbricato amministrato indicando i lavori fatti. E proprio loro, qualora l’assemblea non dovesse decidere nulla (circa un eventuale rifacimento di prospetto, meglio noto come facciata, e balconi) l’Amministratore può farsi autorizzare dal Giudice ex art. 1105 c.c. sostituendosi all’Assemblea. Ma questo raramente, e dico raramente per non dire mai, si è visto. Chiaramente la mia non è un’accusa diretta nei confronti degli Amministratori ma, diversamente, mi limito a dire quale sono i loro compiti.

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  7. A proposito di prospetti architettonici ridotti in uno stato pietoso, perchè il Comune di Messina lo permette alle proprietà del palazzo,che fu sede del Partito Comunista Italiano prima, PDS e DS dopo, oggi Partito Democratico,sede della galleria Emy?
    E’ uno spettacolo indecoroso per i messinesi e i tanti turisti che affollano la Chiesa dei Catalani.
    http://img560.imageshack.us/img560/9874/messina1.png
    http://img20.imageshack.us/img20/1369/messina2n.png
    http://img705.imageshack.us/img705/8884/messina3.png
    http://img269.imageshack.us/img269/4992/messina4q.png
    http://img822.imageshack.us/img822/5495/messina5.png

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  8. Mariedit leggi il commento di Cencellino.
    Tanta, tantissima ricchezza in mano a poche famiglie…
    Gli affitti medi dei locali commerciali non sono mai inferiori ai 1500 euro mensili….per locali medio piccoli semicentrali…si arriva a 10.000 euro al mese ed oltre, per locali medio grandi e centrali.
    I poveri proprietari di 30, 40 ed oltre locali commerciali, e di decine di appartamenti, mensilmente incassano cifre da capogiro è non possono riversare sull’ente pubblico, quindi a spese di tutti la responsabilità.
    A mio parere, i proprietari devono, anche per il decoro della città, provvedere alla manutenzione degli stabili con una misera parte della tanta, tantissima ricchezza che ricavano degli affitti.

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  9. Mariedit, capisco che come me, hai un grande amore per Messina.
    Il confronto, lo scambio di idee e pareri è la democrazia…..Io mi sento schiavo della regione Sicilia che per Messina usa solo le forbici del taglione.
    Non sopporto la convivenza Con Catania e Palermo.
    La Sicilia di compare Alfio con la lupara, è diversa dalla Sicilia greco-romana di Messina e provincia.
    La Sicilia di Messina è totalmente diversa da Palermo e Catania….Messina città in posizione interregionale ha sempre avuto uffici e comandi che comprendevano l’area calabro/sicula…oggi non ha più nulla l’asse Catania-Palermo ha depredato Messina in tutto e per tutto….Nel silenzio totale.

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